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Giovedì 16 novembre 2017

L’Italia e il mondo, in un minuto (Sir)






Maltempo, dieci vittime in Grecia. Medicina, primo intervento negli Usa sul dna per curare un paziente.

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Grecia, dieci vittime per il maltempo. Ingenti danni, proseguono i soccorsi e la ricerca dei dispersi
Le violente inondazioni che hanno colpito la Grecia negli ultimi giorni hanno finora provocato almeno 10 vittime, ma il bilancio, secondo le autorità elleniche, è provvisorio. Piogge torrenziali hanno battuto alcune regioni del Paese per una settimana: particolarmente colpiti i centri di Mandra, Nea Peramos e Megara, a una ventina di chilometri a ovest di Atene. La maggior parte delle vittime del maltempo erano anziani che si trovavano nelle loro case. Al momento vengono portati soccorsi alle popolazioni colpite, mentre prosegue la ricerca di alcune persone che risultano disperse; i feriti sono curati in diversi ospedali. Ingenti anche i danni a case, imprese e agricoltura. Il premier Alexis Tsipras, che segue in presa diretta gli eventi, ha espresso le condoglianze alle famiglie.

Polonia e Malta, rischi per lo stato di diritto secondo due risoluzioni del Parlamento di Strasburgo
I valori fondamentali dell’Unione europea - stato di diritto, divisione dei poteri, autonomia della magistratura, diritti e libertà democratiche - sono, secondo il Parlamento europeo, a rischio in Polonia. Una risoluzione adottata ieri durante la plenaria a Strasburgo (438 voti a favore,152 contrari e 71 astensioni) chiede formalmente al Consiglio Ue, cioè all’organismo che raccoglie i rappresentanti dei governi dei Paesi membri, di attivare il meccanismo preventivo previsto dall’articolo 7 del Trattato sull’Unione europea, il quale comprende la sanzione più grave - sospensione del diritto di voto in Consiglio - nei confronti di uno Stato membro che violi i valori fondamentali elencati all’articolo 2. Il voto di ieri era stato preceduto da un dibattito teso, che ha visto molti deputati scagliarsi contro alcune misure legislative adottate o in via di adozione da parte del governo di Varsavia. Dure le risposte di diversi deputati polacchi. L’emiciclo ha adottato, sempre ieri, una risoluzione riguardante lo stato di diritto a Malta a seguito dell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia. I deputati indicano alla Commissione di monitorare la situazione nel Paese e di «instaurare un dialogo con il governo maltese per quanto riguarda il funzionamento dello Stato di diritto».

Migranti, diminuiscono gli sbarchi, ma rimangono per Italia e Grecia i problemi legati all’accoglienza
Diminuiscono gli arrivi di migranti (meno 65% rispetto allo scorso anno), maggior collaborazione tra gli Stati Ue, cooperazione con i Paesi di origine e transito dei flussi: elementi che, secondo il commissario Ue Dimitris Avramopoulos, farebbero presumere che la «crisi dei migranti sta gradualmente rientrando». Ieri la Commissione ha diffuso i dati degli sbarchi sulle coste europee: la situazione rimane complessa, sia in Italia che in Grecia, e soprattutto non sono risolti i nodi relativi all’accoglienza. Eppure l’Esecutivo europeo si dichiara moderatamente ottimista: «Abbiamo fatto dei progressi, abbiamo stanziato un’ingente cifra di denaro, diamo il necessario supporto politico, abbiamo delle Ong e altri attori che partecipano», dichiara Avramopoulos. «È il momento per dimostrare che l’Europa non è una fortezza, non è chiusa. Per questo abbiamo approvato il piano di reinsediamenti per ammettere in Europa i profughi che necessitano di protezione internazionale». Ma i numeri sono modesti e soprattutto non è andato a buon fine il piano secondo il quale tutti i Paesi Ue avrebbero dovuto accogliere rifugiati sinora presenti soprattutto in Italia e in Grecia. Il piano di relocation avrebbe dovuto trasferire un totale di 98mila richiedenti asilo dai due Paesi, ma il meccanismo, in fase di chiusura, non andrà oltre i 35mila trasferimenti. In particolare tre Paesi - Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca - non hanno aderito al piano. La Commissione insiste poi sul controllo delle frontiere e sui rimpatri volontari (22mila finora). Mentre resta da realizzare il piano di investimenti in Africa per «affrontare alla radice il fenomeno delle migrazioni».

Scienza, Stati Uniti: modificato il dna per curare un paziente direttamente all’interno del suo corpo
Scienziati americani hanno reso noto di avere provato per la prima volta a modificare i geni di una persona direttamente all’interno del suo corpo per cambiarne il Dna in modo permanente con l’obiettivo di curare una malattia. L’esperimento è stato realizzato lunedì - riferisce l’Ansa - a oakland (California) su Brian Madeux, un 44enne affetto da una rara malattia metabolica. Si saprà fra 3 mesi se il trattamento è riuscito o meno. La tecnica verrà testata per altre malattie, inclusa l’emofilia. «Voglio assumermi questo rischio - ha detto il paziente -. Spero che aiuterà me e altre persone». La sindrome di Hunter, di cui Madeux è affetto, colpisce meno di 10mila persone al mondo. La maggior parte dei malati muoiono giovani. Chi ne soffre manca di un gene che produce un enzima che scinde alcuni carboidrati. I malati vanno incontro a frequenti otiti, paresi facciali, perdita di udito, problemi cardiaci, respiratori e dell’apparato digerente, patologie alla pelle e agli occhi, problemi alle ossa, disturbi al cervello.

Arte, New York, il «Salvator Mundi» di Leonardo venduto all’asta per 450 milioni di dollari
L’opera «Salvator Mundi» di Leonardo da Vinci è stato venduto ieri per 450 milioni di dollari nel corso delle aste d’autunno di Christie’s a New York. Il dipinto di Leonardo, realizzato attorno al 1500 per Luigi XII di Francia, esposto l’ultima volta alla National Gallery di Londra prima del tour organizzato da Christie’s, era stato messo in vendita assieme a un’opera di Andy Warhol, battuto per 56 milioni di dollari. «Salvator Mundi» diviene così l’opera d’arte più costosa della storia. Finora il primato apparteneva ai 300 milioni di dollari pagati per «Interchange» di Willem De Kooning. Il nome dell’acquirente del «Salvator Mundi» non è noto: l’offerta più alta per il capolavoro vinciano è giunta da un alto dirigente della casa d’aste, incaricato di partecipare alla gara.


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