Riportiamo qui di seguito alcuni "numeri" che caratterizzano la realtà della Provincia di Belluno e che richiedono, subito, l’attivazione di interventi concreti e significativi per consentire all’Ente non solo di continuare a funzionare in modo dignitoso, ma anche di far fronte alle nuove competenze che la Regione Veneto ha deciso di attribuirle in ragione della sua specificità con la legge 25 approvata la scorsa estate.
4,5 milioni il contributo della Provincia di Belluno alla legge di stabilità 2015.
21 milioni l’importo dei "tagli lineari" subìti dalla Provincia rispetto a quanto le veniva trasferito dallo Stato nel 2010.
252 i dipendenti in servizio al 30 giugno 2014.
8,8 milioni l’attuale spesa della Provincia per il proprio personale.
126 i dipendenti in esubero destinati a essere messi in mobilità entro il 31 gennaio.
Per garantire alle Province montane come Belluno un trattamento diverso per il personale, il senatore bellunese Giovanni Piccoli ha presentato un emendamento alla legge di stabilità in cui chiede che la loro dotazione organica sia definita tenendo conto delle nuove funzioni loro attribuite. Ma, oltre l’impegno dei parlamentari, per "spingere" lo Stato a riconoscere alle nuove Province montane risorse adeguate sarebbe certamente utile un’iniziativa da parte della Regione. L’avvio del trasferimento a Belluno di quanto previsto dalla legge sulla specificità della montagna e del Bellunese costituirebbe un punto fermo importante su cui fare leva per continuare nel percorso teso a garantire al governo della montagna ciò di cui ha bisogno.