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Sabato 29 luglio 2017

Carenza di poliziotti a Cortina






La denuncia del Sindacato autonomo di Polizia che, a fronte dei 3 agenti in più previsti per l’estate, ricorda che l’organico è diminuito di 4 unità.

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Il Sindacato autononomo di Polizia (Sap) fa sapere che sono stati confermati anche quest’anno i rinforzi estivi per il Commissariato di Cortina d’Ampezzo: 3 poliziotti provenienti dagli uffici ministeriali per un mese, dal 20 luglio al 20 agosto. Si tratta dello stesso rinforzo già previsto in passato, ma nel frattempo è diminuito il numero dell’organico effettivo dei poliziotti in Ampezzo che dal 2013 (primo anno in cui Cortina è stata inserita tra le località turistiche per le quali viene predisposto un potenziamento dei servizi di vigilanza nella stagione estiva) ad oggi è diminuito di 4 unità. Quindi – è la conclusione del Sindacato autononomo di Polizia - nulla di nuovo, anzi, in perfetto ossequio al motto tanto caro all’attuale capo della Polizia: "bisogna fare meglio con meno".


Rispetto agli anni scorsi – fa presente ancora il Sap – è stato anche accorciato il periodo dell’aggregazione per gli operatori di rinforzo: dai 57 giorni del 2014-2015 (6 luglio-31 agosto) si è passati ai 32 di quest’anno.

Tre agenti in più, per un solo mese, sono appena sufficienti – sottolinea ancora il Sap – a garantire con il personale restante una Volante per turno, che oramai l’esiguità d’organico del Commissariato non permette più di assicurare con continuità durante tutto l’arco dell’anno.
Rimane ora da scoprire – continua il sindacato - quale sarà il dispositivo per i servizi di sicurezza e soccorso in montagna che il Ministero intenderà attuare nei comprensori sciistici per la prossima stagione invernale, dopo il drastico taglio dello scorso anno che aveva visto i poliziotti impiegati sulle piste bellunesi passare da 28 a 21 unità, con la riduzione più netta proprio per Cortina (da 9 a 5 operatori).
In conclusione il Sap invoca una maggiore attenzione per questo territorio, ricordando anche le precarie condizioni nelle quali devono lavorare i poliziotti, costretti in una struttura assolutamente inadeguata e con alloggi a San Vito di Cadore, fortemente limitativi per il raggiungimento immediato della sede lavorativa in caso di urgenza.


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