L’Amico del Popolo.it
Info | YouTube

Invito alle due Ulss a cambiare rotta

Direttori delle Ulss di Belluno e di Feltre, fate dietro front. Mettetevi d’accordo per realizzare in provincia di Belluno il nuovo centro di preparazione dei farmaci chemioterapici. Ricorrere all’ospedale di Castelfranco Veneto (da febbraio sarà così) non è la soluzione migliore.
È questo il riassunto della presa di posizione del consigliere regionale Dario Bond sul problema sollevato dall’Amico del Popolo. «Trovo inspiegabile la scelta di esternalizzare il servizio di preparazione dei farmaci oncologici all’Ulss 8», commenta Bond in una nota diffusa a tutti i mezzi di informazione, «chiedo ai direttori generali delle 2 Ulss bellunesi di cambiare subito rotta».
Il ricorso a Castelfranco appare la soluzione meno onerosa in termini economici, perché realizzare un laboratorio a norma, oggi, costerebbe circa cinquecentomila euro. L’Ulss di Belluno, da sola, non ha i numeri che giustifichino un intervento del genere, e Feltre ancora meno.
Tuttavia, la vicenda può essere guardata da un’altra prospettiva. Intanto perché le prestazioni erogate da Belluno se sommate a quelle di Feltre superano di molto il tetto minimo fissato per la presenza sul territorio di questo tipo di laboratori (la soglia è 7.800 preparazioni all’anno; Belluno e Feltre, insieme, ne fanno circa 12.000). E poi perché è emerso che il costo della preparazione e del trasporto dei farmaci da Castelfranco costerebbe all’Ulss di Belluno circa 100mila euro l’anno, altri 50mila l’anno all’Ulss di Feltre. Fanno 150mila euro l’anno, una cifra molto elevata specialmente se vista nel lungo periodo e rispetto al costo di un nuovo laboratorio.
Si è saputo, nel frattempo, che Belluno avrebbe cercato una collaborazione con l’Ulss 2 ma Feltre aveva già sostanzialmente concluso l’accordo con Castelfranco. Troppa fretta, secondo Bond, che stigmatizza la mancanza di collaborazione: «Mi risulta inspiegabile non vedere le due Ulss del territorio collaborare in forma fattiva per trovare una soluzione sul territorio. L’esternalizzazione ha diversi inconvenienti: dai tempi del trasporto allo stato della rete viaria, senza contare che nel lungo periodo i costi diventerebbero elevatissimi». Di qui l’appello finale: «Cari direttori delle Ulss di Belluno e Feltre cambiate rotta perché non si può scherzare sulla pelle dei cittadini né per ragioni aziendali né di campanile. Individuate una cifra, da dividere in due, per la sistemazione del laboratorio e date un segnale che prima di tutto c’è la qualità della vita dei nostri pazienti e la prospettiva di una seria guarigione. Su questo non si può transigere».

Leggi il "fondo" della settimana scorsa.

Copyright © 2000-2019 L'Amico del Popolo S.r.l.
Piazza Piloni 11, 32100 Belluno - tel. +39 0437 940641, fax +39 0437 940661, email redazione@amicodelpopolo.it | P.Iva/C.F. 00664920253