Elisa De Berti lancia l’appello attraverso L’Amico del Popolo: «Sediamoci attorno a un tavolo, guardiamoci negli occhi, con Provincia di Belluno e con Roger De Menech».
Nell’intervista (a pagina 4) l’assessore regionale ai trasporti lamenta uno scollamento tra le istituzioni, ma conferma che da parte della Regione c’è la piena volontà di elettrificare le linee ferroviarie bellunesi, se si decide «tutti» in questo senso. Il traguardo dei Mondiali di Cortina del 2021 apre le prospettive e rimescola le carte, l’elettrificazione che fino all’autunno sembrava cosa impossibile ormai si impone come obiettivo fattibile e prioritario.
L’elettrificazione, però, rappresenterebbe un cambio di rotta rispetto alle intese sottoscritte da Venezia con Trenitalia e implicherebbe una revisione delle strategie stabilite solo poche settimane fa. Si può ancora fare, sottolinea De Berti, però è necessario che i vari attori (Governo, Regione e Provincia) mettano nero su bianco questa volontà e prendano un impegno formale entro le prossime settimane.
Perché? Perché l’assessore De Berti ha urgente bisogno di sapere se è necessario comperare 8 nuovi treni diesel, come già pattuito con Trenitalia, o se è meglio acquistare treni elettrici. Ma se poi l’elettrificazione non si fa «combiniamo un macello».
«So che c’è in ballo la questione dell’acquisto dei nuovi treni», replica Roger De Menech interpellato dal nostro giornale. «Mi posso assumere da subito l’impegno per convocare al più presto un tavolo di coordinamento che metta insieme la Regione, il Governo e la Provincia di Belluno. Ma devono esserci anche i tecnici, cioè Rfi, Trenitalia, Anas».
Per De Berti le scelte sulla ferrovia devono andare di pari passo con quelle relative alle strade. Se il treno sarà potenziato con l’elettrificazione allora sarà meglio investire per migliorare le strade dove il treno non c’è, come sulla direttrice Calalzo–Cortina, perché il trasporto su gomma coordinato con il treno «deve essere ineccepibile».
L’assessore vuole mettere Cortina nell’orario di Trenitalia, un solo biglietto. A Calalzo il cambio treno–bus dovrà risultare come un normale cambio treno.