Più attenzione alla tutela dell’ambiente e alle caratteristiche del territorio, maggiore considerazione del ruolo degli enti locali nel processo decisionale, valutazione complessiva (e per questo più equilibrata) delle caratteristiche dei vari impianti. Queste, in estrema sintesi, le novità introdotte dalla Regione Veneto per quanto riguarda le procedure per il rilascio di concessioni di derivazione d’acqua pubblica a uso idroelettrico, quelle che in numero elevato vengono richieste per costruire le centraline. Le nuove regole, che si applicheranno anche alle domande di concessione già presentate (eccetto che per quella parte di procedimento che è stata già completata) sono state spiegate a Belluno dall’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin che ha fatto presente che Venezia sta cercando di fare quello che può muovendosi all’interno di una normativa europea e statale che incentiva fortemente la produzione di energia idroelettrica.
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