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Giovedì 11 febbraio 2016

Bottacin, per Belluno i problemi stanno a Roma

Nella riunione con i sindaci bellunesi tenutasi martedì, l’assessore regionale alla specificità Gianpaolo Bottacin ha ribadito con chiarezza dove si annida, secondo lui, il problema della Provincia di Belluno: «Legittime le aspettative dei sindaci e soprattutto del territorio, ma bisogna dire la verità e partendo dai numeri questa risulta inequivocabile ed è da ricercare nella mancanza dei trasferimenti statali». La situazione evidenzia come negli ultimi anni lo Stato abbia azzerato i fondi destinati alla Provincia, passando da 24 milioni di trasferimenti a zero. «La Regione li ha invece incrementati», spiega Bottacin, «portandoli da 14 a 39 milioni, di fatto quasi triplicando il suo apporto nei confronti di Palazzo Piloni. I numeri dicono quindi con chiarezza che la causa delle difficoltà finanziarie della Provincia sono dovute esclusivamente all’azzeramento delle risorse che fino a qualche anno fa trasferiva il governo». «Io sono al fianco della Provincia», conclude l’assessore, «ma pensare che la Regione intervenga ancora per risolvere i problemi creati dal governo è inimmaginabile. Anzi, la cosa grida vendetta se guardiamo a quanto già danno i bellunesi a Roma, visto che il residuo fiscale, ovvero la differenza fra quanto incassa lo Stato e quanto restituisce al territorio, è pari a quasi un miliardo di euro».

De Menech e Piccoli sul cambio del vescovo

«Nel giorno in cui la diocesi di Belluno–Feltre cambia guida, desidero esprimere un ringraziamento pubblico al vescovo uscente», scrive in una nota il deputato bellunese Roger De Menech. «Monsignor Giuseppe Andrich si è distinto per i tratti di grande umanità, per l’attenzione alle famiglie e ai più deboli in un decennio attraversato da una gravissima crisi economica che ha lasciato segni profondi anche nel nostro territorio. Con monsignor Andrich, la diocesi di Belluno–Feltre è stata sempre accanto alle persone più bisognose ma ha contribuito ad arricchire il dibattito sul futuro della nostra provincia portando all’attenzione del pubblico le voci, i problemi e i punti di vista delle fasce più deboli della popolazione. Desidero fare i migliori auguri di buon lavoro al nuovo vescovo, monsignor Renato Marangoni», conclude De Menech, «a cui va il non facile compito di amministrare un territorio articolato, complesso, in cui si intersecano culture ed esigenze differenti. Ma sono certo che i Bellunesi, apparentemente duri di primo acchito, sapranno accogliere la loro nuova guida spirituale, svelando la generosità, la serietà e la laboriosità delle genti di montagna». Anche il senatore Giovanni Piccoli ha diffuso un comunicato. «Buon lavoro a monsignor Renato Marangoni: arriva in un territorio che ha bisogno di fiducia e coraggio per rimanere ancorato ai suoi valori e per affrontare le sfide del futuro con nuovo spirito. Viviamo un momento delicato: questo territorio in particolare sta attraversando una delicata fase istituzionale e fatica a trovare una solida rappresentanza. Penso che ciascuno, nei propri ambiti, debba fare la propria parte e ridare dignità a questa nostra montagna e ai suoi valori più autentici: solidarietà, integrità e rispetto. In tutto questo, la figura di un vescovo ha un ruolo fondamentale non solo per i credenti. A monsignor Andrich», conclude Piccoli, «va il mio sentito grazie per il lavoro portato avanti in questi anni con grande umanità, umiltà e discrezione. Sono certo che rimarrà un padre nobile da ascoltare nella sua saggezza».

Usati per la prima volta al Santa Maria del Prato gli SpyGlass

È stato utilizzato presso la Gastroenterologia dell’Ospedale di Feltre per la prima volta nel Veneto il nuovo sistema di visualizzazione SpyGlass per la diagnosi e il trattamento delle malattie pancreatico–biliari. La visualizzazione diretta dei dotti biliari tramite la colangioscopia eseguita in corso di un esame endoscopico rappresenta lo strumento più valido per la diagnosi di anomalie biliari, il trattamento dei calcoli difficili e il precoce riconoscimento delle neoplasie. La differenziazione tra patologie maligne e benigne, in questo distratto anatomico difficilmente accessibile, è resa ancor piu problematica in quanto fondata su reperti quasi sempre indiretti (metodiche radiologiche). Recentemente questi limiti sono stati superati grazie all’introduzione di questo strumento monouso che permette di portare l’occhio dell’operatore all’interno dei dotti biliari il cui diametro è inferiore ai 10 mm. «Siamo molto soddisfatti e orgogliosi di avere adottato per primi nel Veneto questo nuovo sistema di visualizzazione» – ha affermato il dottor Michele De Boni, Direttore del Dipartimento di Chirurgia Oncologica Gastrointestinale a valenza Regionale – «La tecnologia, molto innovativa e sofisticata, permette agli endoscopisti esperti nelle colangio–pancreatografie endoscopiche retrògrade (Ercp) di effettuare queste indagini. Una possibilità straordinaria che aumenterà notevolmente la nostra capacità di diagnosticare e trattare le malattie pancreatico–biliari, riducendo in maniera significativa il numero di esami ai quali il paziente deve sottoporsi con comprensibili disagi per ottenere una diagnosi certa. Questo è il caso di un sempre maggior numero di pazienti che afferiscono al nostro Centro a valenza Regionale con patologie pancreatico biliari complesse. Durante lo scorso anno abbiamo affrontato questa problematica in oltre una ventina di pazienti. Grazie a questa possibilità diagnostica sono sicuro che a fronte di costi sicuramente importanti potremo offrire cure più precoci ai pazienti affetti da queste patologie nel minor tempo possibile secondo la filosofia che da tempo il nostro Ospedale si fa promotore e che è stata premiata dalla Fondazione Cariverona, quella cioè del «one day care».

Ancora in cerca di Giovanni Lavina

A seguito dell’incontro di ieri mattina in Prefettura legato alla scomparsa di Giovanni Lavina, cui hanno preso parte Soccorso alpino, Vigili del fuoco, Corpo forestale dello Stato e Carabinieri, è stato concordato di proseguire le ricerche per le due giornate di oggi e venerdì,11 e 12 febbraio. Il campo base sarà dislocato a Cordellon di Mel.

«Cuore ad alta quota» con l’Associazione feltrina Amici Del Cuore

Tanti, troppi incidenti che avvengono in montagna dovrebbero e potrebbero essere evitati con la conoscenza dell’ambiente e dei propri limiti: proprio per questo la Associazione Feltrina Amici del Cuore in concomitanza con la settimana di San Valentino (e la settimana Cardiologie Aperte 2016 promossa dalla Ulss 2 – Cardiologia di Feltre) e del Feltre & Pedavena Winter Film invita la cittadinanza a un incontro sul tema «Cuore ad ’Alta’ quota«– con la relazione del dottor A. Ponchia sul tema: «risposte dell’organismo all’ipossia, indicazioni comportamentali sopra i 2000 metri». Alla riunione interverranno il sindaco del Comune di Feltre Paolo Perenzin, il sindaco del Comune di Pedavena Maria Teresa De Bortoli, il Direttore del Tg3 Veneto Giuseppe Casagrande e il dottor Mauro Sasso responsabile della scuola regionale dei sanitari del Soccorso Alpino del Veneto oltre ad altre personalità di spicco. Il 12 febbraio il primo importante messaggio che come Associazione vogliamo diffondere è l’importanza della conoscenza dei propri limiti in uno dei cosidetti «ambienti speciali» come l’alta quota. Il secondo è che serve maggior consapevolezza nella popolazione delle modificazioni che avvengono con il variare dell’altitudine, per antonomasia in montagna. Una delle mission della Associazione è la educazione della popolazione nei confronti della salute per cui questo incontro aperto al pubblico è una gradita occasione per promuovere la salute e diffondere consigli di prevenzione – ha detto il Dottor Aldo Bonso, presidente della Associazione Feltrina Amici del Cuore nonché Direttore della Uoc Di Cardiologia dell’Ospedale di Feltre. In tale occasione potranno essere eseguiti nuovi tesseramenti alla Associazione per l’anno 2016.

Feltre, a lezione con il Consorzio di tutela del fagiolo di Lamon Igp

venerdì 12 e venerdì 19 febbraio, nella sede dell’Unione Montana Feltrina in via Carlo Rizzarda 21 a Feltre, a lezione con il Consorzio di tutela del fagiolo di Lamon Igp. L’iniziativa è aperta a tutti gli interessati, le lezioni del 12 e 19 febbraio si svolgeranno nei locali dell’Unione Montana Feltrina dalle 19.30 alle 21.30. Quella di venerdì 12 febbraio, sarà tenuta dl Giuseppe Crocetta di Veneto Agricoltura e verterà sulle malattie e la difesa delle produzioni. Il 19 febbraio invece la presidente del Consorzio Tiziana Penco parlerà su come assicurare le colture contro le avversità atmosferiche e di finanziamenti in agricoltura. Per informazioni telefonare al 328/4013143.

Bellunoradici.net protagonista a «Dolomiti in scienza»

sabato 13 febbraio alle 17 al Centro Congressi «Giovanni XXIII» a Belluno si terrà il terzo incontro della rassegna organizzata dal Gds Dolomiti, in collaborazione con l’Abm. E i relatori, Marco Polin e Caterina Doglioni, sono entrambi iscritti al social network dei bellunesi nel mondo. Marco Polin, laureato in fisica teorica a Padova nel 1999, da settembre 2013 lavora come Assistant Professor al Dipartimento di Fisica dell’Università di Warwick (Uk), conducendo delle ricerche sulla biofisica di microorganismi. Il suo intervento, dal titolo «Sopravvivere al millesimo di millimetro», approfondirà alcune delle principali strategie adottate da singole cellule per risolvere problemi come cercare cibo, sfuggire a predatori, cacciare prede o trovarsi per completare il ciclo riproduttivo. Le soluzioni trovate, spesso semplici, ma sempre ingegnose, hanno aiutato a garantire il successo di molte delle specie di microorganismi presenti sulla Terra e dalla cui attività dipende anche la nostra vita. Caterina Doglioni, laureatasi all’Università di Roma «Sapienza» studiando la fisica dei raggi cosmici per la preparazione della presa dati dell’esperimento Cms al Large Hadron Collider al Cern, dall’aprile 2015 è impiegata come ricercatrice all’Università di Lund in Svezia, dove sta costruendo il proprio gruppo di ricerca nell’esperimento Atlas per la ricerca della materia oscura. Titolo del suo seminario è «Messaggeri di materia oscura al Large Hadron Collider». Tutte le cose che vediamo sono fatte di materia visibile, ma la materia visibile costituisce solo meno di un quarto della materia totale dell’universo. Il resto è materia oscura, che non emette luce e può interagire solo debolmente con le particelle di materia visibile che conosciamo. Di cos’è fatta la materia oscura? E se interagisce con la materia visibile, quali sono le particelle messaggere che lo permettono? Nella presentazione verranno quindi descritti gli esperimenti che cercano di rispondere a queste domande, concentrandosi sulle ricerche che vengono portate avanti al Large Hadron Collider di Ginevra.

Inaugurata la mostra «Giuliani nel mondo»

«Dobbiamo far sì che il Giorno del Ricordo non sia un rito polveroso, ma il vigoroso trampolino per un futuro consapevole di civiltà». Sono le parole del presidente dell’Associazione Giuliani nel Mondo, Dario Locchi, durante l’inaugurazione della mostra «Giuliani nel mondo. Con le nostre radici nel nuovo millennio» tenutasi venerdì 5 febbraio presso il MiM Belluno, nella sede dell’Associazione Bellunesi nel Mondo. «Con questa iniziativa si vuole ricordare l’esodo, dalle loro terre, di triestini, goriziani, istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra – ha ricordato Oscar De Bona, presidente Abm sottolineando come – queste persone siano state Emigranti due volte: e anche in questo sta la grande drammaticità». La mostra è composta da una dozzina di pannelli, accompagnati da testimonianze video e da un libretto realizzato dai Giuliani nel Mondo, in cui sono spiegati i momenti fondamentali di quest’esodo, fatto di persone protagoniste di un’emigrazione «diversa», da una terra di confine. «Una parte della mostra è dedicata ai passaggi più importanti dell’esodo, in cui al centro ci sono apolidi, persone che si sono trovate senza nessuna appartenenza», ha spiegato Romeo Pignat, curatore dell’esposizione. «In una seconda sezione i contraccolpi subiti dalla città di Trieste, che si trovò in una situazione problematica nel secondo dopoguerra. Una città che non aveva mai conosciuto l’emigrazione e che si trovò con 20 mila profughi in pochi anni». Gli esuli, prima cacciati dalle terre in cui vivevano, affrontarono poi una seconda emigrazione verso Canada, Australia, Argentina e Brasile». Una mostra unita da un laboratorio grazie alla collaborazione dell’Anvgd di Belluno presieduta da Giovanni Ghiglianovich. «Far conoscere ai giovani quanto accaduto è fondamentale – ha messo in risalto lo stesso Ghiglianovich – Purtroppo il silenzio, per opportunità politiche e internazionali, è stato calato per troppo tempo su esodo e foibe. Solo poco più di 10 anni fa, con la legge che ha istituito la Giornata del ricordo, si è cominciato a parlarne. Ora, la vecchiaia e la fede portano a sopire i rancori, per far sì che le nuove generazioni costruiscano, ricordando quanto accaduto, un futuro di pacifica convivenza». E proprio i giovani sono l’obiettivo di questa iniziativa: «Saranno circa 600 gli studenti che parteciperanno al laboratorio messo a disposizione dal MiM Belluno – ha sottolineato Marco Crepaz, direttore Abm – ed è quindi doveroso ringraziare i numerosi insegnanti della provincia di Belluno che hanno risposto al nostro invito». Durante la presentazione sono intervenuti anche l’assessore alla Cultura del Comune di Belluno Claudia Alpago Novello, il consigliere Regionale Franco Gidoni e il senatore Raffaela Bellot. La mostra rimarrà aperta fino al 29 febbraio. Per informazioni: tel.0437 941160 – info@mimbelluno.it

Ciaspalonga Short: a Pieve di Cadore tutto pronto per la gara di sabato

È tutto pronto a Pieve di Cadore dove sabato 13 febbraio si disputerà la sesta prova del Lafuma Dolomiti Ciaspatour, la gara denominata Ciaspalonga Short. Questo inverno che fino a oggi ha reso difficile la vita agli organizzatori di tutte le manifestazioni in ambiente – sia di ciaspe sia di sci alpinismo – purtroppo non ha risparmiato neppure le gare di ciaspe in programma il prossimo week end: la neve che in questi giorni è caduta abbondante in quota, le previsioni incerte e il vento che ha accompagnato la nevicata hanno costretto il Comitato Organizzatore – Cadoreventi Asd, in collaborazione con le Sezioni Cadorine del Cai, il Soccorso Alpino di Pieve di Cadore e del Centro Cadore e la Protezione Civile Antelao – ad annullare la competizione prevista per la domenica (la Ciaspalonga delle Marmarole di 42 km). Si disputerà quindi solo la gara di sabato, la Ciaspalonga Short di 19 km sul cui percorso numerosi volontari stanno lavorando in questi giorni per la tracciatura e la messa in sicurezza. La gara, anche se più corta rispetto a quella di domenica, si svilupperà su di un tracciato vario e impegnativo e i concorrenti dovranno vincere un dislivello positivo e negativo di oltre 1300 mt. Il percorso sarà segnalato dalle bandiere Cadore–Dolomiti ed è perfettamente innevato da sopra Pozzale; nella zona del rifugio Antelao la nevicata della scorsa notte ha lasciato ben 80 cm di neve e anche la discesa dal monte Tranego è perfettamente innevata. La partenza avverrà senza ciaspe e sarà prevista una zona di cambio dove indossare (all’andata) e togliere (al ritorno) le ciaspe. Il ritrovo per gli appassionati di ciaspe quindi è per sabato presso il Gran Caffè Tiziano a Pieve di Cadore dove dalle 7 alle 9 sarà possibile il ritiro pettorali e dove ci sarà il controllo materiali e la consegna pacchi gara. Lo start sarà dato alle 10 sempre dalla piazza di Pieve di Cadore. I bambini e i ragazzi potranno invece partecipare alla Mini Ciaspalonga che partirà alle 15 dall’Agriturismo «La Pausa» a Pozzale di Cadore: una bella passeggiata di circa 1 km per divertirsi in serenità. Dalle 18.00, sempre presso il Gran Caffè Tiziano a Pieve, si terranno le premiazioni e a seguire il pasta party: per concludere la giornata e per trascorrere una bella serata in compagnia la Cindy & The Rock History band allieterà con ottima musica tutti i presenti. Il programma dettagliato della manifestazione e tutte le news sono disponibili nel sito www.ciaspalonga.it

Il Meteo

Il Centro Valanghe di Arabba prevede per oggi, giovedì 11 febbraio, cielo perlopiù sereno o poco nuvoloso, con sottili velature al pomeriggio. Clima freddo di stampo invernale, specie al mattino quando ci saranno intense gelate in molte valli. Precipitazioni assenti. Temperature minime in calo nelle valli con intense gelate, in lieve rialzo in quota; massime senza variazioni di rilievo o in lieve calo. Venti nelle valli deboli di direzione variabile; in quota deboli/moderati da Ovest Sud–Ovest. Domani, venerdì 12 febbraio, nuvolosità variabile con tendenza ad aumento della nuvolosità al pomeriggio/sera, quando non sarà escluso del tutto qualche fenomeno. Precipitazioni dunque generalmente assenti, o al più limitate a qualche debole o debolissima precipitazione al pomeriggio/sera, eventualmente nevosa attorno ai 500/800 m, ma con accumuli irrilevanti. Temperature minime senza variazioni di rilievo, massime in lieve calo. Venti nelle valli deboli di direzione variabile; in quota deboli/moderati, in intensificazione alle quote più elevate, da Ovest Sud–Ovest. Dopodomani, sabato 13 febbraio, tempo variabile, con possibili nubi basse e transito di nuvolosità medio–alta. Il rischio di qualche sporadica precipitazione rimarrà molto contenuto. Clima fresco, ma con temporaneo rialzo termico in quota.

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