L’economia bellunese sta rallentato la sua caduta. La crisi non è ancora superata, ma il fatto che il peggioramento sia più lento lascia sperare che la sua fine sia più vicina e che, finalmente, possa cominciare la ripresa.
Questo, in sintesi, il significato dei dati dell’andamento economico della provincia negli ultimi mesi che è stato messo in evidenza dai vertici di Confindustri Belluno Dolomiti (dal presidente Gian Domenico Cappellaro e dal direttore Marco Melchiori) nell’abituale bilancio di fine anno.
Le imprese attive sono calate dello 0,7% (lo scorso anno erano diminuite dell’1,7%). Le cessazioni di rapporti di lavoro hanno superato le assunzioni di 500 unità (l’anno scorso 900). Le richieste di Cassa integrazione sono diminuite (34,5%). In un panorama ancora difficile, note positive vengono dall’export che è cresciuto del 9%, mentre prosegue l’erosione del movimento turistico alberghiero in provincia e si è registrato anche un forte ridimensionamento del credito alle imprese da parte del sistema bancario.