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Lunedì 30 marzo 2015

Operazione antidroga dei carabinieri di Feltre

Un’operazione antidroga, condotta dai Carabinieri di Feltre nella giornata di sabato, ha interessato i Comuni del basso Feltrino, ma anche alcuni Comuni confinanti della provincia di Treviso. Sono state eseguite decine di perquisizioni con il supporto di un’unità cinofila, nonché dei carabinieri della Compagnia di Vittorio Veneto. Perquisizioni che hanno portato al sequestro di diversa sostanza, verosimilmente stupefacente, tra cui hashish del peso complessivo di circa 60 grammi e poi 5 grammi di eroina, 9 buste in plastica contenenti semi di cannabis, oltre a diverso materiale utile al confezionamento di dosi da destinare alla vendita tra cui tre bilancini di precisione. Allo stato attuale sono al vaglio le posizioni di circa 20 persone, quasi tutte di giovane età, per individuare tra questi chi fosse dedito allo spaccio e chi invece, fosse un mero assuntore. Le risultanze delle perquisizioni effettuate, comunque, forniscono già un quadro della situazione e, a breve, potranno essere chiariti i ruoli che i sospettati avevano nel traffico di stupefacenti emerso, facendo riferimento anche al quantitativo di sostanza rinvenuta in possesso di alcuni perquisiti e del materiale utile al confezionamento. Anche le analisi qualitative che verranno eseguite sulle sostanze sequestrate potranno chiarire l’entità del fenomeno criminale.

Consegnato a don Ciotti il Leone del Veneto

Con una cerimonia semplice e intensa, il Consiglio Regionale del Veneto ha assegnato sabato il Leone del Veneto 2015 a don Luigi Ciotti, sacerdote originario di Pieve di Cadore, un riconoscimento attribuito "per aver generato con una visione autenticamente cristiana, una rinnovata attenzione ai valori di carità, giustizia, etica, legalità e responsabilità, e per aver sviluppato su queste basi una serie di realtà associative e di accoglienza di riconosciuta importanza sociale". A Venezia per l’occasione erano presenti esponenti di Libera e del Gruppo Abele, rappresentanti dell’associazionismo regionale ed anche una classe del Liceo Scientifico don Bosco di Padova. Introducendo la cerimonia, Clodovaldo Ruffato, presidente del Consiglio regionale ha detto che "assegnando il Leone del Veneto a don Ciotti, desideriamo sottolineare quanto sia decisivo l’impegno coraggioso, continuo e umile in sostegno di valori come carità, giustizia, etica e responsabilità. E richiamando l’importanza di questi temi per la nostra vita quotidiana, riconosciamo direttamente che non ci può essere un ’Buon Veneto’ nel presente e nel futuro se non basandolo su forti e indiscutibili fondamenta di impegno civile, di legalità, di lotta alla corruzione e alla criminalità, di solidarietà gratuita, di accoglienza del diverso e del debole". Ringraziando per il riconoscimento e confermando di sentire forte il legame con il Veneto e con le montagne del Cadore, don Ciotti ha detto di "essere commosso e imbarazzato, perché cosciente che tutto ciò che è nato è frutto di un lavoro comune con tanti amici, perché non esiste opera buona di navigatori solitari". Citando i suoi anni giovanili, il sacerdote ha ricordato che "la mia vita di studente che cercava di raggiungere un diploma in telefonia, è stata cambiata con l’incontro casuale con un uomo disperato che mi chiedeva aiuto": da lì è nata l’attività di don Ciotti che, ordinato prete nel novembre del 1972, sin dagli inizi ha dedicato la sua attività pastorale all’accoglienza nei settori delle tossicodipendenze, dell’alcool, del gioco d’azzardo e della prostituzione, allargando poi l’attenzione ai migranti, alle tematiche di legalità e criminalità organizzata, e giungendo ad occuparsi per primo dell’assistenza e del sostegno alle vittime di reati di mafia.

Mel si conferma tra le bandiere arancioni del Touring Club

In una cerimonia che si è tenuta a Milano, il Comune di Mel si è vista confermare la bandiera arancione del Touring club, il prestigioso marchio di qualità turistico–ambientale, per il triennio 2015–2017. "Una rigorosa selezione", ha spiegato il presidente del Touring, Franco Iseppi, "ha portato all’assegnazione di nuovi riconoscimenti solo al 9% delle candidature presentate dai Comuni dell’entroterra italiano con meno di 15.000 abitanti. Non tutte le località già insignite di questo marchio l’hanno visto confermato per il prossimo triennio. Il premio è stato assegnato alle località che hanno dimostrato di possedere i requisiti fissati, distinguendosi nelle attività di salvaguardia dell’ambiente, dei beni culturali e nell’accoglienza". In Italia le bandiere arancioni assegnate sono 209 a fronte di 2.439 candidature, che periodicamente sono sottoposte a una valutazione finalizzata al rinnovo o alla cancellazione dell’attribuzione. In Veneto sono solo nove i Comuni assegnatari di questo importante riconoscimento: Arquà Petrarca (PD), Asolo (TV), Malcesine (VR), Marostica (VI), Montagnana (PD), Portobuffolè (TV), Soave (VR). In Provincia di Belluno oltre a Mel c’è anche Sappada. La conferma della bandiera arancione rappresenta un importante riconoscimento per Mel poiché l’esame prevede il rispetto di una serie di parametri qualitativi (qualità ambientale, conservazione del territorio, presenza di beni culturali, organizzazione di attività culturali, servizi al turista) che devono essere confermati durante la visita del paese, effettuata in modo anonimo e non annunciato dagli inviati del Touring Club; un esame autorevole che individua i punti di forza e i focus su cui migliorare, stimolo per gli enti locali, gli operatori e una garanzia per il turista che deve scegliere la sua vacanza. "La bandiera arancione conferita dal Touring", afferma il sindaco di Mel, Stefano Cesa, "è per noi Zumellesi un gradito e prezioso riconoscimento, oltre che una grande soddisfazione, che abbiamo il dovere di condividere con tutto il territorio per ringraziare le realtà sociali ed economiche presenti perché anche attraverso il loro quotidiano impegno contribuiscono a questo importante risultato. Questa riconferma ci impegna ancora di più a curare e custodire il nostro territorio e i nostri paesi con costante attenzione".

Feltre, un autobus contro un albero sulla Culliada

Poco dopo le 18.30 di sabato i Vigili del fuoco di Feltre sono intervenuti nella parte iniziale della Culliada, il tratto della strada statale 50 che da Fonzaso porta a Feltre, per un incidente che ha coinvolto una corriera al km 42,200 alle porte del Comune di Feltre. Il pullman di linea della "Trentino Trasporti", con a bordo 6 passeggeri, ha impattato per cause in corso di accertamento contro un albero che costeggia la carreggiata. I feriti sono stati prontamente soccorsi dal personale dei Vigili del fuoco e dal personale sanitario del 118. Tutti i passeggeri sono stati trasportati in ospedale per accertamenti . Più serie le condizioni dell’autista. Sul posto è giunta naturalmente anche la polizia stradale per i rilievi dell’incidente. Successivamente è intervenuta anche l’autogrù del comando di Belluno dei Vigili del fuoco per la rimozione della corriera e la messa in sicurezza del luogo.

Sanità: aumenta la mobilità pazienti verso il Veneto

"L’aumento della mobilità attiva verso il Veneto da parte di cittadini del resto d’Italia è la miglior dimostrazione della qualità espressa dalla nostra sanità, ottenuta senza tagli ma con una revisione migliorativa dell’organizzazione complessiva, accompagnata da importanti investimenti in strutture, tecnologie, eccellenze specifiche e professionalità". E’ questa la chiave di lettura dell’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, dei dati 2014 sulla mobilità verso il Veneto di pazienti provenienti pressoché da tutte le altre Regioni d’Italia, con un valore complessivo di 325 milioni 705 mila euro, circa 10 milioni in più rispetto al 2013. "Ciò vuol dire", sottolinea Coletto, "che il saldo tra mobilità attiva e passiva è pari a circa 100 milioni a favore del Veneto. Significa che meno veneti hanno scelto di andarsi a curare altrove e più italiani hanno scelto la sanità veneta per guarire".

Il presidente nazionale delle Acli in visita in provincia

Negli scorsi giorni è giunto in visita in provincia di Belluno il presidente nazionale delle Acli, Gianni Bottalico, su invito delle Acli provinciali presiedute da Fiorenzo De Col. E’ stata un’occasione per una lunga serie di appuntamenti che si sono divisi tra i momenti associativi e gli incontri istituzionali. La visita si è aperta con l’arrivo nella sede dell’associazione Bellunesi nel Mondo alla presenza del direttivo e del presidente Oscar De Bona: le Acli infatti sono storicamente legate al tema dei diritti del lavoro degli emigranti bellunesi e non solo. E’ seguita la partecipazione a Feltre al convegno "Quale welfare per la montagna?", terminato con un momento conviviale a cura degli studenti dell’Enaip e una visita al centro storico di Feltre con il vicesindaco Sabrina Bellumat che ha mostrato alcune peculiarità come il teatro della Sena e il palazzo municipale, alla presenza anche del sindaco Paolo Perenzin. La seconda giornata si è aperta con l’incontro con il vescovo Giuseppe Andrich e con la presidente della Provincia Daniela Larese Filon. E’ stata poi la volta della tappa a Santa Giustina dove c’è un attivo circolo Acli, presieduto da Bruno Gottardo, per poi raggiungere Pedavena e visitare una delle eccellenze dell’industria locale come la fabbrica di birra in compagnia del sindaco Maria Teresa De Bortoli e con il saluto del direttore dello stabilimento Gianni Pasa. Infine a Campo di Alano di Piave per inaugurare la nuova sede del circolo Acli con il sindaco Serenella Bogana. "Questa visita", ha commentato Bottalico, "mi ha fatto conoscere questa provincia e le sue varie peculiarità. Posso dire che ho ritrovato qui tutti i valori delle Acli, in particolare l’attaccamento popolare dei circoli che in alcune zone sono dei veri e propri punti di riferimento che animano i paesi. Le Acli dunque sono presenti e capillari a tutti i livelli per garantire i servizi per la comunità e momenti di riflessione sui temi del lavoro e del sociale".

In mostra il dialogo con la sordità

Si è conclusa venerdì 27 marzo la mostra dell’artista non udente Giorgio Fant intitolata "Oltre la barriera del suono. Dialogare con la sordità", aperta giovedì 19 marzo nella Sala "T. Merlin" della Biblioteca civica di Ponte nelle Alpi per iniziativa del Circolo Astra e del Comune, con la collaborazione dell’Ente Nazionale Sordi (Ens) di Belluno. Per una settimana è stato possibile vedere e apprezzare molte opere di un efficace e accurato artista bellunese che si definisce "surrealista e astratto" e si impegna a evitare "ogni forma di semplice realismo". Ma la mostra "Oltre la barriera del suono. Dialogare con la sordità" non aveva soltanto lo scopo di offrire arte e bellezza. Ha avuto anche l’intento di promuovere una rinnovata sensibilità per i problemi dei sordi. Questo è apparso evidente nella serata d’apertura che è stata nello stesso tempo presentazione dell’artista e incontro di sensibilizzazione sulle tematiche dei non udenti e sulla lingua italiana dei segni. E’ intervenuto, fra l’altro, davanti a un pubblico di sordi e non sordi, alla presenza dell’assessore Elisa Modolo e del presidente del Circolo Astra Daniele Galantin, il responsabile provinciale dell’Ente Nazionale Sordi, Diego Cassol, che con viva e coinvolgente cordialità ha messo in evidenza problemi e disagi dei sordi, problematizzato situazioni e soluzioni, segnalato belle collaborazioni da parte di persone non affette da sordità. "E’ stata una serata caratterizzata da un clima davvero particolare", ha commentato Galantin, "umanamente e civilmente molto ricca".

Calcio, perde il Belluno, pareggia il Ripa

Sconfitta interna per l’Ital–lenti Belluno nell’anticipo della 28.ma giornata del campionato di Serie D contro la Sacilese. Partita dai due volti quella andata in scena al Polisportivo. Dopo un primo tempo giocato alla pari, la formazione gialloblù è calata nella ripresa, dove due sfortunati episodi hanno di fatto deciso il match. La partenza del Belluno è stata fulminea e al 15’ Posocco di testa ha realizzato la rete del vantaggio, sfruttando una punizione dalla sinistra di Mosca. La Sacilese è riuscita però a riorganizzarsi e al 31’ Spagnoli ha trovato un grandissimo gol, superando l’incolpevole Solagna. La prima frazione è terminata così sul risultato di 1–1. L’inizio ripresa dei gialloblù è stato però da incubo. Al 46’ Boscolo Papo ha approfittato di un errore dell’estremo difensore dell’Ital–lenti Belluno per siglare la rete del vantaggio. La gara di fatto si è chiusa al 58’ quando un’autorete di Pescosta ha siglato il definitivo 1–3 per la Sacilese. Giovedì l’Ital–lenti Belluno affronterà il Legnago in trasferta. Pareggio invece per l’Union Ripa la Fenadora, l’altra rappresentante bellunese nel campionato di Serie D di calcio. La formazione feltrina è riuscita a tornare da Fontanafredda con un punto grazie al gol segnato da Mastellotto che ha pareggiato quello messo a segno qualche minuto prima dai padroni di casa. Giovedì prossimo il Ripa ospiterà il Mori S. Stefano che è al penultimo posto della classifica.

Doppietta africana alla Belluno–Feltre Run di corsa

Record doveva essere, record è stato. Il keniano Rono si è imposto nei 30 km della Belluno–Feltre Run in 1h33’27", nuovo record della gara. Cancellato il primato che dal 2013 apparteneva, con 1h35’15", al marocchino Barouki. L’ottava edizione della Belluno–Feltre Run è stata una gara velocissima: addirittura in tre sono andati sotto il precedente primato. Un altro keniano, Ngeno, ha chiuso in 1h33’36". Il tre volte campione Said Boudalia, terzo classificato, ha fermato il cronometro a 1h34’57". Per l’italo–marocchino d’adozione bellunese, in preparazione per la maratona di Boston, anche senza vittoria, è stata la Belluno–Feltre Run più veloce di sempre. Record mancato, invece, per la Janat, dominatrice della gara femminile. La marocchina ha chiuso in 1h52’36", tempo comunque eccellente, soffrendo una piccola crisi nel finale. Alle sue spalle, la tricolore di maratona Claudia Gelsomino (1h56’52"). Poi Francesca Iachemet (1h57"44) che ha relegato, ancora una volta giù dal podio, la bellunese Paola Dal Mas. Grazie anche alla giornata di bel tempo, è stata una grande festa di sport che, coniugando podismo, nordic walking e un’affollata prova cicloturistica, ha valorizzato in pieno una splendida Val Belluna. Tra i partecipanti, per la prima volta, anche l’organizzatore Johnny Schievenin: "Una domenica bellissima", ha detto il presidente della società organizzatrice Gs La Piave 2000. "Ho visto un grande entusiasmo, tantissima gente lungo il percorso e strade insolitamente prive di auto e rumori, a completa disposizione degli atleti". Schievenin ha corso per beneficenza, completando il successo registrato, tra sabato e domenica, dal doppio evento "Il cuore tra le mani" che ha raccolto fondi per le scuole e i malati di Sla.

Pizolada delle Dolomiti a Ivo Zullian

Ivo Zullian torna sul gradino più alto della Pizolada delle Dolomiti. E lo fa in grande stile battendo il forte Thomas Trettel, favorito della vigilia. Nella categoria femminile nessuna sorpresa: Roberta Pedranzini e Francesca Martinelli si confermano ancora ai massimi livelli dello sci alpinismo internazionale. Grande successo per la storica gara di sci alpinismo individuale a tecnica classica andata in scena ieri al Passo San Pellegrino. Oltre 270 atleti hanno preso parte a questo importante appuntamento di fine stagione. Tanti i campioni al via presso la funivia del Col Margherita. Gara avvincente e combattuta tra gli uomini del percorso Classic con un bel testa a testa, dall’inizio alla fine, tra Ivo Zullian e Thomas Trettel. Terzo all’arrivo Alex Fasser. Tra le donne del percorso Classic le super favorite Roberta Pedranzini e Francesca Martinelli hanno fatto il vuoto dietro a loro tagliando insieme il traguardo, mano per mano, e bissando così il successo del 2014. Terza Cecilia De Filippo. Nel percorso Short vittoria assoluta di Alex Oberbacher e Melanie Ploner. Il Gran Premio della Montagna, destinato al primo concorrente maschile e femminile a transitare per Cima Bocche, è andato a Ivo Zullian e Roberta Pedranzini nel percorso Classic e a Enrico Loss e Melanie Ploner nel percorso Short.

Il meteo

Le Alpi sono temporaneamente sotto il dominio di un campo di alta pressione che favorirà tempo discreto, ma non del tutto soleggiato a causa di qualche infiltrazione d’aria umida proveniente da Nord. Pertanto si avrà il transito di nubi alte e medio–alte sulla nostra regione. All’inizio di questa settimana dovrebbero transitare sulle Alpi due fronti freddi provenienti da Nord, il primo oggi e il secondo tra domani sera e mercoledì notte. Nonostante il versante italiano si trovi sotto vento con probabili episodi di Foehn, l’intensità del flusso e la formazione di una depressione sottovento potrebbero determinare precipitazioni, anche sul versante veneto. Da mercoledì l’ingresso d’aria fredda e più secca riporterà tempo soleggiato, ma anche più freddo. Per quanto riguarda la giornata odierna il Centro valanghe di Arabba prevede sulle Prealpi tempo soleggiato con temporanei annuvolamenti, mentre sulle Dolomiti la nuvolosità sarà maggiore con qualche schiarita. Al pomeriggio cielo generalmente molto nuvoloso per annuvolamenti irregolari in arrivo da Nord, specie sui settori settentrionali. Precipitazioni: al pomeriggio e in serata probabili rovesci, nevosi oltre i 1700/1900 metri, anche diffusi sulle Dolomiti (80/90%), mentre saranno più sparsi sulle Prealpi (50/60%). I quantitativi previsti saranno molto variabili, da 1 a 10 mm, localmente 15 mm. La neve fresca sarà altrettanto variabile con apporti solo sopra i 2000 metri. Temperature: minime in diminuzione in quota, dove saranno osservate alla sera, mentre saranno in aumento nelle valli per episodi di Foehn; massime in lieve calo. Venti: nelle valli moderati con rinforzi per forti raffiche di Foehn; in quota forti da Nord–Ovest. Per domani si prevede tempo inizialmente soleggiato sulle Prealpi, in parte soleggiato sulle Dolomiti, dove la nuvolosità sarà già presente, assieme a tratti soleggiati. Dalle ore centrali aumento della nuvolosità con probabile episodio d’instabilità tra il tardo pomeriggio e la sera, quando brevi fenomeni potranno verificarsi, dapprima sulle Dolomiti e successivamente sulle Prealpi. Per mercoledì residua instabilità sulle Prealpi e iniziale variabilità sulle Dolomiti. Con il passare delle ore miglioramento del tempo con rasserenamenti sempre più ampi.

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