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Mercoledì 28 gennaio 2015

La Provincia boccia l’Euregio

Fumata grigia ieri in Consiglio provinciale, dove il Bard aveva proposto l’adesione della Provincia di Belluno all’Euregio alpina Tirolo–Trentino–Alto Adige; come spiegato invece dal consigliere di Forza Italia Pierluigi Svaluto Ferro, la discussione sarà rimandata a giugno e Belluno dovrà invece continuare a gravitare in ambito veneto, nonostante la Regione di Zaia continui a non attuare quanto previsto dalla legge che aveva recepito le istanze presenti nell’art. 15 dello statuto in materia di autonomia della montagna bellunese, cioè niente funzioni e niente finanziamenti.

Novità a Palazzo Rosso?

Giunta in fase di avvicendamento a Palazzo Rosso. Dopo il rimpasto di un anno e mezzo fa, quando il sindaco Massaro aveva già registrato l’uscita di scena del vicesindaco Martina Ravagni e dell’assessore al bilancio Erasmo Santesso, adesso sul piatto della politica del capoluogo ci sono le dimissioni del nuovo vicesindaco, Tomaso Zampieri, in carica da poco più di un anno, e le eterne voci di dimissioni dell’assessore al turismo Valerio Tabacchi, più qualche indiscrezione di avvicendamento in vista anche per l’assessore alla cultura Claudia Alpago Novello. I giornali di questa mattina, intanto, registrano la probabile entrata in Giunta di Renzo Poloni. La questione ovviamente è politica: in vista delle elezioni comunali del prossimo anno, sia Massaro sia il PD hanno tutto l’interesse a ritrovare un’intesa e costruire una rinnovata alleanza per potersi presentare insieme all’appuntamento con il voto, altrimenti le probabilità che il centro destra riconquisti Palazzo Rosso contro una sinistra divisa sono molto alte. Ma Massaro vuole scegliersi lui i nomi del Pd da inserire nella sua giunta per "ricucire" lo strappo di tre anni fa, mentre il PD cittadino continua a sparare a zero contro Massaro e le sue scelte. Insomma, la partita è appena cominciata.

Manca l’acqua in mezza Val Belluna

Gestione Servizi Pubblici informa che a causa di un’ingente perdita localizzata in zona Peron di Sedico da questa mattina manca l’acqua nei comuni di Limana, Trichiana, Mel, Lentiai e in alcune zone di Sedico e Belluno. Le squadre operative di Bim Gsp sono già sul posto dalla nottata appena trascorsa per risolvere il problema e ripristinare quanto prima il servizio idrico all’utenza collegata.

Via del mare, nuove indagini a Venezia

"Ripongo come sempre la massima fiducia nell’operato della magistratura, seguiremo con attenzione l’evoluzione dell’inchiesta che riguarda fatti risalenti al 2009, ribadisco la consueta e massima collaborazione con gli inquirenti. Nel frattempo, in via cautelativa, ho fatto sospendere la gara oggetto dell’inchiesta". Con queste parole il presidente del Veneto, Luca Zaia, commenta l’inchiesta avviata dalla Procura veneziana sulla superstrada "Via del Mare", indagine che ha coinvolto anche l’attuale direttore generale della Ulss 2, Adriano Rasi Caldogno, allora ai vertici della struttura amministrativa della giunta regionale di Galan. Con provvedimento adottato nella seduta di ieri la Giunta regionale, su proposta del presidente Luca Zaia, ha infatti sospeso la procedura di gara per la progettazione, definitiva ed esecutiva, la costruzione e la gestione della Superstrada a pedaggio denominata "Via del Mare: collegamento A4–Jesolo e litorali". Tale decisione fa seguito alle notizie di un’indagine in corso da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia. In attesa di approfondirne la portata, su richiesta del presidente, l’Avvocatura regionale ha già preso contatti con la Procura.

Migranti, vertice in Prefettura

Si è svolto ieri, presso la sala riunioni della Prefettura di Belluno, un nuovo incontro per un aggiornamento sulla tematica dell’accoglienza dei cittadini stranieri giunti in provincia di Belluno a seguito dei trasferimenti disposti dal ministero dell’Interno in relazione ai continui sbarchi di migranti lungo le coste italiane. All’incontro, presieduto dal viceprefetto vicario Carlo De Rogatis, hanno preso parte rappresentanti della maggior parte dei Comuni coinvolti nel sistema di accoglienza, delle Forze dell’ordine, delle Ulss, della Direzione territoriale del lavoro di Belluno, delle Cooperative sociali convenzionate con la Prefettura, del Comitato d’intesa e della Caritas. Nel corso della riunione è stata esaminata la situazione generale nel territorio provinciale, nel quale sono presenti al momento 175 migranti, e sono state approfondite alcune problematiche inerenti all’uscita dei migranti dal sistema di accoglienza, distinguendo la situazione di chi ha ottenuto il riconoscimento della protezione internazionale da quella di coloro ai quali è stata notificata una decisione di rigetto, eventualmente impugnata innanzi l’autorità giudiziaria competente. Al riguardo è stato delineato il quadro normativo di riferimento e sono stati invitati i gestori delle strutture di accoglienza a fornire ai migranti ivi presenti un’informazione chiara e completa in merito ai diritti che sono loro spettanti in forza dello status riconosciuto ovvero in attesa della definizione del relativo iter amministrativo. Sulla questione, particolarmente complessa e delicata, verranno comunque svolti ulteriori approfondimenti con il concorso di tutti i soggetti presenti al tavolo, in primo luogo, degli enti locali. L’incontro è stato inoltre l’occasione per illustrare ai presenti, in particolare ai gestori delle strutture affinché ne diano adeguata informazione ai migranti, il progetto di ritorno volontario assistito "Ritornare per ricominciare" predisposto dalla Rete italiana per il ritorno volontario assistito e finanziato con risorse del Fondo europeo per i rimpatri. Ferme restando eventuali emergenze, la prossima riunione del tavolo provinciale di coordinamento sarà convocata nel corso del mese di febbraio.

Sanità Veneta al top

La sanità del Veneto è quella che, in Italia, riesce a soddisfare meglio le esigenze dei pazienti e che presenta le migliori performances del management aziendale. Per il Veneto, comunque, è podio in tutti i settori analizzati. L’eccellenza del sistema sanitario veneto emerge con chiarezza in uno studio del Consorzio per la ricerca economica applicata in sanità (Crea) dell’Università Tor Vergata di Roma, pubblicato ieri. Posta pari a 1 la performance ottimale, il Veneto, con 0,801 contro lo 0,832 della Toscana, è secondo nel giudizio di performance complessivo, ma primeggia in due settori fondamentali, come la soddisfazione dell’utente e la qualità del management. In queste due classifiche, il Veneto raggiunge il punteggio di 0,876 su un massimo di 1 per il gradimento dei pazienti; e di 0,802 su un massimo di 1 per quanto riguarda l’efficienza del management. Medaglia d’argento al Veneto per un solo decimale (0,835 contro 0,836 della Toscana) sul fronte dell’industria medicale e su quello delle Istituzioni (0,649 contro lo 0,802 della Toscana). Terzo posto ma di un soffio (0,846 su un massimo di 1 contro lo 0,853 della Provincia Autonoma di Trento e lo 0,878 della Toscana) per quanto riguarda le professioni sanitarie venete. Puglia, Calabria e Campania chiudono la classifica delle Regioni in tutti i settori considerati.

La Giornata della Memoria

Ieri mattina, presso Palazzo dei Rettori, sede della Prefettura, si è svolta la cerimonia di commemorazione in occasione del "Giorno della Memoria", alla presenza delle massime autorità provinciali e di numerosi studenti provenienti da diverse classi di istituti di istruzione superiore della provincia di Belluno. L’evento è stato organizzato congiuntamente dalla Prefettura e dall’Ufficio scolastico regionale per il Veneto, Ufficio VIII–Ambito territoriale di Belluno, in collaborazione con l’Isbrec, Istituto storico bellunese della resistenza e dell’età contemporanea. Dopo gli interventi del vice prefetto vicario reggente della Prefettura, Carlo De Rogatis, del dirigente dell’Ufficio scolastico, Giorgio Corà, e della Presidente dell’Isbrec, Paola Salomon, Enrico Bacchetti, direttore dell’Isbrec, ha ripercorso alcune vicende storiche legate al tema della deportazione, con particolare riferimento a quanto accaduto in provincia di Belluno negli anni dal 1943 al 1945. La narrazione è stata intervallata dalla lettura, da parte dei ragazzi della Consulta provinciale degli studenti e delle scuole in rete per un mondo di solidarietà e di pace, di alcuni brani estratti da testi scritti da ex deportati bellunesi Remigio Stiletto, Tea Palman, Augusto Mione e Tullio Bettiol. Gli studenti hanno inoltre svolto alcune significative riflessioni sul tema del "Giorno della Memoria". Nel corso della cerimonia sono state consegnate le Medaglie d’Onore concesse dal Presidente della Repubblica, ai sensi della legge n. 296/2006, ai militari e ai civili deportati o internati nei lager nazisti. Il prestigioso riconoscimento è stato attribuito a tre cittadini della provincia di Belluno. Al termine, il vice prefetto vicario ha esortato i ragazzi a mantenere vivo il ricordo di quei tragici eventi affinché la storia non debba ripetersi.

Il Csv a Dobbiaco

Anche il Csv Belluno ha preso parte al secondo workshop transnazionale per definire le future strategie della programmazione europea che si è tenuto mercoledì al Grand Hotel di Dobbiaco. La zona protagonista di questo percorso è una macroarea alpina che comprende i territori del Gal Alto Bellunese (Cadore, Agordino, Longaronese e Zoldano), la regione austriaca Osttirol e la Val Pusteria in Alto Adige. Questa grande zona che travalica i confini politici presenta alcune similitudini geografiche, demografiche e occupazionali, condividendo opportunità e problematiche. Dopo il primo workshop si sono definiti i dati statistici delle tre aree e individuate, tre priorità negli obiettivi da proporre all’Unione Europea, che saranno al centro di tutta la futura programmazione: crescita inclusiva (giovani, integrazione e servizi sociali), sostenibile (green economy e ambiente), intelligente (cultura, imprese e formazione), declinate però in una visione transnazionale. Sono state coinvolte le principali realtà istituzionali e di categoria bellunesi: la Provincia, Confindustria, Confcommercio, Coldiretti, Confartigianato ed enti pubblici, come il Comune di Santo Stefano di Cadore con l’assessore Giulia De Mario, e culturali, come Dolomiti Contemporanee e l’istituto ladino delle Dolomiti. Questa volta non è mancato nemmeno il Centro di servizio per il volontariato della provincia di Belluno (Csv) con Luigino Fornasier del Consiglio direttivo, il direttore Nevio Meneguz, Paolo Capraro e il suo Centro studi ricerca e progettazione con Enrico De Col, Laura De Riz, Anita Tisat e Sabrina Campigotto. «Era importante esserci», afferma Meneguz, «sia per potenziare le nostre progettualità già in corso, sia per allargare la nostra rete di collaborazioni. Mi è sicuramente piaciuto il metodo di lavoro che ha portato a confrontarci su cose concrete con gli amici degli altri territori con cui, pur con le dovute differenze, condividiamo punti di contatto. Da parte nostra abbiamo portato i contributi per il settore sociale e del volontariato, dello sviluppo di competenze per i giovani e dell’apprendimento educativo non formale. In questo modo possiamo scambiarci le buone prassi reciprocamente».

Belluno calcio, conferme e infortuni

Belluno calcio alle prese con gli infortuni, in una fase già delicata per i pochi punti messi in carniere nelle ultime settimane. L’Ital–lenti Belluno comunica infatti che Ruben D’Incà dovrà osservare un periodo di riposo di almeno due settimane. Il giocatore si era sottoposto nei giorni scorsi a una risonanza magnetica per capire l’entità dell’infortunio al ginocchio sinistro subito giovedì scorso in allenamento e poi è stato visitato dal medico sociale dell’Ital–lenti Belluno, Stefano Di Fabio, che ha dichiarato: "Dopo aver analizzato la risonanza magnetica e aver visionato il ginocchio di Ruben ritengo che al momento la tesi più plausibile sull’entità dell’infortunio sia quella di un trauma distorsivo. Al momento non è possibile essere più precisi, perché dovremo aspettare che trascorrano le due settimane di riposo che ho sottoscritto al giocatore, dopodiché sarà possibile delineare con esattezza l’entità dell’infortunio." Ma ci sono anche le note positive. Nonostante sia trascorsa solo poco più di metà campionato, l’Ital–lenti Belluno sta pianificando il futuro grazie anche a una posizione di classifica straordinaria che consente già di mettere solide basi per la prossima stagione. La società infatti ha trovato l’intesa per il prolungamento del rapporto di collaborazione con Roberto Vecchiato. Il mister siederà quindi sulla panchina gialloblù anche nella stagione sportiva 2015–2016.

Dobbiaco–Cortina, le novità

Variazione di programma per la 38.ma edizione della Dobbiaco–Cortina, granfondo sugli sci in programma il 7 e 8 febbraio prossimi. La scarsità di neve ha costretto gli organizzatori a modificare la seconda giornata di gara, quella di domenica 8 febbraio dedicata alla tecnica classica. Cambieranno zona di partenza e di arrivo. Non si partirà dall’avio superficie di Dobbiaco bensì dalla Nordic Arena. L’arrivo sarà posto al Fiames Sport Nordic Center. Qui si svolgeranno anche le premiazioni e il ristoro finale. Anche nella seconda giornata, dunque, i concorrenti si misureranno sulla distanza di 30 chilometri. Invariato il programma della prima giornata, sabato 7 febbraio, con partenza da Fiames e arrivo alla Nordic Arena di Dobbiaco, in tecnica libera. "La scarsità di neve che continua a caratterizzare questo inverno 2014–2015 ci costringe, seppur a malincuore, a modificare parte del programma e a rinunciare al suggestivo arrivo sotto il campanile di Cortina", spiegano Ghedina ed Herbert Santer, presidente e vicepresidente del comitato organizzatore. "La seconda giornata misurerà qualche chilometro in meno ma non perderà nulla del fascino che le è proprio: i gran fondisti potranno gareggiare in uno scenario come pochi al mondo e su una pista che i numerosi volontari garantiranno essere al meglio".

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