«All’attuazione della presente legge si provvede... senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio della Regione». È la norma di neutralità finanziaria del disegno di legge della Giunta regionale sulla specificità della Provincia di Belluno. Ne è logica conseguenza il fatto che alla specificità bellunese non vengano destinati nuovi fondi, ma ci si limiti a "liberare" la gestione di risorse già presenti, cioè i 16 milioni che derivano dal demanio idrico e che per ora sono vincolati per il 70% a interventi di difesa del suolo. Per quanto riguarda il trasferimento di nuove funzioni alla Provincia il disegno di legge prevede la possibilità di ottenere le risorse da una compartecipazione al bollo auto, ma dalle parole dell’assessore Bottacin che l’ha presentato prima ai sindaci e poi alla stampa si è colta la difficoltà a procedere in questo senso. Lo stesso Bottacin ha invece invitato i sindaci a fare fronte comune per battere cassa a Roma che continua a togliere soldi agli enti locali. Una richiesta condivisibile, ma che non esenta Venezia dal fare la sua parte.