Il governo italiano abolisce la Provincia di Sondrio? E allora la Valtellina sta pensando seriamente ad un referendum per passare con la Svizzera.
Lo ha dichiarato senza mezzi termini il presidente leghista Massimo Sertori, che da qualche anno frequenta spesso anche le Dolomiti bellunesi nel tentativo di creare un fronte comune tra quanti, Belluno e Sondrio in prima fila (ma c’è anche Domodossola), si ritrovano stretti tra un governo centrale che vuole eliminare tutte le Province e i vicini a statuto speciale a cui invece sono garantiti sia la sopravvivenza istituzionale sia i consueti finanziamenti "speciali".
«L’intenzione ‐ spiega Sertori ‐ è quella di promuovere un referendum per capire se i valtellinesi preferiscano andare con la vicina Svizzera, oppure accontentarsi di restare in un territorio di periferia, abbandonato al suo destino dallo Stato italiano, ipotesi quest’ultima che appare la meno probabile da accettare».
È una provocazione, naturalmente, in quanto le norme vigenti impediscono amputazioni al territorio nazionale, e lo sa bene Sertori che con un Referendum consultivo intende solo "capire se" l’ipotesi di salvataggio dell’identità valtellinese attraverso la trasformazione di una provincia italiana in un cantone svizzero possa avere il consenso della maggioranza degli abitanti. Quello, per intendersi, che è stato impedito di fare in provincia di Belluno, quando le oltre 17mila firme raccolte nel 2011 per chiedere ‐ a norma dello statuto provinciale vigente ‐ un referendum consultivo per il passaggio della Provincia di Belluno dalla Regione Veneto al Trentino–Alto Adige erano state stoppate sul filo di lana romano dalla Corte di Cassazione.
Ora ci riprova Sondrio, con la proposta di un referendum consultivo che, al di là della praticabilità del quesito, possa fare da megafono per far sentire ancora una volta forte e chiara la voce della montagna valtellinese fino alle stanze dei bottoni. «Più che presidente della Provincia ‐ ha sottolineato Sertori ‐ mi sento sindaco della Valtellina e non sono neppure d’accordo con l’abolizione dei Comuni sotto i 1000 abitanti. Il mio territorio ne conta 29 di così piccole dimensioni e abolire l’ente Provincia (che conta 78 Comuni) significa non dare loro più alcuna voce, marginalizzare tanti micro–paesi in un territorio interamente montano».
Nella provincia di Belluno, tanto per fare qualche raffronto, sono 18 (su 67) i comuni al di sotto della soglia dei 1000 abitanti.