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Lunedì 13 marzo 2017

Recuperato senza vita uomo scomparso sul Grappa

È stato ritrovato ieri, senza vita, il 57enne di Bassano del Grappa (VI), la cui scomparsa era stata segnalata ai carabinieri dalla moglie, preoccupata dal mancato rientro dell’uomo, uscito di casa verso le 19.20 di sabato per una passeggiata sul Grappa. Le ricerche erano partite ieri mattina da località Forcelletto, dopo il rinvenimento della sua auto ancora parcheggiata. Sul posto il Soccorso alpino di Pedemontana del Grappa e Prealpi Trevigiane (preallertato quello di Feltre) con il Suem di Crespano e i carabinieri cinofili volontari di Bassano. Mentre le squadre si stavano distribuendo nella zona, una ragazza che si trovava sul posto ha avvertito i soccorritori di aver visto qualcosa in fondo alla valle, vicino alle stalle di Malga Bocchette di Cima, in comune di Seren del Grappa, e lì è stato ritrovato il corpo senza vita. L’uomo, che si era incamminato a piedi sul sentiero (non calzava le ciaspe) era scivolato per un centinaio di metri in un tratto ghiacciato riportando traumi fatali.

Passo San Pellegrino, ritrovato turista dopo una notte di ricerche

Sabato sera il 118 ha allertato il Soccorso alpino della Val Biois per avviare la ricerca di un turista statunitense di 67 anni che era stato visto l’ultima volta dagli amici verso le 10 di mattina sulle piste del Col Margherita. Non vedendolo rientrare nel tardo pomeriggio, i connazionali avevano fatto la segnalazione ai carabinieri. Subito si sono attivati il Soccorso alpino della Val Biois e Moena, nonché i Vigili del fuoco di Belluno e Canale d’Agordo. Divisi in squadre, i soccorritori hanno perlustrato le piste del comprensorio attorno al San Pellegrino e percorso le strade di accesso con motoslitte e battipista messi a disposizione dalla società impianti. Verso le 3 di notte, grazie al personale addetto alle casse arrivato appositamente, è stato possibile risalire all’ultimo passaggio dello skipass dell’uomo, alle 14.30 a Lusia, frazione di Moena. La competenza è quindi passata al Soccoso alpino trentino. Ieri mattina, mentre le squadre proseguivano la ricerca lungo le piste, una verifica negli alberghi ha permesso di ritrovarlo: lo sciatore aveva infatti passato la notte in una delle strutture di Moena. L’allarme è quindi rientrato.

Investiti 600 mila euro per la sicurezza idraulica di Campolongo

Tra i diversi lavori di recente eseguiti dal Genio civile di Belluno in Cadore, è stato realizzato anche quello a valle del ponte sul fiume Piave, di collegamento dell’abitato di Campolongo a Santo Stefano di Cadore, resosi necessario a seguito di ripetute intense precipitazioni. "Con questo intervento, per il quale abbiamo investito 600 mila euro", spiega l’assessore regionale alla difesa del suolo, Gianpaolo Bottacin, "è stata ripristinata la funzionalità di una serie di opere idrauliche esistenti, costituite da rivestimenti di sponda con paramento in pietrame a faccia vista in più punti fortemente danneggiati, sia in sinistra sia in destra orografica, con sifonamento delle fondazioni e del materasso realizzato al piede di una briglia di monte". In particolare le opere realizzate si possono riassumere in un materasso in massi da scogliera sotto la briglia di monte, tre opere trasversali in massi da scogliera finalizzate a stabilizzare l’alveo, la protezione delle fondazioni in sinistra e destra orografica con materasso in massi da scogliera, il rivestimento delle fondazioni completamente erose in sinistra e destra orografica, alcuni lavori di pulizia degli argini dalla vegetazione ripariale infestante, la demolizione e ricostituzione del rivestimento deteriorato. "Il lavoro di ripristino e di miglioramento della funzionalità delle opere esistenti", sottolinea Bottacin, "rappresenta uno dei punti di forza del lavoro delle nostre strutture regionali, che hanno l’obiettivo di mantenere in piena efficienza oltre un secolo di storia di costante lavoro nel regimare e rendere più sicuri gli attraversamenti degli abitati collocati in aree sensibili dal punto di vista idraulico, contribuendo con la loro opera a mantenere sul territorio un presidio umano importante, anche per garantire una maggior sicurezza attraverso un controllo costante in caso, ad esempio, di eventi meteorologici significativi".

Un piano per la banda larga

La Regione del Veneto, in accordo con il ministero dello Sviluppo Economico, ha avviato il Piano di sviluppo della banda ultra larga. L’investimento complessivo di circa 400 milioni di euro consentirà di realizzare in tutte le aree "bianche" del territorio regionale (ovvero non servite dagli operatori) un’infrastruttura pubblica di rete che permetterà di fornire a tutti almeno 30 Mbps e in molte aree di realizzare un’infrastruttura in grado di abilitare i 100 Mbps. Per spiegare come si svilupperà il piano la Regione ha programmato incontri in ognuna delle sette province venete. Ogni Comune dovrà infatti sottoscrivere una convenzione tecnica con Infratel Italia, società in–house del ministero Sviluppo Economico. Il prossimo incontro si terrà mercoledì 15 marzo (con inizio ore 17) nella sede dell’Associazione Nazionale Alpini (Via Tissi, 10) a Belluno. Il programma prevede l’intervento dell’assessore regionale allo sviluppo economico, ricerca e innovazione, Roberto Marcato e del direttore generale di Infratel Italia, Salvatore Lombardo. Un concessionario, individuato da Infratel, avrà il compito di progettare, realizzare, e gestire l’infrastruttura per 20 anni. L’apertura dei primi cantieri, se le convenzioni saranno tempestivamente firmate dai Comuni, potrebbe avvenire per fine estate. La collaborazione con le Amministrazioni comunali sarà fondamentale anche per la redazione dei progetti che interesseranno una popolazione di oltre 1,6 milioni di residenti nelle circa 10mila aree "bianche" censite da Infratel in tutti i Comuni veneti, per un numero complessivo di circa un milione di abitazioni e unità locali. L’infrastruttura realizzata sarà di proprietà pubblica.

Ana Belluno, Dal Borgo confermato alla presidenza

Come previsto Angelo Dal Borgo è succeduto a se stesso alla guida della Sezione Ana di Belluno la cui assemblea lo ha confermato alla presidenza per il triennio 2017–19. I lavori assembleari sono stati caratterizzati dalle relazioni dello stesso Dal Borgo, seguito da Ivo Gasperin (Protezione civile), Luigino Da Roit (squadre sportive), Benvenuto Pol (tesoreria), Rino Funes (revisori dei conti). Dalle relazioni è emerso il quadro di una Sezione Alpini molto impegnata e motivata, nonché consapevole del difficile dibattito per assicurare un futuro all’Ana, anche rivedendo il tema della sospensione della leva obbligatoria verso un modello di servizio militare al passo con i tempi e motivante e per i giovani. Gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni sono stati un coro di apprezzamenti per il ruolo sociale delle penne nere. Il sindaco Jacopo Massaro vede negli alpini uno strumento utile per fare esprimere a tanti cittadini il proprio senso civico; l’on. Roger De Menech ha ricordato che nel 2018 la Svezia tornerà alla leva obbligatoria e anche l’Italia dovrà ragionare a riguardo e decidere quanto prima; la sen. Raffaela Bellot ha sottolineato che gli alpini sanno vivere la loro realtà nel quotidiano senza mai mollare; l’on. Federico D’Incà ha ricordato che in provincia c’è un alpino ogni venti abitanti e si deve fare di tutto per agevolare chi vuole farsi avanti ed esprimere il proprio senso civico; l’assessore Giampaolo Bottacin ha ricordato con orgoglio che il Veneto è la Regione con più volontari e l’Ana ne è parte importante e preziosa. Ezio Caldart ha poi relazionato sul Museo del Settimo a Villa Patt (oltre 2.500 visitatori nel 2016), il col. Antonio Arivella ha sottolineato il legame tra il Reggimento e le penne nere in congedo, mentre il giovane Nicola Vazza s’è detto contento della breve esperienza fatta in caserma in una sorta di mini naja. Ha concluso il consigliere nazionale Michele Dal Paos riferendo delle iniziative pro terremotati: l’Ana sta puntando ai 2 milioni di euro (oltre 80.000 solo dalla nostra provincia) per quattro progetti chiavi in mano da realizzare con le braccia e l’ingegno dei volontari con il cappello alpino. A seguire sono stati consegnati attestati di benemerenza per la lunga e proficua attività svolta ai soci: Ferdinando Cecchin (Ospitale di Cadore), Gianfranco Polesso (Belluno città), Riccardo Bianchet (Castionese), Rinaldo Tomaselli (Caviola–Cime d’Auta), Sebastiano Querin (Mel), Severino Luciani (Agordo) e Luigi Rinaldo (Tambre).

Lutto per la morte di Luciano Farabola delle Acli

Lutto nel mondo dell’associazionismo per la morte di Luciano Farabola, dirigente di lungo corso delle Acli provinciali e nazionali. Farabola era nato 77 anni fa a Milano dove ha iniziato il suo impegno nelle Acli ricoprendo ruoli di responsabilità tra cui la presidenza nazionale dei giovani del movimento negli anni Sessanta. Dopo il suo trasferimento a Belluno è stato membro del direttivo del sodalizio in provincia e presidente dal 2004 al 2012. Cordoglio da parte dei vertici Acli bellunesi con l’attuale presidente Flavio Cadorin e gli ex presidenti Fiorenzo De Col e Lino Dall’Agnol che, durante le esequie concelebrate anche dal vescovo emerito Giuseppe Andrich, ha letto una nota di commiato: «È stato un uomo che ha dedicato la sua vita alle Acli, cresciuto sempre nel movimento fin da giovane. Negli anni Sessanta è stato a Roma responsabile di Gioventù Aclista e vicino al presidente Livio Labor, il presidente dell’autonomia del movimento dai partiti e sostenitore di un’unità sindacale anch’essa autonoma dai partiti. Tornato a Milano si è presto trasferito a Belluno come insegnante dell’Enaip. È diventato presto vicepresidente provinciale nei primi anni Settanta e ha collaborato alla valorizzazione nelle scuole della figura di don Lorenzo Milani. Si è poi dedicato all’insegnamento presso l’Enaip di Longarone e nel 2004 è stato eletto presidente provinciale delle Acli. La sua scomparsa lascia un grande vuoto tra gli amici delle Acli».

Le reliquie di Bernadette saranno nel Vittoriese

Una reliquia di santa Bernadette Soubirou, a cui apparve diciotto volte la Madonna Immacolata (dall’11 febbraio a metà luglio del 1858), confermando il dogma promulgato nel 1854 da Pio IX, sarà accolta in varie parrocchie della diocesi di Vittorio Veneto, nel prossimo fine settimana, dal 17 al 19 marzo. Sarà l’unica tappa per il Veneto. Anche i fedeli bellunesi sono inviati a condividere i momenti di preghiera che sono stati preparati a Cordignano, a Cavolano e Camolli di Sacile, a Motta di Livenza e a Bocca di Strada. La reliquia è contenuta in una teca a forma di tempio, con davanti la riproduzione della piccola Bernardette in ginocchio, così come soleva fare la ragazza durante le apparizioni avvenute alla grotta di Massabielle, a Lourdes. Il piccolo tempio contenente la costola di santa Bernadetta è solitamente esposto nel santuario di Lourdes. Le reliquie da venerdì 17 saranno a Cordignano, sabato 18 a Cavolano e Camolli di Sacile, domenica 19 nel duomo di San Nicolò a Motta di Livenza, lunedì 20 a Bocca di Strada.

Premiati a Valdobbiadene gelatieri di Zoppè di Cadore

Va in Renania–Palatinato il trofeo per il miglior Gelato al Prosecco di Valdobbiadene. La giuria di esperti riunitasi sabato pomeriggio all’Agriturismo La Dolza di Follina, ha gustato con assaggio alla cieca 30 diversi gelati provenienti da artigiani del Triveneto, della Lombardia e appunto della Germania. I requisiti richiesti erano aspetto piacevole, consistenza cremosa, gusto con una persistente permanenza dell’aroma al Prosecco. La vittoria è andata a Stefano Bortolot, della gelateria Fratelli Bortolot a Cochem; seguito dal fratello Dario della gelateria Eiscafè sempre a Cochem. Il premio è stato consegnato ieri in piazza Marconi a Valdobbiadene, direttamente dal presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. La storia dei gelatieri Bortolot inizia nel 1896 quando nonno Celeste emigra da Zoppè di Cadore in Austria, col primo carrettino. Da oltre un secolo, rappresentano la tradizione e il legame con l’eccellenza dei prodotti tipici locali e con questo premio terranno alta la bandiera del "vero" Prosecco Superiore tra i consumatori tedeschi. Il terzo posto è andato a Yuri Dal Paos, maestro gelatiere di San Vendemiano dove gestisce il Dolce Capriccio. Il Concorso è nato dal gemellaggio tra la MIG, la Mostra Internazionale del Gelato di Longarone Fiere, e l’Antica Fiera di San Gregorio organizzata dal Comune di Valdobbiadene, per festeggiare come anteprima la Giornata Europea del Gelato Artigianale che si festeggerà il 24 marzo prossimo.

Nuotatori bellunesi in evidenza

Ieri, domenica 12 marzo, 11 atleti masters dell’Ondablu di Agordo, Pedavena e Santa Giustina, hanno preso parte al settimo Trofeo Buoncosiglio organizzato appunto dalla Buonconsiglio Nuoto in quel di Gardolo, in provincia di Trento. Ben otto primi posti, più quattro argenti e tre bronzi. Gran parte del gruppo ha migliorato i tempi, ma vediamo da vicino i vincitori: Giulia Abatangelo sempre prima sia nei 200 stile che nei 100 misti nella categoria masters 70; anche Emanuela Bittante porta a casa una doppietta di ori sia nei 200 stile che nei 50 delfino m. 55; ancora doppietta ori sia per Fabio Bonsembiante nei 50 rana che 50 stile categoria under 25, che per Gabriele Dal Monego sia nei 100 misti che nei 50 stile nella categoria m. 35. Ad agguantare sempre l’oro è Daniela Boldo nei 50 rana masters 55 e un argento nei 50 stile. Al secondo posto abbiamo Angelo Paganin cat. m. 55 nei 50 rana e Luca Crepaz cat. m. 35 nei 100 misti. Il bronzo se lo guadagnano Federico Zampiero sia nei 50 rana che nei 50 stile cat. m. 40 e Roberto Pasqualotto nei 100 misti cat. m. 50. Appena giù dal podio è Francesco Torchiani che arriva quarto nei 100 misti cat. m. 40. Buona la prestazione anche di Michele Tonin.

Il Meteo

Il Centro Valanghe Arpav di Arabba prevede per oggi, lunedì 13 marzo, cielo in prevalenza sereno, se si escludono residue nubi basse al primo mattino in alcune vallate, in successivo, rapido dissolvimento. In serata parziale velatura del cielo per l’arrivo di nubi alte e sottili da Nord. Clima un po’ freddo e ventilato sulle cime. Precipitazioni assenti. Temperature minime in diminuzione in quota e nelle valli non interessate dalle nubi basse, su valori 2–3 gradi inferiori alla norma, massime stazionarie. Venti nelle valli deboli o moderati per brezze; in quota moderati o tesi settentrionali. Domani, martedì 14 marzo, altra bella e mite giornata, con cielo sereno o al più poco nuvoloso/parzialmente velato per nubi alte. Precipitazioni assenti. Temperature in generale aumento, anche sensibile, salvo rimanere stazionarie o diminuire nelle minime in alcuni fondovalle. Venti nelle valli deboli o moderati a regime di brezza; in quota moderati, a tratti tesi, da Nord Nord–Est. Dopodomani, mercoledì 15 marzo, giornata in prevalenza soleggiata e insolitamente calda per la stagione. Il cielo sarà solcato solo da nubi alte e sottili, più diffuse a metà giornata. Temperature in ulteriore aumento, su valori 6–8 gradi superiori alla norma. Venti in quota moderati o tesi da Nord–Est, in attenuazione nel pomeriggio–sera.

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