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Venerdì 16 giugno 2017
Attenzione a chi truffa col nome della Camera di commercio
Sono in aumento pubblicità ingannevoli, telefonate sospette e bollettini di pagamento (nella foto un fac-simile) che utilizzano denominazioni facilmente confondibili con quelle della Camera di commercio. Si tratta spesso di contatti estranei all’attività dell’Ente camerale.
La Camera di commercio di Treviso–Belluno, a seguito dell’aumento dei casi di truffa segnalati dalle imprese, invita tutte le aziende delle province di Treviso e di Belluno a fare attenzione a bollettini di pagamento, pubblicità ingannevoli e telefonate sospette che utilizzano denominazioni facilmente confondibili con quelle della Camera di commercio. L’Ufficio relazioni con il pubblico chiarisce che la Camera di commercio di Treviso–Belluno non invia mai bollettini di pagamento alle imprese e in alcun modo promuove attività e servizi di natura commerciale, ma opera normalmente attraverso i propri uffici che, in quanto tali, procedono con tutte le cautele di legge.
Si tratta spesso di contatti e proposte pubblicitarie estranee agli Enti camerali, oppure di bollettini di conto corrente con diciture ingannevoli, che possono far pensare ad un pagamento obbligatorio richiesto dalla Camera di commercio come registrazioni in elenchi o pagamento di presunte "tasse di registrazione" ai titolari di brevetti e marchi; o il versamento di importi per l’inserimento nel Registro Telematico Imprese.
La Camera di commercio di Treviso–Belluno invita le imprese a verificare attentamente le clausole contrattuali proposte prima di effettuare qualsiasi pagamento e a segnalare e denunciare i casi di telefonate o bollettini sospetti, contattando direttamente l’ufficio relazioni con il pubblico (tel. 0422 595216-316 e-mail: urp@tb.camcom.it).
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