Il quartiere Castello ha vinto il Palio di Feltre 2015. Decisiva la corsa dei cavalli che gli ha permesso di scavalcare il quartiere Duomo che era in testa alla classifica dopo le prime tre combattute competizioni. Una vittoria conseguita proprio sul filo di lana, che ha lasciato l’amaro in bacca ai contradaioli della stella d’oro. Non a caso prima del verdetto finale la giuria ha dovuto esaminare un ricorso su irregolarità che avrebbero compromesso l’esito della gara conclusiva. Ricorso respinto dopo più di mezz’ora di consultazione, cui ha fatto seguito l’esplosione di gioia del quartiere Castello che si è così aggiudicato il 12° drappo in 37 edizioni del Palio. Per un anno il vessillo del Leone d’oro sventolerà sul pennone di Piazza Maggiore, un onore ambito da tutti e quattro i quartieri.
Le gare hanno riservato non poche emozioni perché nessun quartiere partiva con la certezza della vittoria finale. Per qualcuno favorito sembrava essere il Duomo, se non altro perché reduce da due vittorie consecutive nelle due ultime edizioni del Palio. Impressione che ha trovato una qualche conferma al termine delle gare del tiro con l’arco e della staffetta svoltesi sabato 1 agosto in Piazza Maggiore sotto una pioggia che non ha concesso tregua.
La prima si è protratta a lungo e sono stati necessari due spareggi fra Duomo e Castello per decidere a chi attribuire la prima vittoria. Alla fine a spuntarla è stato il Castello che si è aggiudicato 9 punti, seguito dal Duomo con 6. Al terzo posto Portoria (5 punti) e al quarto Santo Stefano (4 punti).
Più movimentata e coinvolgente la staffetta 4x950 in discesa lungo via Paradiso e in salita lungo via Mezzaterra. A tagliare per primo il traguardo era Portoria, seguito da Duomo, Castello e Santo Stefano. Ma di breve durata è stato l’entusiasmo degli atleti dell’aquila bicipite perché a seguito di un ricorso del Duomo, la giuria decretava di retrocedere al secondo posto Portoria. Questi i punteggi nella staffetta: al Duomo punti 9, a Portoria 6, al Castello 5 e a Santo Stefano 4.
Questa la classifica provvisoria al termine delle prime due gare: Duomo 15, Castello 14, Portoria 11 e Santo Stefano 8. Distaccati non abissali fra i quartieri che si sono affidati alle due ultime gare per conseguire la vittoria.
A Prà del Moro, di fronte ad un pubblico numeroso, complice il tempo finalmente clemente, Santo Stefano ha vinto il tiro alla fune dopo un duro confronto con gli atleti del Duomo, che si sono classificati al secondo posto. Terzo posto al Castello e ultimo a Portoria che non ha voluto partecipare alla competizione in segno di protesta per il verdetto della giuria sulla staffetta, ritenuto ingiusto. Un atteggiamento comprensibile per chi indossa i colori del quartiere, un po’ meno per chi, con spirito più distaccato, ha seguito da spettatore lo svolgimento delle competizioni (e poi è tutt’altro che sportivo mettere in discussione l’imparzialità della giuria).
Al termine della terza gara il Duomo era primo in classifica con 21 punti, seguito dal Castello con 19, Santo Stefano con 17 e Portoria con 15.
Emozionante come sempre la corsa dei cavalli che, grazie all’abilità del mossiere Gennaro Milone, ormai di casa a Feltre, si è svolta senza intoppi e senza i consueti ritardi. Netta è parsa la vittoria del Castello che, in base al piazzamento dei suoi due fantini, si è aggiudicato 19 punti; 13 punti sono andati al Duomo, 9 a Portoria e 8 a Santo Stefano.
Dopo il ricorso respinto, il capitano del Palio ha letto la classifica finale: al primo posto il Castello con 38 punti, al secondo il Duomo con 34, al terzo Santo Stefano con 25, al quarto posto Portoria con 23.
Che il Leone d’oro fosse in agguato, aggressivo e famelico dopo due anni di digiuno, l’aveva detto pubblicamente il suo presidente Marco Gazzi, forse per intimorire un po’ gli avversari. Resta il fatto che la sua sete di vittoria ha trovato soddisfazione e ora il suo quartiere può far sfoggio di un drappo prestigioso qual è quello dell’artista friulano Giorgio Celiberti.
Gabriele Turrin