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Sabato 15 aprile 2017

Regione: "Al Codivilla di Cortina non chiude nulla"

"Al Codivilla Putti di Cortina non chiudono né osteomielite né gli altri servizi". Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, lamentando il fatto che "anche in questo caso, come purtroppo in molti altri più o meno recenti, vengono fatti circolare allarmi assolutamente ingiustificati. Prima di alimentare inutili polemiche sarebbe bene leggersi la delibera del 28 marzo scorso, che è pubblica, e che delinea il futuro dell’ospedale con chiarezza e con l’assegnazione di 80 posti letto in convenzione pubblico–privata". Smentendo quindi gli allarmi che sono stati fatti circolare sul futuro dell’ospedale di Cortina d’Ampezzo, Coletto ha puntualizzato che "ciò che abbiamo deciso il 28 marzo è già stato messo in moto. I tecnici sono al lavoro per definire la nuova organizzazione e io stesso ho incontrato i sindacati, rassicurando sul futuro dei posti di lavoro. Chiunque è libero di non crederci, anche se dovrà chiedere scusa tra 2 o 3 mesi quando sarà tutto a posto, ma nessuno deve permettersi di dire bugie. In gioco non c’è solo la già importantissima tranquillità dei residenti dell’area, che non devono avere nulla da temere, ma anche l’immagine turistica di una località famosa nel mondo. Far credere che non avrà più il suo ospedale è insensato". "La scheda che accompagna la delibera", ha concluso Coletto, "assegna al Codivilla 80 posti letto, dei quali 40 di ortopedia e traumatologia, 20 di medicina generale e 20 di recupero e riabilitazione funzionale, oltre a un efficiente Punto di Primo Intervento e questa organizzazione non solo non intacca i servizi, ma li renderà migliori e li amplierà. Cortina avrà un ospedale cucito su misura per le esigenze dei residenti e dei turisti". Sul futuro dell’ospedale di Cortina è intervenuto anche il deputato Roger De Menech chiedendo alla Regione "di mantenere attivo il Codivilla Putti in tutte le sue funzionalità" perché "non bastano le rassicurazioni generiche sulla continuità di una non meglio specificata attività di recupero funzionale". "Vogliamo un impegno preciso della giunta e del Consiglio regionale", ha sottolineato il deputato Pd, "per il mantenimento di medicina generale, ortopedia, traumatologia e soprattutto dei reparti di cura dell’osteomielite. Su quest’ultimo aspetto è calato un silenzio tombale ed è singolare poiché si tratta del settore sanitario più qualificato che ha caratterizzato l’ospedale di Cortina negli ultimi 14 anni". "Bisogna dare continuità contrattuale ai lavoratori, ma per farlo la sola riabilitazione funzionale non è sufficiente", ha rimarcato ancora De Menech. "L’Ulss deve essere messa nelle condizioni di avere la piena disponibilità delle strutture e delle attrezzature (il che significa risolvere quanto prima il nodo dell’attuale società) e soprattutto serve un progetto di rilancio sotto il profilo sanitario che però non può attendere i 18 mesi necessari alla Regione a bandire una nuova gara".

Rsa di Sovramonte, Regione pronta al chiarimento

"Incontrerò il prima possibile il sindaco di Sovramonte e sono sicura che, confrontandoci con i rispettivi tecnici, chiariremo la questione e troveremo una soluzione per la struttura di Sovramonte". E’ quanto replica l’assessore al sociale della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, in merito alla Rsa di Sovramonte e alle dichiarazioni del sindaco Federico Dalla Torre che si è lamentato che ancora, a quattro mesi dall’inaugurazione, la struttura non ha neppure cominciato a funzionare perché la Regione, prima di dare il via all’esercizio e di finanziarlo per quanto di sua competenza, ha chiesto nuova documentazione. "Ho provveduto ad approfondire la questione", ha fatto sapere l’assessore regionale, "e ho verificato che, in questa vicenda, ci sono stati fraintendimenti e irregolarità procedurali da parte dell’Amministrazione di Sovramonte, che hanno imposto supplementi istruttori da parte della Regione. Ma sono certa che, con un confronto sereno e leale tra le due Amministrazioni, potremo individuare una via di uscita per superare gli errori e mettere in funzione la struttura e offrire quel servizio che le famiglie dell’altopiano feltrino attendono".

Autobotte a Falcade per l’acqua potabile

Resterà posizionata nel piazzale dell’Istituto Follador di Falcade l’autobotte che Bim Gsp ha messo a disposizione dell’utenza residente nelle vie Marmolada, Trieste e Venezia per i prelievi di acqua potabile. Da giovedì 13, infatti, l’acqua erogata dalla rete idrica nelle vie indicate è risultata non potabile: a renderlo noto l’esito delle analisi interne eseguite da Bim Gsp stessa. Sul posto, già da giorni, stanno operando le squadre tecnico–operative della società per ripristinare la qualità dell’acqua erogata. "Siamo intervenuti tempestivamente", spiega la società, "appena ricevute le prime segnalazioni dell’utenza che lamentava acqua con cattivo odore in rete. Inizialmente l’area sembrava essere più ampia di quella che poi effettivamente si è rivelata essere interessata dal problema: è stato, quindi, necessario fare opportune verifiche tecniche tra acquedotti diversi e monitorare a tappeto il fitto reticolo di condotte per circoscrivere l’area dove intervenire. Accertato che le sorgenti non avevano nessuna alterazione, abbiamo potuto individuare al meglio l’area, e questo anche grazie alla collaborazione del Comune. Per ridurre al minimo i disagi all’utenza e contenere i tempi di rientro a normalità abbiamo provveduto ad isolare la tratta di condotta che origina la non potabilità e modificato gli equilibri idraulici deviando il flusso di altre tratte acquedottistiche. Va in ogni caso detto che le analisi di laboratorio richiedono tempi sui quali non si può derogare. Ora sono in corso i controlli dell’Ulss 1 di Belluno: non appena l’azienda sanitaria darà il nulla osta sul ripristino della potabilità, avviseremo tempestivamente l’utenza servita". Bim Gsp ricorda anche che per informazioni è disponibile il Servizio Clienti ai numeri 800 306 999, mentre per emergenze il numero del Pronto Intervento è 800 757678.

Pieve di Cadore, richiedente asilo arrestato

Già da oltre un mese, per motivi di natura comportamentale, la Prefettura di Belluno aveva revocato i benefici dell’accoglienza a un 20enne richiedente asilo del Mali, emanando a suo carico un provvedimento di allontanamento dal centro di Pieve di Cadore dove era ospite della Cooperativa Cadore scs, impegnata nell’ospitalità degli immigrati. Ma il 20enne non voleva rinunciare a vitto e alloggio e alla "paghetta" concessa dallo Stato ai richiedenti asilo e negli uffici della cooperativa si è reso protagonista di un comportamento violento per ottenere quanto chiedeva, mandando anche in ospedale uno dei carabinieri intervenuti per riportare la calma. Il 20enne è stato quindi arrestato e portato in carcere a Belluno dove è in attesa del processo.

Confartigianato contraria all’aumento dei diritti camerali

"Al di là dell’esito del voto, noi restiamo contrari all’aumento dei diritti camerali". Così interviene Giacomo Deon, presidente di Confartigianato imprese Belluno, nella vicenda che ha portato alla ribalta la Camera di Commercio di Treviso e Belluno con la decisione di incrementare i diritti camerali del 20%. "Le categorie economiche bellunesi", continua Deon, "stavano definendo con la Camera di commercio un impianto organizzativo concordato sui servizi alle imprese. Un processo che improvvisamente si è fermato per lasciar posto all’ipotesi di aumento dei diritti camerali legato a tre progetti nel campo del digitale, turismo e alternanza scuola lavoro. Gli accordi però erano ben diversi", sottolinea Deon, "i progetti dovevano essere finanziati con risorse proprie, senza ulteriori aumenti. Alla prima prova la Camera di commercio di Treviso e Belluno si dimostra eccentrica rispetto alla montagna. È quello che i Bellunesi prefiguravano fin dal primo momento e il presidente Pozza lo avrebbe dovuto sapere dopo i suoi numerosi viaggi nelle terre alte. Abbiamo aderito, giocoforza, alla fusione della Camera di commercio di Belluno con Treviso, solo nella prospettiva di una Camera di commercio regionale. Quest’ultima vicenda", conclude Deon, "ci ha dato ulteriori motivi per confermare la nostra posizione".

Al via i lavori sulle sponde del Piave a Sappada

Immediatamente dopo Pasqua, condizioni meteo permettendo, inizieranno a Sappada i lavori per la realizzazione della sistemazione spondale in destra idrografica del fiume Piave in località Palù, sul tratto fluviale antistante la località Eiben. L’intervento interesserà la zona alluvionale del torrente Piave di Sappada ubicata tra baita Pista Nera e la briglia posta poco a monte della confluenza con il torrente Krumbach. "Gli interventi previsti, per i quali investiremo 500.000 euro", spiega l’assessore regionale alla difesa del suolo Gianpaolo Bottacin, "sono finalizzati alla messa in sicurezza dell’argine a presidio di possibili erosioni di sponda e a tutela dal pericolo di esondazioni in condizioni di piena centenaria del fiume Piave". L’estensione complessiva dell’intervento interessa un fronte di circa 400 metri a monte del ponte che in quel luogo attraversa il corso d’acqua. "Più in generale, il nostro è un piano ambizioso", conclude l’assessore, "che prevede investimenti per 2,7 miliardi di euro per mettere in sicurezza dal punto di vista idrogeologico l’intera regione. Siamo già in campo con cantieri per oltre 900 milioni, ma la speranza, se anche lo Stato farà la sua parte lasciando risorse al territorio anziché tagliarle, è di dare completezza all’intera programmazione che abbiamo avviato".

La Regione aggiorna il piano strategico per la casa

La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore Manuela Lanzarin, ha rimodulato scadenze e adempimenti del piano strategico per la casa 2013–2020. "In attesa della riforma complessiva dell’edilizia pubblica residenziale, attualmente al vaglio del Consiglio regionale", spiega Lanzarin, "abbiamo introdotto alcuni ’correttivi’ di flessibilità alla programmazione 2013–2020. L’obiettivo è aiutare le Ater (Aziende territoriali per l’edilizia residenziale) a portare a termine gli interventi di manutenzione straordinaria, recupero o costruzione di nuovi alloggi previsti dal piano strategico e aumentare, quindi, il numero di appartamenti disponibili da assegnare. Il piano, varato nel 2013, prevedeva di investire 78 milioni di euro di risorse pubbliche entro il 2020 per realizzare, ristrutturare o acquistare nuovi alloggi, implementando così di 2.581 case le disponibilità del patrimonio regionale". "Inoltre", aggiunge l’assessore, "la Regione autorizza le Ater a rivolgersi al libero mercato per acquistare complessi immobiliari già realizzati, liberi e non di pregio, evitando così di consumare ulteriore suolo e di dare avvio a nuovi cantieri di incerta conclusione". Per quanto riguarda la provincia di Belluno, per interventi di manutenzione straordinaria sono stati stanziati 870mila euro per intervenire su 81 alloggi. Al momento attuale gli interventi sono stati completati in 21 alloggi, in altri 16 sono iniziati e in 44 devono ancora cominciare. Per interventi di nuova costruzione o recupero in provincia di Belluno sono stati stanziati 2milioni e 960mila euro per 35 alloggi. Di questi 4 sono terminati, 16 iniziati e 15 da cominciare.

Lavori sulla strada statale 51 di "Alemagna"

Anas comunica che sulla strada statale 51 di "Alemagna", dal 18 aprile al 18 maggio, dalle ore 8,30 alle ore 16,30, ad esclusione dei giorni festivi, dal km 52,200 al km 52,800, nel territorio comunale di Longarone, sarà istituito un senso unico alternato regolato da semaforo. Il provvedimento si rende necessario per consentire le attività di abbattimento di alberi instabili e secchi ai margini della sede stradale. Inoltre nel tratto dal km 73,130 al km 73,330, dal 18 al 22 aprile, (in fascia oraria notturna 21–7) nel territorio comunale di Tai di Cadore sarà istituito un senso unico alternato, regolato da semaforo o moviere. Il provvedimento si rende necessario per consentire i lavori di ripristino di cordonate danneggiate. Nel tratto di cantiere sarà instituito un limite di velocità di 30 km/h con divieto di sorpasso.

Formazione per il personale del Comune di Belluno

Al rendiconto 2016 del Comune di Belluno, che andrà in Consiglio il 26 aprile, è allegata una relazione sullo sviluppo delle risorse umane interne. Dopo aver illustrato i numeri sulla consistenza, il profilo e l’età media del personale, la relazione, curata dall’assessore Maurizio Busatta, sottolinea le iniziative sviluppate nel 2016 a favore della crescita professionale dei dipendenti partendo da un budget che, per legge, è molto esiguo (poco più di 16mila euro). L’impegno formativo nei confronti del personale è stato assunto tenendo conto dei cambiamenti organizzativi e culturali portati dalla riforma della Pubblica Amministrazione. La direzione seguita può essere sintetizzata nella necessità di "fare di più con meno", rendendo di fatto indispensabile accettare la sfida della razionalizzazione che conduce, da un lato, a una sempre maggiore informatizzazione delle procedure e a una più evoluta programmazione delle attività e, dall’altro lato, a puntare su un sempre più diretto coinvolgimento dei dipendenti. In questo processo l’attenzione alla formazione rappresenta un valido strumento per valorizzare le competenze esistenti e stimolare quelle potenzialmente disponibili. I percorsi formativi attuati nel 2016 hanno riguardato prevalentemente aggiornamenti sulle nuove normative (legge di stabilità, codice dei contratti, riforma delle società partecipate, amministrazione digitale, trasparenza ecc.) e la sicurezza sul lavoro. Per il prossimo futuro ci si concentrerà su attività che permettano di fluidificare i processi organizzativi e di rafforzare le capacità relazionali e gestionali, nonché il lavoro di gruppo.

"Settimana della donna" all’ospedale di Feltre

Tra il 18 e il 24 aprile l’Ulss 1 Dolomiti propone una serie di appuntamenti all’ospedale di Feltre nell’ambito dell’iniziativa nazionale "Open Week chiedi, conosci previeni" promossa dall’Osservatorio Onda negli ospedali con i "bollini rosa", riconoscimento rilasciato agli ospedali "vicini alle donne". "Con questa iniziativa vogliamo testimoniare l’attenzione dei nostri ospedali nei confronti della donna e offrire occasioni di approfondimento e dialogo per le donne in tutte le fasi della loro vita", spiega il direttore generale Adriano Rasi Caldogno, "sia il San Martino di Belluno che il Santa Maria del Prato di Feltre sono stati riconosciuti dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna con due "bollini rosa" a certificazione dell’impegno quotidiano per la prevenzione, la cura e l’informazione sulle principali patologie femminili". Il programma, proposto a più voci con la coordinazione della direzione medica, prevede una serie di appuntamenti adatti a donne di ogni età. Martedì 18 aprile dalle 10 alle 11 nella sala Piccolotto dell’ospedale di Feltre si parlerà di alimentazione e menopausa con la dietista Ester Lovat. Mercoledì 19 aprile, alle 9.45 nell’atrio dell’ospedale, nel nuovo angolo dedicato ai bambini, ci saranno delle letture per le mamme in attesa a cura del Consultorio Familiare. Nelle serate del 21 e del 24 aprile, dalle 18 alle 19, nella sala riunioni della Neurologia saranno a disposizione per due piccoli gruppi le neurologhe Roberta Padoan e Giulia Naldi per discutere su cefalee, alimentazione e ormoni. Sabato 22 aprile, dalle 10 alle 11 e dalle 11 alle 12, per un secondo gruppo, nella sala riunioni della Ginecologia il ginecologo Salvatore Auditore sarà a disposizione per dare "Consigli utili per chi desidera avere un figlio".

Dottor Clown Belluno per l’ospedale di Agordo

L’Associazione Dottor Clown Belluno ha donato al reparto di Lungodegenza dell’ospedale di Agordo una sedia pesa–persone ergonomica. Si tratta di una bilancia medica con sedia, utile per determinare il peso in persone che hanno difficoltà ad utilizzare una normale bilancia. I pazienti ricoverati nel reparto di Medicina–Lungodegenza di Agordo hanno molto spesso difficoltà motorie che impediscono di essere pesati su una bilancia a pedana e pertanto l’apparecchiatura risulta molto utile in quanto serve per monitorare il peso in alcune malattie quali lo scompenso cardiaco e in tutte quelle situazioni nelle quali vi è ritenzione idrica, disturbi dell’alimentazione o in pazienti alimentati artificialmente. La bilancia, del valore di oltre 1.200 euro, è già in uso ed è andata a sostituire una bilancia precedentemente utilizzata di vecchio modello.

"Non soli, ma soli–darietà!"

Nell’ambito del progetto "Non soli, ma soli–darietà!" proseguono gli incontri aperti alla cittadinanza. Il prossimo si terrà venerdì 21 aprile alle ore 20.30 presso la Sede degli Alpini di Borsoi e sarà la proiezione del documentario realizzato per Rai Educational "terre di schiavi". Il documentario è in parte legato al territorio dell’Alpago perché uno dei protagonisti è l’antropologo Cesare Poppi, già professore alle Università di Cambridge e Bologna e attualmente insegnante presso l’Università di Lugano, che da qualche anno ha scelto di abitare proprio nella frazione di Borsoi. La proiezione quindi sarà accompagnata dalle osservazioni e dalle spiegazioni in prima persona dello stesso professore. "Terre di schiavi" è un documentario su quella pagina drammatica della storia umana, chiamata "tratta atlantica": dall’inizio del 1500 e sino al 1807 più di dieci milioni di africani (uomini, donne, bambini) sono stati acquistati nei porti del Golfo di Guinea e portati in catene nelle Americhe per lavorare come schiavi nelle piantagioni. Che cosa rappresentava la schiavitù nella cultura africana? Come poteva uno schiavo africano diventare re nella sua terra? Quale trasformazione noi bianchi, con la nostra sete di potere e dominio, abbiamo determinato? Quali i rapporti tra schiavisti bianchi e schiavisti neri? Che cosa rimane oggi di quel fenomeno? È veramente scomparsa la schiavitù? La serata sarà ad ingresso gratuito.

Mostra fotografica "Inseguendo un sogno"

Alla Biblioteca civica di Santa Giustina vi sarà un’esposizione itinerante che presenta l’esperienza di volo che alcuni abitanti di Soccher di Ponte nelle Alpi hanno iniziato circa 90 anni fa. Un gruppo di giovani che, avendo osservato i voli sulla Valbelluna, durante la prima Guerra Mondiale, si sono appassionati al volo e hanno iniziato a costruire modelli di aliante, tra i primi aeromodellisti in Italia. Alcuni di questi sono diventati piloti. La mostra resterà aperta dal 20 al 28 aprile, in via Cal de Formiga 31, con il seguente orario: lunedì e giovedì, dalle 15 alle 19.30, e mercoledì e venerdì, dalle 14.30 alle 19. L’inaugurazione è fissata per mercoledì 19 aprile, alle ore 18,30. Alle ore 20,30 ci sarà la presentazione multimediale e visita guidata alla mostra con il pilota comandante Paolo Pierobon, nipote di uno dei pionieri del volo di Soccher.

’Ghedo speed contest’ a Cortina

Domani, domenica 16, un momento di festa e di sport sulle nevi del Faloria in occasione della sfida con il campione mondiale Kristian Ghedina (Ghedo) nella gara di velocità sulle nevi del Faloria (pista Tondi). Chiunque batta il suo tempo vincerà uno dei numerosi premi in palio, tra cui una giornata sugli sci con il campione, gadget targati Cortina 2021 e i biglietti per la tappa di Coppa del Mondo di sci di Cortina 2018. A fine gara avverranno le premiazioni sulla terrazza del Rifugio Faloria. La quota d’iscrizione è di 20 euro. È possibile iscriversi online o presso la sede di M’Over in Piazzetta San Francesco 2. Info e iscrizioni: tel. 0436281.

Sfida delle ’tavole classiche’ a Cortina

Unica regola: sci costruiti entro il 1979, oltre ad essere gradito l’abbigliamento ’old style’. Queste le premesse della gara, promossa dalla Tofana Ski Area, non eccessivamente competitiva su sci vintage che si terrà lunedì 17 a Cortina d’Ampezzo. Dopo la gara, pizza e premiazioni a Capanna Ra Valles, con estrazione di premi finale. Il costo dell’scrizione è di 30 euro (la quota comprende funivia e seggiovia per accedere alla gara; 1 pizza o un primo e 1 bibita). Per info e iscrizioni: Tofana (Freccia nel Cielo) tel. 04365052.

Il Meteo

Il Centro Valanghe Arpav di Arabba prevede per oggi, sabato 15 aprile, qualche schiarita in un cielo assai nuvoloso, a tratti molto nuvoloso sia per nubi basse e medio–alte, che per addensamenti. In questo contesto abbastanza umido l’instabilità crescerà, dando luogo a rovesci, anche diffusi. Clima diurno un po’ più fresco per lo scarso soleggiamento. Probabilità di precipitazioni in aumento fino ad alta tra il pomeriggio e la prima serata per rovesci, eventualmente temporaleschi sulle Prealpi. Il limite della neve sarà sui 2200/2300 m, ma potrebbe spingersi fino sui 2000 m in funzione dell’intensità dei rovesci. Sono previsti 5/10 mm, localmente fino a 15/20 mm sulle Prealpi, con altrettanti cm di neve a 2500 m, sotto tale quota gli spessori di neve fresca saranno irrisori. Temperature minime in aumento nelle valli e in calo in quota; massime in generale lieve diminuzione. Venti nelle valli perlopiù deboli di direzione variabile; in quota da deboli a moderati. Domani, domenica 16 aprile, festa della Pasqua, tempo inizialmente ben soleggiato. Dal primo pomeriggio e per alcune ore sviluppo di annuvolamenti cumuliformi irregolari, più intensi sulle Prealpi, dove rovesci sparsi e locali temporali si verificheranno, mentre il rischio di fenomeni sarà assai minore sulle Dolomiti. Clima più fresco e un po’ ventilato in quota, mentre i tratti soleggiati mitigheranno le temperature nelle valli. Precipitazioni al mattino assenti. Al pomeriggio rischio in aumento sulle Prealpi e alcuni settori delle Dolomiti meridionali per rovesci e locali temporali, qualora il soleggiamento del mattino fosse sufficiente per innescare la convezione. Il limite dei rovesci nevosi sarà sui 1800/2000 m. Sulle Dolomiti centro–settentrionali la probabilità di fenomeni sarà minore e perlopiù sotto forma di burrasche nevose in alta quota. Alla sera esaurimento dell’instabilità. Temperature in generale lieve diminuzione, eccetto qualche rialzo delle massime nelle valli in caso di prolungato soleggiamento al mattino. Venti nelle valli perlopiù deboli, a tratti moderati per possibili episodi di Föhn in alcune valli alla sera; in quota perlopiù moderati da Nord–Ovest. Dopodomani, lunedì 17 aprile, inizio di giornata piuttosto soleggiato, poi il tempo diventerà instabile per ingresso d’aria assai fredda in quota, con annuvolamenti irregolari e rischio di rovesci, più probabili da metà pomeriggio in poi. Il limite dei rovesci nevosi scenderà fino sui 1500/1600 m alla sera. Temperature in diminuzione con minime alla sera in quota. Venti in quota da deboli a moderati da Ovest Nord–Ovest, in contenuto rinforzo al pomeriggio.

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