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Sabato 25 aprile 2015

Cordoglio per la scomparsa del dottor Costola

Anche le venti Stazioni del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, unendosi a tante altre voci della provincia, hanno voluto esprimere pubblicamente il più profondo cordoglio per la scomparsa del dottor Angelo Costola, da anni malato di Sla e morto venerdì 24 all’ospedale di Belluno. E’ stato una persona straordinaria, sottolinea il Soccorso alpino, cui si deve tra l’altro l’istituzione del servizio di Elisoccorso a Belluno, nel 1988, anno di nascita della collaborazione tra Suem 118 e Soccorso alpino negli interventi in montagna. Oltre che primario del Suem 118, il dottor Costola si impegnò anche in campo politico e amministrativo ricoprendo pure l’incarico di assessore provinciale e fu anche insignito del Premio San Martino dalla città di Belluno.

Quasi finita l’influenza in Veneto

L’influenza stagionale in Veneto si avvia alla conclusione, pur se ancora, nell’ultima settimana di aprile, si è registrata un’incidenza di 6,3 malati per 10 mila abitanti, pari a circa 3.100 persone ancora colpite dal virus. Lo si rileva dal Rapporto del Sistema di Sorveglianza sulla stagione influenzale 2014–2015 della Regione del Veneto. Il tasso d’incidenza risulta in calo in tutte le classi di età ed è prevedibile che questa "coda" dell’influenza stia per esaurirsi. Dall’inizio della sorveglianza (13 ottobre 2014) sono stati registrati 40 decessi (il numero più alto degli ultimi 10 anni), 185 casi di forme complicate (l’83,7% in soggetti con patologie pregresse), dei quali 110 gravissimi (104 ricoverati in terapia intensiva e 11 sottoposti all’ossigenazione extracorporea del sangue con la tecnologia Ecmo). L’età media dei deceduti è stata di 64 anni, con un decesso di un bimbo tra zero e 4 anni, 17 nella fascia 15–64 anni, e 22 tra gli over 65. Il tasso di adesione alla vaccinazione è stimato con un calo di circa il 5% rispetto alla stagione precedente, quando era stato del 58,5%, dato considerato già basso dai tecnici. "E’ stata un’influenza stagionale molto aggressiva", commenta l’assessore regionale alla Sanità, "purtroppo agevolata dall’ulteriore calo delle vaccinazioni, che deve far riflettere sulla superficialità con cui vengono fatti girare allarmi e informazioni distorte su rischi di fatto inesistenti. Per la prossima stagione sarà necessario un grande sforzo informativo in più, per rendere la gente più consapevole e meno sospettosa verso questa pratica che spesso può salvare delle vite". "I nostri tecnici", conclude l’assessore, "stanno ora valutando anche l’impatto dell’epidemia sul sistema sanitario e sociale in generale e sul funzionamento degli ospedali, che comunque hanno retto molto bene all’urto".

L’impegno del Veneto contro la meningite

Il sistema sanitario veneto eroga gratuitamente i vaccini contro la meningite. Dal 2007 al 2013 i casi complessivamente registrati in veneto sono stati 1.166, dei quali 134 collegati a infezioni di Neisseria Meningitidis, e 1.032 correlati a infezioni da Streptococco Pneumoniae. Sono questi alcuni dati del rapporto stilato dai tecnici della Regione del Veneto in occasione della "Giornata Mondiale della Meningite" che si è celebrata il 24 aprile per informare, conoscere e quindi prevenire questa malattia, che in Italia colpisce più di 1.000 persone l’anno, con conseguenze anche mortali. "I casi sono relativamente pochi", ha sottolineato l’assessore regionale alla Sanità, "ma gli effetti della meningite sono spesso molto gravi. Questa giornata mondiale è particolarmente utile soprattutto per diffonderne la conoscenza, stante che i sintomi sono subdoli e spesso non riconducibili alla malattia, ma simili a quelli di una comune influenza. Non a caso in Veneto si effettua un monitoraggio continuo con un sistema di sorveglianza i cui rilevamenti confluiscono al centro di Riferimento regionale meningiti batteriche dell’Università di Padova". Gli uffici sanitari regionali, nell’occasione, hanno anche diffuso le ultime rilevazioni sull’attività vaccinale della Regione in generale, che si attesta tra l’83,4% e il 92,4% di adesione a seconda delle tipologie di vaccino e dell’età dei riceventi. Da questi dati sono escluse le vaccinazioni per l’influenza stagionale.

Prescrizioni digitali, buoni risultati dell’Ulss 1

Dall’1 aprile in tutto il Veneto è entrata a regime la prescrizione digitale di esami e visite specialistiche. Si è chiuso così il percorso di dematerializzazione del ciclo prescrittivo avviato l’1 settembre 2014 quando un promemoria bianco ha sostituito la ricetta rossa farmaceutica. La nuova procedura garantisce di avere a disposizione in tempo reale in un sistema unico regionale dati verificati delle prestazioni prescritte e prenotate dai cittadini. Tutto ciò permette di eliminare le doppie prenotazioni e gli errori, con positive ricadute sulle liste di attesa. I primi dati che riguardano l’Ulss 1 di Belluno sono più che soddisfacenti. Un risultato particolarmente positivo si è riscontrato a livello di strutture ospedaliere dove già da anni era in corso l’informatizzazione della ricetta rossa e pertanto per l’Ulss 1 la dematerializzazione è stata una naturale evoluzione del percorso avviato. Nell’ultima settimana i risultati a livello regionale vedono la stessa Ulss 1 al primo posto in termini di numero di prescrizioni digitali prodotte dagli specialisti interni (205 specialisti con oltre 6.000 ricette). L’ottimo risultato è confermato anche sul territorio dove il 96% dei medici di medicina generale e il 100% dei pediatri di libera scelta sono già attivi nel processo di dematerializzazione.

Sinergia per gli uffici turistici di Belluno e Ponte

Venerdì 24 aprile ha avuto luogo, presso la sede di via Feltre a Belluno, la conferenza dei sindaci dell’Unione Montana Bellunese. Nel corso della riunione gli amministratori hanno preso atto della disponibilità del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi a erogare un contributo per la riapertura degli uffici turistici del territorio di Belluno e Ponte nelle Alpi. In accordo con la Provincia, sarà quindi attivata una sinergia per riaprire in tempi brevissimi l’ufficio turistico di Belluno e dare continuità, per l’imminente stagione turistica, a quello di Ponte nelle Alpi.

Expo, un’occasione anche per il territorio

Non solo Expo, ma anche turismo enogastronomico e Made in Italy. Coloro che giungeranno in Italia per l’esposizione internazionale dedicheranno il 67% del loro tempo per visitare "altro", oltre all’Expo, e manifestano chiaro interesse per percorsi e visite in Toscana, Lombardia, Lazio, Veneto ed Emilia Romagna. Il 72,7% sceglierà un periodo variabile tra le 3 e le 7 notti. E’ ciò che emerge da una ricerca realizzata da una società specializzata in indagini sul turismo che ha analizzato le aspettative dei turisti stranieri intervistando enti e strutture all’estero collegate con l’Italia (Consolati, Ambasciate, Camere di Commercio all’estero, Istituti di cultura e tour operator). "I dati di questa ricerca", commenta Marco Giambuzzi, presidente della Sezione Turismo di Confindustria Belluno Dolomiti, "sono un ulteriore stimolo per attivarsi con iniziative di promozione del territorio a Expo. Da questo punto di vista, agire insieme a tutte le forze economiche bellunesi e con il sostegno delle istituzioni pubbliche, rappresenta sicuramente un valore aggiunto importante. Dall’analisi delle produzioni italiane emerge che sono quelle che garantiscono un’esperienza emozionale ad avere maggiore appeal turistico. Produzioni enogastronomiche che si collocano all’interno di una proposta che contempla anche i simboli del Made in Italy, come la moda e il design, hanno una forza attrattiva straordinaria. Da questo punto di vista, il nostro territorio può offrire moltissimo: dalle Dolomiti patrimonio dell’umanità ai nostri prodotti di eccellenza come il gelato, a uno dei simboli del Made in Italy come gli occhiali. E’ anche su questi punti di forza che dovremo puntare per sfruttare al meglio la vetrina mondiale di Expo".

Acli, varie iniziative nel Feltrino per la festa del lavoro

Per la ricorrenza della festa dei lavoratori dell’1 maggio i circoli Acli del Feltrino organizzano una serie di iniziative a tutti i livelli per celebrare una delle ricorrenze più sentite dalle Acli. Ci saranno i momenti istituzionali, ma anche quelli conviviali e ricreativi che coinvolgono altre associazioni e i giovani delle varie zone. A San Gregorio nelle Alpi il circolo Acli, guidato da Flavio Cadorin, invita tutti a partecipare alla Messa alle 11 in memoria di chi ha perso la vita sul lavoro e nelle emigrazioni, cui seguirà una deposizione di corona al monumento dei caduti e un momento conviviale al ristorante "Alla Volpe". A Santa Giustina il circolo Acli, guidato da Bruno Gottardo, si unisce ancora una volta alla Consulta Giovani. Il programma della giornata prevede alle 10.15 il ritrovo per il corteo, cui seguirà la Messa nella chiesa parrocchiale con al termine saluti e interventi delle autorità e dei rappresentanti delle associazioni e un corteo al monumento dei caduti sul lavoro e nell’immigrazione. Alle 12.30 ci sarà il pranzo sociale in località Prior. Dalle 15 ci sarà un momento di riflessione sul mondo del lavoro e in serata apertura della cucina e musica con il "concertone" dei gruppi giovanili. Infine, evento speciale a Campo di Alano di Piave organizzato dal circolo Acli, presieduto da Nicola Doro e fresco di nuova sede da poco inaugurata presso l’ex teatro, con la collaborazione di Parrocchia e Pro Loco di Alano. Alle 10.30 ci sarà la Messa al Santuario di Tessere cui seguirà rinfresco e poi la sesta edizione della gara non competitiva dei "carèt". Alle 12 ci sarà l’apertura della frasca con pizza e birra artigianale, alle 14 l’avvio della gara con premiazioni alle 16.30. Alle 17 un momento di gioco e poi musica con il gruppo "I monocorde".

Sostegno all’iniziativa "TrenoBus delle Dolomiti"

Alla fine di agosto 2013 il gruppo TreniBelluno.it si trovò a discutere, presso la sede di Trenitalia a Mestre, una serie di questioni tecniche relative all’imminente avvio dell’orario ferroviario cadenzato in regione. In quella sede erano stati proposti dei treni diretti Venezia–Calalzo e ritorno per i giorni festivi sfruttando il fatto che in tali giorni in pianura circolano meno treni e quindi ci sono più tracce e rotabili disponibili. L’idea era stata accolta con favore dai vertici di Trenitalia e dall’allora assessore regionale con la promessa di approfondire in futuro le possibilità. La scorsa estate quest’occasione è andata persa a causa della chiusura della linea ferroviaria per Calalzo per gli urgenti lavori di messa in sicurezza, chiusura iniziata a fine gennaio e perdurata fino all’1 agosto. L’idea originale era relativa al solo collegamento ferroviario, mentre l’iniziativa congiunta "TrenoBus delle Dolomiti" è certamente molto più forte, non solo per la possibilità di trasportare biciclette, ma soprattutto per l’integrazione con Dolomitibus che nel 2013 sembrava inimmaginabile e che pone lo sguardo verso prospettive future di reale integrazione tra i due vettori. Il gruppo TreniBelluno.it auspica quindi un grande successo di questa iniziativa e che questo possa porre le basi per future espansioni di questo servizio oltre ad essere di impulso per altri eventi simili.

Preoccupazione per i cinghiali

Quasi quotidianamente gli agricoltori subiscono danni dalla selvaggina che insiste sui loro prati e terreni coltivati, selvaggina che si nutre con il frutto del loro lavoro. Per gli agricoltori la convivenza con gli animali selvatici non è un problema se gli stessi sono in un numero limitato e se i danni sono circoscritti, ma diventa inaccettabile quando il numero dei selvatici è tale da creare danni ingenti come sta succedendo per i cinghiali. Storicamente la presenza sporadica dei cinghiali sulle Prealpi è stata documentata sin dall’epoca romana e della Serenissima Repubblica di Venezia, ma il loro numero fu sempre molto limitato e contenuto, se non azzerato negli anni delle carestie. Ora le colline e Prealpi venete sono invase da questo animale che mette a serio rischio coltivazioni, malghe, praterie e l’insieme dell’ecosistema di vaste aree. "Va subito individuata una strategia di contenimento del cinghiale". Così si esprime il presidente di Confagricoltura Veneto, Lorenzo Nicoli, che aggiunge: "la presenza crescente dei cinghiali sta fortemente compromettendo le colture. Il loro alto numero non solo crea danni al mondo agricolo, ma è causa di squilibrio e di danno all’intero ecosistema collinare e prealpino. Se vogliamo che un albero da frutta rimanga in salute e produca buoni frutti, dobbiamo gestirlo, concimarlo e potarlo. Così deve essere anche con la fauna selvatica che va regolamentata al fine di trovare le forme di convivenza possibile con l’uomo e le sue attività produttive, in primis con l’agricoltura. La convivenza con gli animali selvatici ha però un costo per gli agricoltori. I ristori attuali dei danni provocati dalla selvaggina sono ridicoli e le forme di prevenzione risultano insufficienti o carenti. Come Confagricoltura Veneto siamo pronti a confrontarci con le Istituzioni preposte per trovare delle soluzioni urgenti, condivise ed efficaci e non più procrastinabili".

Programma "Csv, Volontario anche tu!"

Il programma "Csv, Volontario anche tu!" è giunto alla settima edizione con una costante e continua partecipazione di giovani della provincia di Belluno. In collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale, il Csv ripropone per quest’anno la programmazione e la continuazione del programma, inteso come insieme di tanti progetti settoriali e localizzati in provincia, con l’obiettivo di far scoprire e apprezzare il mondo del volontariato a ragazzi di età compresa tra i 12 e i 18 anni, promuovendo in questo modo il ricambio generazionale e la cultura dell’associazionismo locale. Dall’esperienza fin qui acquisita, il programma è stato esteso dall’estate a tutto il corso dell’anno. I giovani volontari, dopo aver consegnato il modulo di adesione (reperibile nella sede e negli sportelli del Csv, come in alcune scuole della provincia di Belluno, nei più importanti luoghi di aggregazione giovanile del territorio, preso le sedi delle Organizzazioni di volontariato aderenti), verranno messi in contatto con le associazioni di volontariato per dare inizio all’esperienza. Ogni giovane volontario dovrà esprimere, sul proprio modulo di adesione, l’ambito nel quale preferirebbe svolgere l’attività di volontariato (giovani, disabili, cultura, natura, bambini, anziani). Sarà poi compito dei referenti del progetto abbinare a ciascun ragazzo l’associazione di volontariato che opera nel settore preferenziale. Ad ogni giovane volontario verrà chiesto di svolgere un minimo di 60 ore di attività. Al termine dell’esperienza, ogni volontario riceverà un attestato di partecipazione, convertibile in crediti formativi scolastici. Anche in questa edizione collaboreranno alla realizzazione del progetto svariati enti, partner e realtà del territorio: con il Csv il Comitato d’Intesa della provincia di Belluno, l’Ufficio scolastico, diverse associazioni di volontariato, gli Amici dei disabili e dei minori Odar, la Consulta studentesca giovanile della provincia di Belluno, i componenti del tavolo giovani del Piano di zona Ulss 2 di Feltre, alcune Amministrazioni comunali, ma soprattutto i giovani che hanno partecipato al progetto e le loro famiglie, nonché i tutor delle associazioni che hanno accolto i ragazzi e li hanno accompagnati in questi anni. Gli obiettivi da raggiungere anche quest’anno sono coinvolgere sempre più organizzazioni di volontariato della provincia e trascinare i giovani in un’esperienza solidale, aggregativa e di maturazione.

Teologia e Diritto canonico in sinergia

In occasione del "dies academicus" della Facoltà Teologica del Triveneto, svoltosi il 24 aprile a Padova, alla presenza del Segretario di Stato vaticano card. Pietro Parolin che ha tenuto la prolusione, il Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, ha annunciato la firma di una specifica convenzione tra la Facoltà Teologica del Triveneto e la Facoltà di Diritto Canonico San Pio X di Venezia. La convenzione, ha spiegato, "avvia tra i due Istituti accademici una relazione istituzionale e uno scambio per cui sarà possibile agli studenti della Facoltà San Pio X di frequentare il biennio teologico propedeutico alla licenza in diritto canonico presso gli Istituti affiliati alla Facoltà Teologica del Triveneto, con pieno riconoscimento degli studi e senza necessità di integrazioni. La collaborazione tra i due Istituti renderà, altresì, possibile uno scambio di docenti per moduli, per interi corsi o per il dottorato, previo accordo tra i presidi". "Nella veste di presidente della Conferenza Episcopale del Triveneto e di gran cancelliere della Facoltà Teologica del Triveneto e della Facoltà di Diritto Canonico San Pio X", ha detto poi mons. Moraglia, "desidero ringraziare i vescovi della regione ecclesiastica del Triveneto per la pronta disponibilità mostrata a sostegno dell’attività accademica della Facoltà San Pio X. Un particolare e sentito ringraziamento va al cardinale Segretario di Stato che, col suo consiglio, ha accompagnato questo delicato passaggio della vita accademica della Facoltà San Pio X e della regione ecclesiastica del Triveneto".

Al via i lavori della nuova cabinovia di Falcade

La cabinovia di Falcade diventa realtà. Il cantiere è già operativo e per l’avvio della prossima stagione invernale 2015/2016 entrerà in funzione un nuovo impianto di risalita al posto della seggiovia quadriposto Falcade–Le Buse. Sarà una moderna e comoda cabinovia a 8 posti con portata oraria di 2400 persone all’ora che collegherà le località di Molino (1199 metri) e Le Buse (1884 metri) per un dislivello di 685 metri e una lunghezza complessiva di 1890 metri. Una vera e propria rivoluzione per la ski area San Pellegrino, ma soprattutto per gli sciatori e le famiglie con bambini che potranno salire in quota al riparo da vento e freddo. Ogni cabina sarà dotata di copertura wi–fi gratuita e consentirà di ammirare un magnifico panorama a 360 gradi sulle vette dolomitiche di Focobon e Mulaz (gruppo delle Pale di San Martino), Civetta, Pelmo, Cime d’Auta e Marmolada. Inoltre, come da progetto, l’impianto verrà predisposto per il funzionamento in notturna. Mentre a Falcade procedono i lavori di costruzione, per tutta l’estate la nuova cabinovia sarà protagonista di un road tour promozionale che toccherà tutta Italia. "La prima uscita ufficiale al Festival internazionale di cinema per ragazzi di Vittorio Veneto è stata un grande successo", sottolinea Renzo Minella, responsabile marketing della ski area San Pellegrino. "Le persone non sono abituate a vedere una cabina di una stazione sciistica in un contesto diverso come può essere una piazza di paese o un evento e questo crea curiosità e simpatia. Il tour di promozione che abbiamo iniziato a Vittorio Veneto si basa proprio sull’idea di raccontare la nostra ski area in modo originale dando particolare visibilità alla nuova cabinovia di Falcade. Fino al 3 maggio faremo tappa alla Festa dell’asparago di Mesola, in provincia di Ferrara".

Callegari presidente dell’Associazione Carabinieri di Feltre

Il 28 marzo, al termine dell’Assemblea ordinaria, il maresciallo maggiore Annibale Criveller, presidente della Sezione di Feltre dell’Associazione nazionale Carabinieri da ben 23 anni, dopo aver espresso un particolare ringraziamento a tutti i soci e a tutte le benemerite, per il loro instancabile apporto nelle varie attività istituzionali, non ultima la mostra storica dell’Arma in occasione del bicentenario di fondazione della stessa, ha formalizzato le proprie dimissioni dall’incarico per motivi personali, conservando l’incarico di consigliere sezionale (nella stessa occasione da ricordare anche il commosso pensiero rivolto ai carabinieri in servizio deceduti nell’adempimento del proprio dovere e a tutti i soci defunti). Dopo tre giorni, il 31 marzo, il Consiglio di Sezione ha eletto alla carica di presidente il brigadiere Paolo Callegari e vicepresidente il carabiniere ausiliare Livio Brandalise.

Giornata dedicata alla cultura e all’arte contemporanea

Sabato 2 maggio "Dolomiti Contemporanee" organizza una giornata dedicata alla cultura e all’arte contemporanea. Dalle ore 14 alle 18, presso il "Nuovo Spazio" di Casso, si svolgerà un talk aperto al pubblico, dal titolo "Vajont 2015: il territorio, la storia, il valore dei progetti culturali. Pratiche d’interazione, metodologie d’indagine, processi e prospettive". Il talk è diviso in due sessioni: nella prima, verrà presentato il Concorso artistico internazionale "Two calls for Vajont", lanciato da Dolomiti Contemporanee a giugno 2014, e realizzato in collaborazione con Enel e patrocinato da numerose Istituzioni, amministrazioni pubbliche ed enti (Ministero dell’Ambiente, Fondazione Dolomiti Unesco, Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, Province di Pordenone e Belluno, Fondazione Vajont, Comuni di Erto e Casso, Claut ,Cimolais, Vajont, Longarone, Belluno, Consorzio Bim Piave, Ordine nazionale architetti), nonché da alcuni partner culturali rilevanti (Mart Rovereto, Fondazione Merz Torino, CCC Strozzina Firenze, Institut Français, Pianoproject, Fondazione Bevilacqua La Masa). Interverranno alcuni dei membri della giuria del Concorso e alcuni degli artisti che vi hanno partecipato, i quali presenteranno brevemente il proprio progetto. Ricordiamo che il talk si svolge a due soli giorni dalla conclusione della prima fase di Twocalls (30 aprile), e che la determinazione dei vincitori avverrà entro la fine dello stesso mese di maggio. Nell’occasione, verrà presentata presso lo Spazio espositivo di Casso una selezione dei progetti finalisti, che rimarrà visibile al pubblico nei fine settimana (sabato e domenica) del 2/3, 9/10, 16/17 maggio, con orari 10–12.30 e 14.30–19. Nella seconda sessione del convegno–dibattito, saranno presentati alcuni progetti che, negli anni recenti, hanno interessato l’area del Vajont e il rapporto del suo paesaggio con la sua storia, indagandone gli aspetti culturali, sociali ed antropologici, paesaggistici ed estetici, nel tentativo di formulare nuovi modelli, non solo analitici, ma partecipati. Interverranno nella discussione anche i rappresentanti di alcuni enti che operano alla valorizzazione della risorsa–territorio. Farà seguito al talk la presentazione dei lavori degli artisti Marta Allegri e Stefano Moras, realizzati nell’abitato di Casso. Presente in mostra anche la documentazione di "Let’s make like a tree", opera relazionale di Elisa Bertaglia. Dalle ore 18 alle 3 del giorno successivo Stefano Moras sarà impegnato nella performance "Ritorno (senza soluzione di continuità)".

Il meteo

Dopo l’arrivo di una piccola dorsale, con ingresso di aria più secca, una nuova saccatura atlantica si sta avvicinando all’arco alpino, dando luogo a una fase di maltempo, più significativo fra il pomeriggio di domenica e lunedì. Per quanto riguarda la giornata odierna, il Centro valanghe di Arabba prevede cielo in prevalenza nuvoloso, per lunghi tratti coperto, per presenza di nubi basse estese, specie sulle Prealpi, mentre sulle Dolomiti qualche schiarita potrebbe farsi strada. Da metà giornata ulteriore intensificazione della nuvolosità, con possibilità di precipitazioni a partire dai settori prealpini. Limite della neve sui 2100/2400 metri. Temperature: senza grosse variazioni, salvo lieve aumento delle minime a fondovalle. Venti: nelle valli deboli, variabili; in quota deboli/moderati da Ovest Sud–Ovest, in intensificazione alla sera. Per i prossimi giorni le previsioni parlano di possibile tempo instabile/perturbato con cielo anche molto nuvoloso o coperto e precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio, più intense sui settori prealpini. Limite della neve sui 2000/2300 metri, in possibile calo sui 1700/2000 metri. Temperature in generale diminuzione. Tutto ciò fino a martedì 28 quando è prevista una tendenza a graduale e parziale miglioramento in giornata, con nubi alternate a schiarite. Limite della neve sui 1500/1800 metri.

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