Recupero di fiducia senz’altro sì, ma non ancora segnali di ripresa dei consumi interni. È il giudizio del centro studi di Confcommercio portato all’attenzione, lunedì 31 marzo, del convegno «Impresa, economia, credito: perché dobbiamo pensare positivo» promosso a Belluno da Fidimpresa Veneto, la «più grande e importante» cooperativa di garanzia creditizia del settore terziario in Italia nell’ambito di Confcommercio, come ha tenuto a sottolineare aprendone i lavori il suo vicepresidente vicario, Vittorio Zampieri. Il direttore del centro studi Mariano Bella, il giornalista e commentatore politico–economico Oscar Giannino, il segretario della Cgia di Mestre (nonché consigliere regionale) Giuseppe Bortolussi si sono cimentati in un serrato confronto sulle condizioni necessarie non tanto a vedere il bicchiere (della congiuntura economica) mezzo pieno, quanto piuttosto a riaccendere il motore della domanda interna.
Pagare subito i debiti della pubblica amministrazione, cominciare a tagliare la spesa pubblica e a limare la pressione fiscale, incalzare il sistema bancario perché torni ad essere un reale punto di supporto delle imprese secondo le vocazioni dei territori sono state alcune delle indicazioni suggerite dai relatori.
Con un’aggiunta da parte di Bortolussi: «È ora di fare qualcosa di speciale per la provincia di Belluno». E con una raccomandazione conclusiva da parte del presidente di Confcommercio Veneto, Massimo Zanon: «Le piccole imprese si mettano in rete attraverso le proprie associazioni di categoria. Anche così si schioda la burocrazia».