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Venerdì 23 ottobre 2015

Longarone, Arredamont è anche un libro

Arredamont, il salone dell’abitare e dell’arredare in montagna, si apre sabato 31 ottobre nel Quartiere Fiere a Longarone per concludersi domenica 8 novembre. Un’esposizione a tutto tondo di arredamento, complementi, tessuti, oggettistica: cose tipiche degli ambienti delle aree alpine. E non solo per case di abitazione, ma anche per alberghi e ristoranti. Arredamont quest’anno propone per i suoi visitatori importanti momenti di informazione e formazione, come la presentazione in anteprima del libro «Case di Montagna – Arredamento e Interior Design», un’iniziativa di Longarone Fiere e curato dalla digital company Wolters Kluwer, con il quale si vuole creare l’opportunità di estendere la conoscenza dei più rappresentativi esponenti di questa categoria presenti in fiera. Per la formazione professionale, si terranno vari convegni rivolti a professionisti tecnici (architetti, ingegneri, geometri, periti), ad artigiani e imprese locali o di più ampio respiro, dall’interior design e la progettazione sostenibile alla costruzione in alta quota, dalla progettazione integrata al legno e alle tradizioni a esso legate. Ancora presente il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi con l’esposizione della mostra «Behind Food Sustainability – Oltre la Sostenibilità Alimentare», già presente a Expo Milano 2015, che verrà inaugurata al termine del convegno «La Rete Unesco fra diversità biologica e culturale». E infine la novità dello spazio–laboratorio Dolomiti Handmade che sarà attivo durante tutte le giornate della fiera. «Il nostro pubblico privilegiato», afferma lo staff di Longarone Fiere, «rimane quello che con i materiali naturali per l’arredo delle case di montagna trova il suo feeling più profondo, grazie alla presenza dei nostri espositori e alla loro passione per la lavorazione del legno e della pietra. Con le mani, ma anche e soprattutto con la mente e il cuore. . . ». «Un’esposizione ben articolata», afferma il presidente di Longarone Fiere, Giorgio Balzan, «che accresce di anno in anno, sempre più specializzandosi nell’arredamento delle case di montagna, ma anche qualificandosi nella formazione grazie a importanti sinergie; un investimento, per un futuro in cui Arredamont si veda confermata quale punto di riferimento del settore».

Il formaggio Piave dop a Expo Milano 2015

Si sta per concludere l’esperienza dell’Esposizione Universale Expo Milano 2015 «Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita» per il Consorzio Di Tutela Del Formaggio Dop presso il padiglione Cibusèitalia, dedicato alla divulgazione e valorizzazione dei prodotti Dop e Igp dell’immagine dell’industria alimentare italiana e dei suoi grandi marchi. Il formaggio Piave ha partecipato, insieme a moltissimi altre Dop e ai grandi marchi italiani, a fornire un’ottima panoramica sul mondo del Made in Italy del settore agroalimentare. Per il Piave Dop è stata un’esperienza positiva, che ha permesso al pubblico di tutto il mondo di poter conoscere e apprezzare uno dei prodotti agroalimentari più importanti del territorio Bellunese. Il Consorzio di Tutela Del Formaggio Piave Dop è stato presente nel padiglione Cibusèitalia per tutta la durata di Expo Milano 2015. Durante questi sei mesi, sono stati proiettati dei filmati che spiegavano brevemente le tecniche di lavorazione dei formaggi, ma illustravano anche il territorio bellunese. Vi erano inoltre presenti delle immagini con relative didascalie, per informare i visitatori sul prodotto Piave. Non sono mancati ovviamente gli assaggi, presso lo stand esterno al padiglione, del nostro prodotto nelle sue varie stagionature. Il formaggio Piave è risultato essere molto apprezzato dai turisti enogastronomici: a rotazione, infatti, ogni consorzio di tutela Dop, ha avuto la possibilità di poter far assaggiare i propri prodotti. Sono stati inoltre distribuiti molti volantini e ricettari informativi. Questa esperienza ha permesso al Consorzio di far conoscere ulteriormente non solo a livello nazionale, bensì anche a livello internazionale, non solamente il suo marchio, ma anche il territorio in cui esso nasce, ossia la provincia di Belluno.

Turismo, gli impiantisti: adeguare subito le normative

«È fondamentale che il governo approvi il decreto attuativo alla legge «Sblocca Italia» del 2014 per il superamento della normativa sulla vita tecnica degli impianti di risalita, o quantomeno una nuova proroga, prima dell’ormai imminente avvio della stagione invernale, onde evitare pesanti ricadute negative sul nostro settore e di conseguenza sull’intero sistema turistico della montagna italiana. Nelle ultime settimane c’è stata un’incoraggiante attenzione, da parte del Ministero alle Infrastrutture e ai Trasporti, verso questo tema. Speriamo che ciò si traduca presto in una soluzione definitiva a un problema che si trascina da anni». È quanto afferma Valeria Ghezzi, presidente nazionale di Anef, l’associazione che riunisce gli imprenditori funiviari riconosciuta e aderente a Confindustria, a seguito della riunione della commissione tecnica di garanzia, istituita a supporto della struttura ministeriale per valutare le normative in materia e composta da esperti del settore funiviario. «Rispetto al recente passato – aggiunge Valeria Ghezzi – abbiamo notato un positivo cambio di passo, che speriamo porti alla rapida adozione di provvedimenti utili a risolvere le problematiche che affliggono gli operatori. A iniziare, ovviamente, dalla così detta vita tecnica degli impianti di risalita: in base alla legge vigente, infatti, seggiovie, funivie, sciovie e skilift dovrebbero essere smembrati e sostituiti da nuovi impianti, dopo quarant’anni. Una norma, questa, resa obsoleta dai progressi tecnici soprattutto in materia di sicurezza e già superata nel resto d’Europa e anche in Alto Adige. Si tratta, quindi, anche di garantire a tutte le società le stesse condizioni, evitando distorsioni alla libera concorrenza». «In questi ultimi anni – ricorda Valeria Ghezzi – è stato solo grazie al sistema delle proroghe che alcune delle strutture a fune hanno potuto continuare a rimanere in servizio. L’approvazione del decreto attuativo metterebbe fine a questa situazione di incertezza e rappresenterebbe una boccata d’ossigeno per le stazioni sciistiche che, in questo modo, non si troveranno a dover far fronte a costi di gestione elevati per la sostituzione degli impianti in scadenza». «Voglio anche ricordare – conclude il presidente nazionale di Anef – che il nostro comparto è essenziale allo sviluppo turistico della montagna. Stando alle statistiche europee, infatti, ogni euro di fatturato delle nostre società ne genera da cinque a sette nell’indotto (alberghi, ristoranti, scuole di sci, negozi), con effetti analoghi anche sull’occupazione: per ogni addetto degli impianti ve ne sono cinque nella filiera».

Sabato 24 ottobre all’Informagiovani di Belluno il G Day

Sono iniziati i G Day, Garanzia Giovani Day con l’intento di aiutare giovani disoccupati e che non studiano a trovare lavoro. Sabato 24 ottobre dalle 10 in poi lo staff Garanzia Giovani e Centro Consorzi sarà presente presso gli uffici dell’ Informagiovani Belluno in Piazza Duomo. Lo Staff informerà i ragazzi presenti di tutte le opportunità di lavoro, stage e formazione in Provincia di Belluno già attive. «Se cerchi lavoro, non rimanere a casa ma attivati! Ti aspettiamo», è l’invito dello staff di G Day. L’evento è dedicato ai giovani iscritti a Garanzia Giovani e promosso in collaborazione con il Comune di Belluno. Lo staff Garanzia Giovani e Centro Consorzi presente al G DAY informerà i giovani dai 15 ai 29 anni di tutte le occasioni di lavoro/stage e formazione in Provincia di Belluno oltre che a tutti i contributi che la Regione Veneto mette a disposizione in caso di ragazzi che decidono di lavorare all’estero.

Confcommercio, il presidente Paolo Doglioni incontra gli operatori agordini

lunedì 26 ottobre alle 20.30, nella sala della Biblioteca di Agordo, il presidente provinciale di Confcommercio Belluno Paolo Doglioni incontrerà gli operatori turistici e commerciali dell’Agordino; un incontro pubblico aperto a soci e non soci per un’analisi del contesto economico della vallata e delle prospettive future alle quali, anche attraverso l’importante ruolo dell’associazionismo, gli operatori si devono approcciare necessariamente in modo sempre più sinergico e compatto. «Solo attraverso strategie comuni, azioni e programmazione condivise – afferma il presidente Doglioni – il territorio e le sue risorse, quanto ci resta quindi di non delocalizzabile e imitabile su cui credere e investire, potrà rappresentare ancora il fulcro sul quale basare il nostro futuro economico. In tal senso il concetto che l’unione fa la forza non è di sicuro una banalità. L’incontro da noi promosso per lunedì 26 ottobre vuole essere quindi un momento di confronto e stimolo reciproco sulle tematiche che ci interessano e sull’impegno profuso da Confcommercio Belluno in tutta la provincia. L’associazione deve essere percepita maggiormente come uno strumento degli associati e delle imprese; un contenitore di idee e proposte». L’incontro del 26 ottobre, oltre a rappresentare un momento di confronto su tematiche di carattere associativo, nella sua seconda parte verterà anche sull’approfondimento delle novità in materia di credito per le imprese con particolare attenzione alle proposte in atto in vista della stagione turistica invernale; a presentare le novità e opportunità di accesso al credito sarà Fidimpresa & Turimo Veneto di Confcommercio. «Un appuntamento quindi, quello del 26 ottobre – conclude Doglioni – da non perdere per molteplici aspetti; ci attendiamo una presenza massiccia di operatori economici del commercio, del turismo e dei servizi così da poter sviluppare e approfondire al meglio quanto in programma». Hanno assicurato la loro presenza anche il sindaco di Agordo Sisto Da Roit e il presidente dell’Unione Montana Agordina Fabio Luchetta.

A «Chies e le sue montagne» un fine settimana sui territori alti

Sarà un fine settimana ad alta intensità quello proposto, da venerdì 23 a domenica 25 ottobre da «Chies e le sue montagne», la rassegna itinerante dedicata al «mondo verticale e ai suoi cavalieri» che si propone di valorizzare il territorio dell’Alpago e, contemporaneamente, far conoscere storie e personaggi dei territori montani. La serata di oggi, venerdì 23, vedrà lo svolgersi, con inizio alle 20.30, di una rappresentazione teatrale della compagnia Se Queris tra i ruderi dell’antica chiesetta di San Danel. Per chi vorrà assistervi, l’appuntamento è fissato per le 20 al ponte Maina, sopra Borsoi: da qui, infatti, partirà un piccolo corteo, accompagnato della musica dei pifferai, che percorrerà la strada detta «del Carneval», per arrivare appunto alla località di San Danel. «Era, questo, un paese di probabile epoca longobarda», spiega il sindaco di Chies, Gianluca Dal Borgo. «Qui, nel 1930, durante i lavori di scavo vicino ai ruderi della chiesetta, furono ritrovati ventuno scheletri, sepolti a triangolo e a coppie. Purtroppo sono andati perduti. Non è andato invece perduto l’altare di pietra con la croce celtica scolpita che, negli anni Settanta, dai ruderi di San Danel è stato trasportato nella chiesetta dei paesini vicini, quelli di Palughetto – Carpineto». Proprio nell’edificio sacro di Palughetto – Carpineto, alle 22 ci sarà un concerto a cura del duo Andrea Da Cortà – Sandro Del Duca. Un momento di approfondimento sul vivere in montagna è quello previsto per sabato 24 alla sala polifunzionale di Lamosano: alle 17 si svolgerà infatti l’incontro «È bene mantenere un presidio dei territori alti per non desertificare totalmente i paesi di montagna». Interverranno il sindaco di Seren del Grappa, Dario Scopel, e la presidente dei piccoli comuni italiani Franca Biglio. Domenica 25, nella chiesa di Garna (comune di Pieve d’Alpago), al termine della Santa Messa delle ore 11 ci sarà la consegna alla comunità della pala dell’altar maggiore (secolo XVIII, Madonna con Bambino, tra sant’Antonio Abate e vescovo), restauro a cura della fondazione Silla Ghedina. Il programma dettagliato sulla rassegna, che andrà avanti fino al 31 ottobre, è consultabile sul sito www.2ruotealpago.it.

Incontri nel 70° della liberazione dal nazifascismo

L’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Belluno, l’Amministrazione comunale di Ponte nelle Alpi e la Biblioteca Civica, propongono un ciclo di incontri in occasione del 70° della liberazione dal nazifascismo. Gli incontri, differiti nel tempo e a scadenza mensile, vertono sul tema della storia e della memoria salvata e si propongono non meri intenti celebrativi, piuttosto offrire occasioni di conoscenza e di approfondimento, di ricerca e di riflessione. Il primo incontro, oggi venerdì 23 ottobre, sarà incentrato sulla proiezione di tre documentari neorealisti del vittoriese Giuseppe Taffarel (1922–2012); membro della Resistenza durante la seconda guerra mondiale, poi regista, attore e sceneggiatore, la sua figura e la sua opera sarà presentata dal professor Mirco Melanco docente di cinema, televisione, fotografia e produzioni multimediali all’Università di Padova, dove insegna Cinematografia documentaria e Storia e teoria della sceneggiatura. Taffarel riservò una particolare attenzione, nella sua produzione documentaristica, al tema della guerra, ma anche alla vita quotidiana, alle tradizioni popolari, e alle problematiche sociali. È del 1963 Fazzoletti di terra sulla vita di una anziana coppia di montanari che cerca di strappare piccole porzioni di terra da coltivare a tabacco nel terreno roccioso che sovrasta la Valle del Brenta in comune di Valstagna. Sono invece del 1972 il documentario Il bosco delle castagne che narra l’impiccagione, per rappresaglia, da parte dei nazifascisti di 10 partigiani portati fuori dalle carceri di Belluno, e il documentario via Crucis, in cui Taffarel approfondisce il tema della silicosi che colpiva centinaia di emigranti bellunesi nelle miniere dell’Europa settentrionale. Nel secondo incontro venerdì 20 novembre sarà presentato il libro Fame, speranza, paura. La Todt nel Longaronese e dintorni (1943/1945) di Ferruccio Vendramini e di Elvio Bez. Il volume affronta il tema del lavoro che nella provincia di Belluno, occupata dai tedeschi, dovette essere prestato per l’organizzazione Todt, nel Longaronese in particolare. Attraverso documenti e testimonianze orali, vengono ricostruite le vicende di tanti lavoratori impegnati, durante la seconda guerra mondiale, nella realizzazione di linee di difesa militare il cui scopo sarebbe stato di proteggere dall’avanzata degli Alleati le regioni del nord Italia. È una storia poco conosciuta del periodo 1943–45 che va accostata alla storia della Resistenza nel Veneto. Vendramini è autore di numerosi saggi di storia locale, in particolare del XX secolo. Direttore per vent’anni dell’Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell’Età Contemporanea, ne ha fondato la rivista «Protagonisti». Elvio Bez, appassionato di storia locale, è conoscitore dei luoghi che portano le tracce di quelle linee di difesa militare e ha contribuito con la raccolta delle testimonianze orali, con la storia del padre attraverso il suo ricco epistolario e mettendo a disposizione fotografie dei manufatti. In prossimità del Giorno della memoria,29 gennaio 2016, l’incontro avrà come argomento il costruendo Dizionario biografico della deportazione bellunese nei lager tedeschi durante il secondo conflitto mondiale. Il relatore professor Enrico Bacchetti, direttore dell’Isbrec, presenterà gli esiti del progetto di ricerca iniziato nel 2012 con un’attenzione particolare alle storie dei deportati pontalpini. L’ultimo incontro, in calendario venerdì 26 febbraio 2016, Nicla, Letizia, Alia, Burraschina. Storie di famiglia e di fiducia sarà condotto dalla professor Paola Salomon, attuale presidente del’Isbrec, che presenterà alcuni profili di partigiane bellunesi offrendo come chiave di lettura il tema della «fiducia» e della «famiglia». Anche in questo caso sarà presentata la storia di una staffetta pontalpina «Nicla». Tutti gli incontri si terranno nella sala T. Merlin della Biblioteca Civica di Ponte nelle Alpi alle 20.30.

Il Meteo

Il Centro valanghe di Arabba prevede per oggi, venerdì 23 ottobre, tempo ben soleggiato con cielo generalmente sereno per tutta la giornata, aria tersa e ottima visibilità in montagna; solo nella notte e al primo mattino potranno transitare sottili velature. Non esclusa la presenza di foschie o nebbie durante le ore più fredde nelle valli prealpine, specie nel catino bellunese. Precipitazioni assenti. Temperature in aumento, specie in quota, con marcata inversione termica mattutina, anche persistente nelle valli in ombra. Venti nelle valli deboli di direzione variabile con residui rinforzi di Föhn sulle Dolomiti; in quota in attenuazione da moderati/tesi a deboli e in rotazione da Nord in giornata a Sud–Ovest in tarda serata. Domani, sabato 24 ottobre, tempo ancora nel complesso ben soleggiato, ma con transito di velature dalle centrali, che limiteranno solo parzialmente il soleggiamento. Persisterà il rischio, seppure piuttosto basso, di qualche foschia o banco di nebbia mattutino nelle valli, specie nel catino bellunese. Clima molto mite in quota e di giorno nelle valli assollate, con inversione termica mattutina. Precipitazioni assenti. Temperature minime stazionarie nelle valli, in aumento in quota; massime in ulteriore aumento. Venti nelle valli deboli di direzione variabile; in quota perlopiù deboli sud–occidentali. Domenica 25 ottobre tempo solo in parte soleggiato, con estesa ma sottile copertura per nubi alte e qualche annuvolamento irregolare in giornata, in attenuazione dal pomeriggio/sera. Temperature diurne in lieve calo.

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