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Martedì 12 settembre 2017

L’Italia e il mondo, in un minuto (Sir)






Livorno, 7 vittime; appello di Gentiloni all’unità. Brexit, da Londra passo decisivo verso il divorzio.

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Alluvione a Livorno, Gentiloni: «collaborare senza polemiche». Trovato il corpo della settima vittima
«A Livorno invito tutte le istituzioni a collaborare senza fare polemiche, mettendo al centro la comunità». «Alle vittime va non solo il pensiero ma la solidarietà di tutto il Paese». Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, interviene sulla tragedia che ha colpito la città toscana e invoca impegno solidale e responsabile per aiutare le popolazioni colpite. Livorno fatica a tornare alla normalità dopo l’inondazione che ha sconvolto il territorio cittadino, causando sette morti. Nelle ultime ore è stato ritrovato anche il corpo di Martina Bechini,34 anni: era in un giardino privato invaso dal fango nella zona di Antignano, non distante dal Rio Ardenza. Ieri nel torrente era stato trovato e salvato il marito, aggrappato a dei tronchi, a due chilometri dalla loro abitazione. Si cerca ancora, invece, Gianfranco Tampucci,67 anni. Il ministro dell’Ambiente Galletti richiama la necessità di un Centro meteo nazionale per la sicurezza del Paese. «Non credo - ha dichiarato ieri - che questa sia un’emergenza, sarebbe sbagliato chiamarla emergenza. Ciò che è successo nella città toscana è il frutto dei cambiamenti climatici e non solo. Come governo abbiamo stanziato milioni di euro per ripulire i fiumi e i tombini, questi soldi vanno spesi». Intanto si lavora per superare la situazione creatasi con l’inondazione. La Cei ha stanziato un milione di euro.


Regno Unito, la Camera dei Comuni approva il Great Repeal Bill. Un passo avanti verso il Brexit
La Camera dei Comuni britannica dopo ampia discussione ha approvato nella tarda serata di ieri il Great Repeal Bill, con il quale viene superata la normativa comunitaria e revocata la potestà legislativa dell’Ue sul Regno Unito. La norma è stata approvata con 326 voti a favore e 290 contrari: la maggioranza che sostiene il primo ministro britannico Theresa May ha dunque superato un ulteriore ostacolo verso il Brexit. Il provvedimento cancella lo European Commuinities Act del 1972. May ha spiegato che, grazie al voto, la separazione tra Londra e i Ventisette avverrà «in modo più netto». A favore ha votato la maggioranza del partito conservatore, con qualche eccezione; contraria tutta l’opposizione laburista.

Norvegia, le elezioni confermano la premier conservatrice Solberg. Per governare servirà una coalizione
Con le elezioni di ieri la Norvegia ha confermato alla guida del Paese il partito conservatore della premier uscente, Erna Solberg: è il primo leader di centrodestra a ottenere un secondo mandato nel Paese scandinavo. Solberg ha ringraziato i suoi sostenitori durante i festeggiamenti a Oslo: «Il messaggio che ci hanno dato gli elettori scalda il cuore. Abbiamo dimostrato che manteniamo le promesse. Abbiamo avuto la capacità di adottare politiche che guardano lontano e di essere in grado di fare le riforme necessarie se vogliamo mantenere il welfare per il futuro del Paese». Nell’attesa dei risultati definitivi la premier lavora a una coalizione, necessaria per governare, che potrebbe includere, oltre ai conservatori, i populisti del Partito del progresso, i cristiano-democratici e i liberali.

Spagna, Barcellona: catalani ancora in piazza per chiedere l’indipendenza. Controverso referendum il 1° ottobre
Un milione di persone in piazza ieri a Barcellona per prendere parte alla imponente manifestazione indipendentista organizzata in occasione della festa nazionale catalana della Diada e in appoggio al referendum del 1° ottobre. La manifestazione ha occupato diverse arterie del centro della città, da Paseig de Gracia a Carrer Aragò e Casanova e Plaza Catalunya. Il percorso verso l’indipendenza della Catalogna dal resto della Spagna trova diversi ostacoli politici, sia a Madrid che a livello Ue. Ma le autorità locali intendono proseguire la loro marcia forti del sostegno popolare.

Corea del Nord, dall’Onu nuove sanzioni per tessile e petrolio. Haley (Usa): «non vogliamo la guerra»
Con un voto unanime il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha deciso d’imporre nuove sanzioni alla Corea del Nord dopo il test nucleare dello scorso 3 settembre. La risoluzione inizialmente messa a punto dagli Stati Uniti è stata stemperata per evitare l’astensione di Russia e Cina: prevede la messa al bando delle esportazioni di tessile e restrizioni sulle importazioni di petrolio greggio. L’ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, Nikki Haley, ha dichiarato: «Non vogliamo la guerra. Il regime nordcoreano non ha ancora oltrepassato il punto di non ritorno. Se accetta di porre fine al suo programma nucleare può ancora sperare in un futuro. Se dimostra di poter vivere in pace, il mondo intero vivrà in pace con la Corea del Nord. Ma se dovesse al contrario proseguire il suo pericoloso cammino, aumenteremo la pressione».

Messico, terremoto: 90 morti. Resta l’allerta per le «repliche» e lo tsunami. Tre giorni di lutto nazionale
Sale a 90 vittime il bilancio del terremoto in Messico: lo riporta la Bbc citando funzionari locali secondo i quali 71 persone hanno perso la vita nel solo stato di Oaxaca,15 nel Chiapas e 4 a Tabasco. Tre giorni di lutto nazionale in onore delle vittime del terremoto sono stati predisposti per il Paese dal presidente del Messico durante una visita a Oaxaca, nella quale ha ribadito l’appello alla popolazione a «stare all’erta» per l’eventualità di una nuova forte replica. Si è trattato della scossa «più forte e di maggior magnitudo degli ultimi cento anni», ha precisato il presidente messicano Enrique Pena Nieto. Quello che preoccupa in queste ore sono dunque le «repliche» - che finora sono state 65 -, senza trascurare l’allerta tsunami.


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