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Sabato 17 giugno 2017
Sanità, presto anche per la montagna un drone salvavita?
Trasporta un defibrillatore e il Presidente della Regione lo ha inaugurato sul litorale di Caorle sottolineando che servirà per raggiungere le zone impervie.
"Non è una trovata da ’Odissea 2001 nello spazio’, ma il progetto ’Apollo 4 drone salvavita’ è l’occasione per ribadire che il Veneto vuole essere all’avanguardia. Anche in sanità dovremo abituarci alle novità tecnologiche e ai droni, perché questa è la grande sfida del futuro". Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, al debutto, sul litorale di Caorle, del progetto di salvataggio e assistenza in emergenza con defibrillatore trasportato in loco da droni, realizzato da Regione Veneto e Ulss 4 del Veneto Orientale. Si tratta per ora di un progetto-pilota, unico in Italia, che prevede un drone georeferenziato, che trasporta un defibrillatore utilizzabile dai bagnini di salvataggio.
La medicina del futuro, ha ricordato il Governatore del Veneto, farà sempre più impiego di droni, robot e tecnologie digitali. "In sanità sperimenteremo altri progetti con i droni, ad esempio per raggiungere zone impervie ed aumentare la tempestività degli interventi di urgenza ed emergenza portando sul posto alcuni presidi sanitari, in commessione diretta con il 118. In Veneto il sistema dell’urgenza-emergenza dimostra grande efficienza e continueremo a potenziarlo investendo su nuove tecnologie e ’devices’".
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