L’Amico del Popolo.it
Info | YouTube

Giovedì 20 novembre 2014

Enel, dieci milioni per la sicurezza delle linee bellunesi

Centoquaranta chilometri di linee nuove o ricostruite; una nuova cabina primaria a Somprade; taglio piante lungo 426 chilometri di linee; un Piano di Emergenza rinforzato. Queste le iniziative messe in campo da Enel nel Bellunese, illustrate ieri in occasione del vertice convocato dalla Prefettura di Belluno con la presenza di tutte le Istituzioni e degli Enti di gestione del territorio e delle emergenze. «Stiamo rispondendo con un piano straordinario – dichiara Roberto Ruggiano, responsabile della Distribuzione Territoriale del Triveneto – a un evento altrettanto straordinario. Durante l’emergenza meteo di fine 2013 avevamo registrato una punta di 60mila clienti disalimentati in seguito agli eccezionali eventi meteorici che hanno causato la disalimentazione di 5 cabine primarie dalla Rete di Trasmissione Nazionale e danni su oltre 140 tratti di linea di media tensione. Un’emergenza che ha richiesto nell’immediato il lavoro di 300 persone, la disponibilità di 100 gruppi elettrogeni e la realizzazione di circa 300 cantieri in soli 4 giorni. Da allora», continua Ruggiano, «abbiamo continuato le nostre attività, prima con la progettazione, ora con l’apertura di ben 75 cantieri in 23 Comuni e 140 tecnici all’opera per un investimento complessivo di 9 milioni di euro. La manutenzione ha inoltre riguardato 426 km di taglio piante con l’impiego di 60 tecnici per un impegno ulteriore superiore al milione di euro. Infine, alla luce della esperienza dello scorso inverno, abbiamo potenziato il già efficace piano di emergenza. Elementi determinanti – conclude Ruggiano – per la buona riuscita di tutte le attività sono state la collaborazione e la celerità nel rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte di tutte le Istituzioni (Provincia, Comuni, Regole, Comunità montane, Enti di gestione delle strade, Soprintendenze) nonché la costante e attenta regia della Prefettura». Il piano straordinario opera su tre livelli: ricostruzione e sviluppo della rete, pulizia e ampliamento delle fasce di rispetto delle linee, potenziamento del Piano di Emergenza. I cantieri previsti sono complessivamente 75 dei quali 28 nell’Agordino/Val Zoldana/Val Belluna,10 in Ampezzo,17 nel Centro Cadore e 20 in Comelico. Il piano prevede la ricostruzione di 118 chilometri di tratti di linee di media tensione (da 20mila Volt), in parte in cavo interrato, dove la morfologia del territorio e la configurazione della rete stradale lo consentono, in parte sul precedente tracciato, utilizzando cavi isolati di nuova tecnologia che garantiscono una maggior resistenza al sovrappeso dei manicotti di ghiaccio e la continuità del servizio anche nel caso di contatto con la vegetazione circostante. Attualmente il 51% dei cantieri è completato mentre i rimanenti hanno uno stato di avanzamento medio del 40% e saranno conclusi, condizioni meteo permettendo, entro il 2014. Sono al lavoro circa 140 tecnici. L’investimento previsto nel 2014 è di 9 milioni di euro. L’attività del taglio degli alberi ha raggiunto il 90% del programma e tra fine novembre e inizio dicembre sarà completata la pulizia delle fasce di rispetto lungo quasi 430 km di linee. Sono 60 le persone impegnate in questo ambito, per un impegno economico di oltre 1 milione di euro.

In Prefettura per affrontare l’inverno

Durante l’incontro di ieri in Prefettura, centrato sulla pianificazione della Protezione civile in vista del prossimo inverno, sono state illustrate, da parte dei gestori della rete elettrica, ferroviaria, telefonica, stradale, le iniziative assunte per la mitigazione del rischio e per la riparazione dei danni derivanti dagli eccezionali eventi atmosferici dello scorso anno. In particolare, per quel che concerne il settore elettrico, sono stati posti in essere da Terna ed Enel interventi straordinari di taglio piante in tutta la provincia. Per quel che concerne la rete ferroviaria, i rappresentanti di Rfi hanno posto in evidenza le importanti opere realizzate dalla società per il ripristino della linea Belluno – Calalzo, pesantemente danneggiata lo scorso inverno. Importanti interventi sono stati eseguiti anche lungo l’intera rete stradale provinciale, come evidenziato dagli esponenti di Anas e Veneto Strade. Quest’ultima, in particolare, ha realizzato opere di riduzione del rischio valanghivo in alcuni punti più critici della viabilità di competenza. I gestori della telefonia hanno illustrato le attività poste in essere dalle rispettive società per fare in modo che, in caso di black out elettrico, le comunicazioni telefoniche possano essere assicurate per il maggior tempo possibile. In conclusione dell’incontro il Prefetto ha sottolineato l’importanza della collaborazione esistente tra tutte le componenti del complesso sistema di protezione civile provinciale, testimoniata dalla nutrita partecipazione all’odierna riunione, ed ha ribadito la costante attenzione della Prefettura rispetto a tutte le problematiche legate alla materia, evidenziate dal territorio.

Arriva a Belluno «Miseria ladra»

Il 26 novembre alle 20.30 nella sala parrocchiale di Cavarzano a Belluno, arriva anche in provincia la campagna nazionale «Miseria Ladra», promossa da Libera assieme al Gruppo Abele per discutere su tutto il territorio nazionale di alcune proposte concrete, contenute nel documento «La povertà ruba la speranza, la dignità, i diritti», a corollario della campagna, e che potrebbero rispondere da subito alla crisi materiale e culturale che sta attraversando l’Italia, oltre che rafforzare la partecipazione e rivitalizzare la democrazia del Paese. Saranno coinvolte tutte le realtà sociali, sindacali, studentesche, comitati, associazioni, movimenti, giornali e singoli cittadini intenzionati a portare avanti le proposte. All’incontro di mercoledì parteciperà anche Giuseppe De marzo, referente nazionale della campagna, assieme ad Anna Dalla Valle, referente regionale della campagna.

Frane in Comelico, la Regione avvia uno studio su interventi da intraprendere

Sono state avviate le procedure per definire le attività da intraprendere sui fenomeni franosi che gravitano nell’area d’interesse del fiume Piave in Comune di Santo Stefano di Cadore, al fine di individuare gli scenari evolutivi e le possibili azioni di mitigazione. Lo ha disposto la giunta regionale, su relazione dell’assessore alla difesa del suolo Maurizio Conte, affidando l’incarico alla Sezione Bacino Idrografico Piave Livenza di Belluno, in collaborazione con gli uffici regionali della Sezione Difesa del Suolo. «Il 9 agosto scorso», fa presente Conte, «il territorio del Comelico e del Cadore è stato interessato da eccezionali eventi atmosferici che hanno creato numerosi disagi alla popolazione e che hanno portato alla dichiarazione dello stato di crisi. La Regione ha immediatamente adottato le misure urgenti necessarie a fronteggiare l’emergenza e utili a individuare i primi interventi da realizzare in somma urgenza. Ma la fragilità del territorio è stata evidenziata anche dagli eventi meteorici successivi, come quelli di queste settimane, mettendo in particolare risalto la pericolosità di alcuni fenomeni franosi di grandi dimensioni ed evidenziando lo stato di preoccupazione della comunità locale in merito alla loro evoluzione»«. Proprio con riferimento alle attività da porre in essere sulla tematica della franosità, i tecnici della Regione hanno fatto rilevare l’opportunità di avviare uno specifico studio dei dissesti rilevati, finalizzato alla definizione degli scenari di possibile evoluzione e alla determinazione degli interventi con cui mitigare tali fenomeni. La giunta regionale ha quindi adottato il provvedimento che, assegnando un finanziamento di 50.700 euro, autorizza l’avvio delle procedure necessarie a realizzare le attività di studio.

I giovani nelle piccole aziende, per conoscerle

Portare i giovani nelle fabbriche per promuovere la cultura d’impresa nel territorio bellunese. È questo uno degli obiettivi del piccole e medie imprese Day, l’iniziativa (giunta alla quinta edizione) promossa da Piccola Industria e attuata, in provincia, da Confindustria Belluno Dolomiti. Venerdì scorso, giornata di apertura, due classi (una terza dell’Istituto Tecnico Economico Calvi e una quarta dell’Istituto Tecnico Industriale Segato) hanno fatto visita alla Procaffé di Belluno e alla Phoenix El–Mec di Pieve d’Alpago. «Quest’anno – spiega Paolo Montagner, presidente della Piccola Impresa di Confindustria Belluno Dolomiti – una cinquantina di ragazzi ha avuto l’opportunità entrare a diretto contatto con la realtà delle imprese e di vedere che il nostro lavoro è fatto soprattutto di impegno concreto e di passione, con lo sguardo sempre rivolto al cambiamento e spesso aperto ai mercati internazionali»«. In particolare, alla Procaffé gli studenti hanno scoperto le diverse fasi di produzione del caffè: dall’acquisto della materia prima alla tostatura, dall’attività del laboratorio di degustazione al confezionamento. La Procaffé è un esempio di azienda internazionalizzata che mantiene il cuore e la produzione in provincia. Apprezzato dagli studenti anche l’incontro con un ex compagno di scuola, oggi dipendente di quell’azienda, dove si occupa di produzione, sicurezza, ambiente. Grande curiosità anche per gli studenti dell’Itis Segato, in visita alla Phoenix El–Mec di Pieve d’Alpago, l’azienda elettromeccanica nata dalle ceneri dell’Invensys su iniziativa di imprenditori locali pronti a scommettere sul know–how tecnico e produttivo degli ex dipendenti della multinazionale americana. Ai ragazzi sono stati illustrati il funzionamento e le caratteristiche principali dei due prodotti: il timer elettromeccanico e il temporizzatore. Per entrambe le classi è stata un’esperienza positiva, a conferma dell’utilità di questa iniziativa che, a livello nazionale, ha coinvolto oltre 700 imprese e 30mila studenti. Un dato significativo che si somma ai 100mila giovani coinvolti complessivamente nelle quattro precedenti edizioni.

Domenica la cerimonia di premiazione dei «Maestri del Commercio» 2014

Sono cinquantuno gli esercenti «storici» che saranno premiati nella cerimonia dei «Maestri del commercio» organizzata da 50&Più, aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia, per domenica 23 novembre con inizio alle 10:00, nella sala congressi dell’Hotel Ristorante «la Nogherazza» in Castion a Belluno. Agli imprenditori che operano nel settore del commercio, turismo e servizi da oltre 25,40 e 50 anni verranno assegnate rispettivamente l’onoreficenza dell’Aquila d’Argento, d’Oro e di Diamante, un riconoscimento per onorare delle persone che per decenni hanno dedicato la loro vita per alzare tutte le mattine la saracinesca. E grazie a questo impegno e al loro senso di responsabilità, pure nei confronti degli altri, sono diventati dei punti di riferimento per la città e soprattutto per i paesi, anche quelli più sperduti. I loro negozi sono un patrimonio per il territorio. «Vorremmo che i nostri «maestri» fossero un esempio per le giovani generazioni a non scoraggiarsi di fronte a questo momento di crisi»« dice il presidente di Confcommercio Belluno, Paolo Doglioni. «Situazioni di grande difficoltà non sono mancate neanche in passato e i premiati di domenica, tra cui molte coppie e molte imprenditrici donne, sono la dimostrazione che non ci sono momenti di crisi che non possano essere superati, specie se c’è una forte coesione familiare e il lavoro, oltre che fonte di reddito, è visto anche come servizio all’intera comunit໫. Domenica 23 novembre sarà quindi una giornata di festa meritata per i premiati, di riconoscenza per il loro attaccamento al lavoro e di incoraggiamento per l’intero tessuto economico bellunese.

Solidarietà Veneto contro il Tfr in busta paga

No al Tfr in busta paga. Anche Solidarietà Veneto, il Fondo Pensione che conta circa 5.300 iscritti in provincia di Belluno, contesta la proposta del Governo di utilizzare la liquidazione per aumentare la capacità di spesa delle famiglie italiane. «In queste settimane – afferma Andrea Tomat, presidente del Fondo – abbiamo sentito molte prese di posizione critiche. Dal nostro punto di vista, si tratta di un’iniziativa che colpisce il «motore» dei Fondi Pensione e rischia di buttare all’aria vent’anni di progettualità e innovazione. Se si vuole dare al lavoratore la possibilità di scegliere, questa dovrebbe essere affiancata da un’informazione chiara e completa, soprattutto per i più giovani. Per questo chiediamo al Governo di dar corso alle previsioni di legge riguardo all’educazione previdenziale. Una campagna informativa sulle possibilità di «utilizzo» del Tfr e delle relative implicazioni (previdenziali, fiscali e di risparmio) non è solo utile: è improrogabile»«. «Dai giovani partiamo per commentare un’altra novità negativa – prosegue Tomat – il paventato incremento dall’11,5% al 20% dell’aliquota sui rendimenti dei Fondi (che segue quello dall’11% all’11,5% dello scorso giugno) realizza un radicale e sorprendente cambio di impostazione rispetto agli ultimi vent’anni. Lavoratori e aziende ci manifestano, con uno stillicidio di mail e telefonate, che condividiamo profondamente, crescente sfiducia nella stabilità del sistema. Si ha la sensazione di un «tradimento» da parte delle istituzioni o, come qualcuno ci indica, di un «furto del futuro». Per dare spazio a queste opinioni, che riceviamo ogni giorno, abbiamo creato da alcuni giorni un luogo virtuale, raggiungibile attraverso il web e i social network, denominato «Salviamo il futuro», dove ognuno potrà esprimere la propria opinione, presentare le proposte e dire tutto ciò che ritiene utile ad alimentare un proficuo, e necessario, dibattito su un tema così rilevante soprattutto per i nostri giovani»«. «L’aumento della tassazione dei fondi pensione – concorda Alessandro Molinari, componente bellunese del Cda – allontanerà i giovani dalla previdenza integrativa, colpendo ingiustamente chi, in modo lungimirante e intelligente, ha già aderito, rinunciando volontariamente a una parte del proprio reddito presente per garantirsi un futuro meno incerto. Inoltre deve essere chiaro per tutti che i fondi pensione non sono investimenti speculativi fatti per arricchirsi, quindi devono essere tutelati. In tal senso, un trattamento fiscale di favore non va visto come un’agevolazione, bensì come una giusta compensazione a chi rinuncia nell’immediato a una parte del proprio reddito». Solidarietà Veneto Fondo Pensione è il Fondo pensione negoziale fondato nel 1990 dalla Cisl e da Confindustria Veneto a cui si sono poi aggiunti le varie Associazioni dell’Artigianato (Confartigianato, Cna, Appia e Claai) e la Uil e al quale possono aderire i lavoratori dipendenti occupati nel Veneto di tutti i settori dell’industria, dell’artigianato, dell’agricoltura, i lavoratori autonomi, gli imprenditori artigiani e i soggetti fiscalmente a carico degli aderenti. Attualmente gli iscritti complessivi al Fondo sono circa 48000 e il patrimonio gestito è di 850 milioni di euro.

Al centro astronomico Rheticus una serata sereno

venerdì 21 novembre, alle 21, il centro astronomico Rheticus di Arson di Feltre attende il pubblico per una serata di novilunio, con l’intenzione di mostrare, fidando speranzosi finalmente nel cielo sereno, dal vero, le stelle e le costellazioni autunnali che finora si sono tanto lasciate desiderare! Prima si faranno vedere le stelle e le costellazioni indicandole con potentissimi laser, e poi si inquadreranno al telescopio, soprattutto con l’enorme Leviathan, il «mostro» da 64 cm in dotazione al Centro, gli oggetti più interessanti, come l’Ammasso Doppio di Perseo, la mitica Galassia di Andromeda, le leggendarie Pleiadi, e poi gli ammassi aperti M 52 e NGC 7789, l’ammasso globulare M 15, la Nebulosa Velo nel Cigno e molto altro ancora. In seguito, durante la conferenza al planetario, al caldo, verranno mostrare spettacolari diapositive su alcuni degli oggetti più spettacolari e significativi che si trovano all’interno delle costellazioni che passano in meridiano a novembre nelle ore serali. In caso di maltempo la dimostrazione avrà luogo interamente al planetario. Per informazioni ulteriori e indicazioni stradali consultare: www.rheticus.it

Il Meteo

Il Centro valanghe di Arabba prevede per oggi giovedì 20 novembre tempo ben soleggiato, con possibili nebbie nelle ore più fredde nei fondovalle prealpini e ancora innocue nubi alte e sottili da Nord–Ovest, più probabili nella seconda parte della giornata. Clima decisamente mite in quota, con accentuazione dell’inversione termica nelle valli. Temperature minime stazionarie nelle valli, in aumento in quota; massime in lieve aumento. Venti nelle valli deboli; in quota generalmente moderati, a tratti tesi in alta quota, sempre da Nord–Ovest. Domani, venerdì 21 novembre, tempo ancora in prevalenza soleggiato. La formazione di nebbie nei fondovalle prealpini sarà un po’ più probabile e le nubi alte più spesse, ma non tanto da influenzare significativamente il soleggiamento. Persistenza dell’inversione termica a fondovalle con valori ancora più miti in quota. Temperature in generale aumento, più marcato in quota. Venti nelle valli deboli; in quota deboli o moderati da Nord–Ovest. Sabato 22 novembre tempo in prevalenza soleggiato con probabili nebbie nei fondovalle prealpini e ancora nubi alte irregolari da Nord–Ovest. Temperature in ulteriore aumento, anche significativo in quota sui settori prealpini.

Leggi le notizie di ieri.

Copyright © 2000-2019 L'Amico del Popolo S.r.l.
Piazza Piloni 11, 32100 Belluno - tel. +39 0437 940641, fax +39 0437 940661, email redazione@amicodelpopolo.it | P.Iva/C.F. 00664920253