L’Amico del Popolo.it
Info | YouTube

Che bello poter aiutare le famiglie

«La famiglia costituisce il fondamento della nostra società e rappresenta l’ambiente educativo, formativo e relazionale più importante per i figli. Attraverso la sua funzione di sostegno per le nuove generazioni essa assume un fondamentale ruolo sociale». Sono parole scritte dalla Provincia di Bolzano nella parte del suo sito internet dedicata alla famiglia dove, dopo averne riconosciuto il valore, si sottolinea che «le famiglie in Alto Adige devono vivere bene e godere, anche in prospettiva futura, di una buona qualità di vita». Per questo la Provincia di Bolzano ha deciso di sostenere le famiglie, fulcro della società, «partendo dai contributi economici in favore dei nuclei familiari con bambini e attraverso il lavoro svolto dall’Agenzia per la famiglia per enti che offrono servizi per l’assistenza di bambini. L’agenzia per la famiglia inoltre dà informazioni utili per i genitori e lavora per migliorare le condizioni della famiglia. Impegnarsi al meglio per le famiglie sul territorio rimane la priorità – scrive la Provincia – e l’Alto Adige ha delle buone carte in mano per diventare un modello da questo punto di vista».
Certamente le carte buone non mancano, sia di impostazione culturale che di disponibilità finanziaria, come dimostra anche la cronaca dell’incontro tenuto a Brunico nei giorni scorsi dall’assessora altoatesina alla famiglia, Waltraud Deeg, per spiegare le attività della Provincia nel settore famiglia. A Brunico, in particolare, l’assessora ha illustrato le prestazioni finanziarie che sono state previste.
«Sostenere finanziariamente e fornire agevolazioni alle famiglie – ha detto Deeg – è una delle colonne della politica familiare della Provincia». Secondo l’assessora «ogni cent del pacchetto di 500 milioni di euro che la Provincia investe è un cent ben investito. Questo significa che in media ogni famiglia che ne ha diritto riceve dalla Provincia 2.200 euro all’anno». Le agevolazioni riguardano però, ad esempio, anche i trasporti, settore in cui 44.000 nuclei familiari viaggiano con una tariffa ridotta, o il sostegno scolastico, con i circa 1.700 euro investiti in media per ogni studente.
In crescita in Alto Adige anche gli stanziamenti per le attività estive. Con una spesa pari a 5,9 milioni vengono sostenuti circa 260 progetti che provvedono a realizzare attività che coinvolgono 50.000 bambini tra i 3 i 15 anni. Dal 2017 inoltre – spiega ancora un comunicato della Provincia – sono in vigore nuovi criteri di sostegno che permetteranno di ampliare ulteriormente l’offerta durante le vacanze estive.
Leggendo di queste prestazioni non si può che rimanere ammirati per la scelta forte che è stata compiuta a sostegno delle famiglie, ma anche colpiti dalla differenza di possibilità finanziarie tra la realtà bolzanina e quella bellunese. Lì la provincia stanzia tanti soldi per la famiglia, qui la Provincia non ha le risorse nemmeno per pagare i servizi essenziali di cui è responsabile come quello della gestione delle strade.
Una disparità di possibilità che spiega perché Bolzano (e anche Trento) dal dopoguerra a oggi abbiano raddoppiato la loro popolazione, mentre noi ne abbiamo persa quasi un quinto e continuiamo a diminuire.
Un riequilibrio va sicuramente richiesto e perseguito, più di quanto è stato finora attuato. Per una questione di giustizia rispetto a cittadini di uno stesso Stato. Per una questione di sopravvivenza di una montagna che altrimenti fatica a guardare con fiducia al futuro e "costringe" i suoi abitanti ad andarsene.

Leggi il "fondo" della settimana scorsa.

Copyright © 2000-2019 L'Amico del Popolo S.r.l.
Piazza Piloni 11, 32100 Belluno - tel. +39 0437 940641, fax +39 0437 940661, email redazione@amicodelpopolo.it | P.Iva/C.F. 00664920253