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Lunedì 13 novembre 2017

L’Italia e il mondo, in un minuto (Sir)






Iraq-Iran, terremoto magnitudo 7.2, cresce il bilancio di morti e feriti. Francia, due anni fa la strage del Bataclan. Catalogna, il premier Rajoy a Barcellona.

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Iraq-Iran, terremoto magnitudo 7.2, almeno 221 morti e 2500 feriti
È di oltre duecento morti e 2.500 feriti il bilancio provvisorio del terremoto che ha colpito l’Iran occidentale. Nel Kurdistan iracheno, dove è stato registrato l’epicentro del sisma di grado 7.2, il bilancio resta fermo a 7 morti e 321 feriti. La cittadina più colpita è quella di Sarpol-e Zahab. Nella provincia iraniana di Kermanshah sono stati proclamati tre giorni di lutto. Le autorità hanno disposto la chiusura di scuole e università nella provincia di Kermanshah, dove invece sono chiamati a presentarsi al lavoro tutti i dipendenti governativi. «L’obiettivo dei responsabili ora è quello di accelerare gli aiuti e di soccorrere le persone rimaste intrappolate sotto le macerie». Così la Guida suprema iraniana Seyye ali Khamenei, citato dall’Irna, in un messaggio al Paese. L’ayatollah ha chiesto a Esercito e Pasdaran di intervenire nelle aree colpite dal sisma. Il ministro dell’Interno, Abdolreza Rahmani Fazli, ha riferito che sono stati allestiti ospedali da campo e di temere per le aree rurali «dove si prevedono altre vittime».

Francia, Bataclan, due anni fa la strage. Commemorazioni a Parigi per le 130 vittime
Sono passati due anni da quel 13 novembre in cui Parigi piombò in pochi minuti nell’incubo degli attentati simultanei, in seguito rivendicati dall’Isis. Commando di armati e kamikaze entrarono in azione allo Stade de France, nei caffè del 10° e dell’11° arrondissement e nel teatro del Bataclan affollato per un concerto: il bilancio fu di 130 morti e oltre 400 feriti, che ancora oggi cercano di sanare le loro cicatrici, quelle fisiche e quelle invisibili. Un sondaggio Ifop rivela però che, due anni dopo la strage, secondo il 92% dei francesi la minaccia terroristica resta alta. E lo conferma anche il ministro: «Le perdite subite dall’Isis sul terreno potrebbero rafforzare le motivazioni di coloro che vogliono passare all’azione qui», in Francia. Oggi la Francia, a partire dal presidente Emmanuel Macron e dai sindaci di Parigi e Saint-Denis, si stringerà attorno ai sopravvissuti e ai familiari delle vittime in diverse commemorazioni, con la lettura dei nomi di chi ha perso la vita quel giorno per mano della follia jihadista.

Asia, Donald Trump a Manila dal presidente Duterte, ultima tappa del viaggio
Primo incontro a Manila tra Donald Trump e Rodrigo Duterte. L’occasione è il gala in onore dei partecipanti del summit delle nazioni del sud-est asiatico (Asean), ultima tappa del presidente Trump in Asia. I due si sono stretti la mano all’arrivo dei vari leader nella sala del ricevimento a Manila, chiacchierando anche amichevolmente, prima di posare per la foto di gruppo. Alla cena, il presidente Usa e quello filippino sono seduti a fianco e Trump indossa il «barong Tagalog», l’indumento elegante tradizionale delle Filippine. Duterte è accusato dalle opposizioni di aver ordinato migliaia di esecuzioni extragiudiziali nella sua guerra ai cartelli della droga. Ma la visita di Trump a Manila ha scatenato proteste: centinaia di manifestanti sono scesi in strada davanti all’ambasciata Usa di Manila per l’arrivo del presidente, Donald Trump. La polizia anti-sommossa filippina è intervenuta con i cannoni ad acqua. «Basta con l’imperialismo», «Scaricare Trump», sono alcuni dei cartelli in mano ai dimostranti bloccati dalla polizia in tenuta anti-sommossa.

Catalogna, premier Rajoy: basta a distruzione separatista. Prima visita da attivazione articolo 155
Dopo che venerdì scorso circa un milione di persone hanno partecipato a Barcellona alla marcia della società civile indipendentista per esigere la liberazione degli undici «detenuti politici catalani» in carcere a Madrid, fra cui nove del governo di Carles Puigdemont, il premier spagnolo, Mariano Rajoy, si è recato in Catalogna per sostenere le elezioni di dicembre in Catalogna che - ha detto - aiuteranno a porre fine «alla distruzione separatista». Rajoy, parlando in Catalogna per dare il via alla campagna del Pp per le elezioni - la sua prima visita dall’attivazione dell’articolo 155 - ha difeso la sua linea affermando di aver «esaurito tutte le strade» dopo la dichiarazione unilaterale di indipendenza del governo catalano a ottobre.

Musei, 50 milioni in più di incassi tra 2013-2016, boom di visitatori
Circa 50 milioni di euro in più di incassi tra il 2013 e il 2016 (+38,4%) con un trend ancora in crescita nel 2017 (+13,5%), mentre i visitatori passano dai 38,4 mln del 2013 ai 45,5 del 2016 (+18,5%) puntando a raggiungere i 50 mln nel 2017. Sono i numeri dei musei statali italiani che apriranno oggi a Roma l’incontro del ministro della cultura, Dario Franceschini, con i direttori dei musei autonomi nati dalla riforma. «La riorganizzazione sta dando i suoi frutti», commenta il ministro, sottolineando una «radicale inversione di tendenza». Al top fra le regioni c’è come sempre il Lazio i cui musei statali hanno accolto, nel 2016, 20,3 milioni di visitatori (erano 17,7 nel 2013) con incassi per 67,6 milioni (55,2 nel 2013). Ma a sorpresa la Campania supera la Toscana, piazzandosi per la prima volta al secondo posto con oltre 8 milioni di visitatori (+32,6%) nel 2016 (contro i 6 del 2013) e gli introiti che, grazie anche al boom di Pompei, Reggia di Caserta, Capodimonte e Museo archeologico di Napoli, superano i 41,7 milioni di euro contro i 28,7 milioni del 2013.


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