Una Commissione interna al Parlamento europeo si è espressa in modo contrario al proseguimento verso Nord dell’autostrada A27 oggi ferma a Pian di Vedoia. Di fatto è un «no» ufficiale da parte della Ue, che raccomanda di puntare piuttosto sulla ferrovia per risolvere i problemi dell’isolamento della montagna e per impostare politiche di insediamento.
Articolato il commento del presidente di Confindustria Belluno Dolomiti: «Lo sbocco a nord è funzionale e necessario per l’intero sistema economico provinciale e la nostra Associazione lo ripete da anni. Siamo sicuramente rammaricati dallo stop imposto da Bruxelles, anche se non sorpresi», le parole di Luca Barbini, che richiama l’attenzione sulla necessità inderogabile di interventi adeguati per la messa in sicurezza del territorio e insieme invita a procedere con pragmatismo, puntando verso ciò che può essere effettivamente realizzato. La “bocciatura” «è dunque una notizia negativa per la nostra provincia, ma è anche ulteriore stimolo per spingere, in modo compatto e deciso, verso la realizzazione del progetto della ferrovia, sul quale non ci sono e non ci potranno essere resistenze e opposizioni».
Contrapposti, a Bruxelles, gli eurodeputati Remo Sernagiotto che spinge per l’autostrada e Herbert Dorfmann che è soddisfatto del risultato. L’altoatesino Dorfmann, eletto in Europa con molti voti bellunesi, intervistato dall’Amico del Popolo si dice però convinto che la provincia di Belluno abbia bisogno di un passaggio a Nord. Toccherà alla popolazione bellunese decidere se e come, ma restano aperte sia la possibilità di una strada con caratteristiche di collegamento intervallivo, sia un “traghetto” ferroviario, magari prendendo esempio dalla Svizzera. Dorfmann ricorda che sui collegamenti ferroviari l’Europa può dare un grosso aiuto finanziario e indica, nell’intervista, la direttrice su cui puntare: verso Lienz e da lì sull’asse del Felbertauerntunnel, che in efffetti oggi “muore” nel capoluogo dell’Ostirol senza proseguire a Sud.