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Segnali di ripresa per l’occupazione

Il mercato del lavoro e l’occupazione in provincia di Belluno evidenziano segnali confortanti di ripresa in un panorama nazionale e veneto che ha subìto un rallentamento negli ultimi mesi del 2015 e nei primi del 2016. A dirlo sono i dati Silv, Veneto Lavoro, Istat e Camera di commercio rielaborati dal segretario della Cisl Belluno Treviso, Rudy Roffarè, secondo il quale «stiamo registrando un miglioramento congiunturale complessivo che segna l’importante ripresa dell’occupazione su base annua. Con i primi segnali di risveglio nel 2015 si è ridotto l’utilizzo della cassa integrazione e nel 2016, anche a Belluno, i livelli di occupazione sono aumentati. Il saldo positivo fra assunzioni e cessazioni significa che molti contratti sono stati trasformati in tempo indeterminato. Va ricordato, però – continua Roffarè – che persiste una forte crescita dell’utilizzo dei voucher, pratica che penalizza soprattutto i giovani». Inoltre, «in diversi comparti industriali e artigianali il trend occupazionale, pur migliorato, non è ancora divenuto positivo e permane una difficoltà di ricollocazione delle figure a bassa scolarizzazione o con basso profilo professionale». C’è poi una forte preoccupazione per il settore edile che dall’inizio della crisi ha perso in provincia di Belluno circa 3.000 posti di lavoro e circa il 40% della sua forza in termini di ore lavorate e di massa salari. A pagina 3

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