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Appalti, la soluzione c’è ma va applicata

Le categorie economiche bellunesi spesso si "lamentano" di rimanere troppo frequentemente escluse nelle gare per gli appalti pubblici del territorio. L’ultimo caso è quello relativo allo sgombero neve. Gli Industriali evidenziano per esempio che «l’impresa che si è aggiudicata il servizio a Misurina ha sede a Chioggia, a circa 190 chilometri di distanza» e sottolineano che avere come criterio guida solo il risparmio non funziona e non può funzionare. «La colpa non è dell’impresa che ha offerto un ribasso insostenibile – hanno scritto – o del subappaltatore, anche se magari non è intervenuto con la rapidità concordata. È il meccanismo che non va bene: spendere poco perché equivale a spendere male, a scapito di tutti».
Sulla stessa linea anche gli Artigiani. Dopo aver ricordato che «i disagi patiti nei giorni scorsi sulle strade bellunesi, in particolare in Cadore, sono imputabili a un cattivo intervento da parte delle aziende incaricate dello sgombero neve da Veneto Strade», sottolineano che «finché i lavori andranno – sempre per l’infausta regola del massimo ribasso – ad aziende non bellunesi i problemi non potranno che ripetersi. Ma se errare è umano, perseverare è diabolico. È, dunque, ora di dare una sterzata e di invertire un’abitudine troppo consolidata».
L’aspetto interessante della vicenda è che la sterzata è già possibile, è nelle mani degli amministratori bellunesi ed è offerta dalla legge regionale 25 del 2014 (quella della specificità bellunese) che all’art. 4 attribuisce alle Unioni montane e alla Provincia di Belluno la possibilità di creare, mediante procedure di evidenza pubblica, appositi albi locali, soggetti a revisione periodica, per agevolare l’individuazione degli aspiranti contraenti negli appalti pubblici assoggettabili a procedura negoziata e da affidare nei Comuni montani.
Nel segnalarlo gli Artigiani hanno chiesto alle Unioni montane e alla Provincia «di attivare questi albi quanto prima e di non tergiversare» perché i lavori potrebbero essere affidati ad aziende locali che hanno esperienza del territorio e perché ciò rappresenterebbe un sostegno dell’economia locale. Una prospettiva da non sottovalutare.

Leggi la "spalla" della settimana scorsa.

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