L’11 febbraio il Comitato per la gestione del fondo per i 48 Comuni che confinano con il Trentino Alto Adige (di cui 15 bellunesi e 35 veneti) ha approvato il bando relativo alla parte che spetta direttamente ai Comuni, mettendo a disposizione, a valere sugli anni 2013 e 2014, un milione ciascuno. Il regolamento prevede infatti che ogni Comune riceva 500mila euro l’anno, pari in totale a 24 milioni sugli 80 milioni complessivi del fondo. Gli altri 56 milioni vengono invece destinati a finanziare progetti di rilevanza strategica che possono riguardare anche i Comuni limitrofi a quelli di confine (la decisione su ciò che sarà finanziato spetta al Comitato presieduto dall’on. Roger De Menech e costituito dai delegati delle Province di Trento e Bolzano, delle Regioni Veneto e Lombardia, delle Province di Sondrio e Belluno). A questo proposito per gli amministratori bellunesi si apre una grande sfida: riuscire a indirizzare i fondi a progetti di vera utilità per lo sviluppo del territorio. E, insieme a questa sfida, non si può dimenticare la situazione di quei Comuni che, per non avere la fortuna di condividere qualche chilometro di confine con Trento o con Bolzano, devono fare a meno di tanti soldi anche rispetto ai loro vicini bellunesi. Una disparità intollerabile per realtà del tutto simili e che va certamente sanata.