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Specificità, la discussione entrata nel vivo

Martedì 15 aprile in Prima Commissione regionale è entrata nel vivo la discussione sul progetto di legge sulla specificità della Provincia di Belluno. Soddisfatti i tre consiglieri bellunesi per come si è svolto il confronto sui primi 12 articoli, in pratica i due terzi della normativa. «C’è ampia condivisione sulle norme relative alla semplificazione burocratica per chi vive e lavora in montagna», ha sottolineato Dario Bond di Forza Italia per il Veneto, facendo presente che «sono stati chiesti degli approfondimenti legali sugli articoli 6 e 7 (relativi a forme innovative e/o sperimentali di ricettività turistica con apposite previsioni derogatorie e alle incentivazioni delle «start up» giovanili e dei loro progetti di ricerca e sviluppo di idee innovative), ma l’importante è che stiamo andando avanti in maniera spedita e con un consenso trasversale».
Da parte sua Sergio Reolon (Partito Democratico) fa notare che il fatto che non ci siano state opposizioni nell’esame del testo non significa che non ci potranno essere, ma il clima di condivisione che si è registrato è comunque positivo, anche pensando per esempio al riconoscimento del differenziale per la montagna (cioè la necessità di riconoscere i costi maggiori a cui è costretto chi vive in quota).
Di «clima positivo» ha parlato anche Matteo Toscani (Lega Nord) secondo il quale è incoraggiante che non si siano registrate ostilità al progetto di legge e che, anzi, gli interventi, anche dei rappresentanti delle altre province, siano stati tesi non alla critica, ma al miglioramento del testo.
Ora rimangono da esaminare i 6 articoli che riguardano in modo specifico la Provincia di Belluno. «Il problema è farli subito», sottolinea Reolon, in modo da concludere l’esame nel corso delle prossime tre settimane, prima della pausa per le elezioni europee e amministrative. Anche secondo Toscani potrebbero essere sufficienti ancora due o tre sedute della Commissione per licenziare il provvedimento e quindi portarlo nel Consiglio regionale che è stato fissato per i giorni 10, 11 e 12 giugno. «Forse il tanto tempo che è trascorso aiuta», fa presente Toscani che ha l’impressione che si sia fatta strada la consapevolezza che il provvedimento deve essere approvato adesso, altrimenti poi non si farà più in tempo.
Entrando nel merito del progetto di legge, questi i contenuti principali degli articoli esaminati. Norme di semplificazione per le imprese, il territorio, i servizi; esclusiva competenza comunale (o della forma associativa di riferimento) per gli interventi edilizi non in contrasto con la pianificazione di livello superiore, con una deroga per gli ampliamenti interrati delle attività turistico–alberghiere, che diversamente risulterebbero penalizzati rispetto alle Province autonome contermini; procedura negoziale per gli appalti non soggetti ad obbligo di gara; deroghe per favorire la permanenza degli esercizi commerciali; norme per il recupero dei fondi incolti o abbandonati; promozione di interventi associati in materia forestale; snellimenti procedurali per il rinnovo del patrimonio edilizio; introduzione di parametri perequativi per garantire equità di accesso ai servizi; previsione di indici premiali per i cittadini e le imprese che vivono e operano nei territori montani per assicurare loro pari opportunità rispetto agli altri territori veneti.

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