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Lunedì 22 gennaio 2018

L’Italia e il mondo, in un minuto (Sir)






Al via il World Economic Forum di Davos, l’1% di Paperoni ha come il restante 99%. Germania, il «sì» di Spd al governo di coalizione.

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Economia mondiale, al via a Davos «World Economic Forum», l’1% di Paperoni ha come il restante 99%
«Creare un futuro condiviso in un mondo frammentato» è il tema del «World Economic Forum» di Davos giunto alla 48esima edizione che si terrà nella città svizzera, dal 23 al 26 gennaio. Settanta leader mondiali e migliaia tra banchieri, investitori, personaggi famosi e grandi imprenditori si confronteranno in questi giorni su mercati, globalizzazione e visione del futuro della Terra. Il discorso d’apertura sarà tenuto dal primo ministro indiano Narendra Modi e il Fmi aggiornerà le sue stime sull’economia mondiale. Per l’Italia, all’ultimo è arrivata la conferma della presenza del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, che siederà accanto alla cancelliera tedesca Angela Merkel, al presidente francese Emmanuel Macron, a Re Felipe VI di Spagna, al primo ministro della Gran Bretagna Theresa May. Intanto piombano sul vertice i dati dell’Ong britannica Oxfam, una delle più autorevoli, sulle permanenti fratture tra ricchi e poveri. Sempre più ricchi i primi, sempre più poveri i secondi. Un trend che riguarda anche l’Italia, seppure in proporzioni meno clamorose. L’1% più ricco della popolazione mondiale continua a possedere quanto il restante 99%. Ma si arricchisce sempre di più: l’82% dell’incremento di ricchezza netta registrato nel mondo tra marzo 2016 e marzo 2017 è andato in tasca a questi Paperoni. Nemmeno un centesimo, invece, è finito alla metà più povera del pianeta, che conta 3,7 miliardi di persone. Il contrasto è evidente visto che, conti alla mano, ogni due giorni si registra l’arrivo di un nuovo miliardario.

Germania, il «sì» dei socialdemoctratici al governo di coalizione
Il congresso dei socialdemocratici tedeschi del Spd riunito a Bonn ha votato a favore della grande coalizione con l’Unione di Angela Merkel per il governo in Germania. A favore della mozione sostenuta dal leader Martin Schulz hanno votato 362 delegati,279 i contrari. I negoziati per la nascita della Grande coalizione tra Cud/Csu e Spd potrebbero iniziare già oggi. «Passata a maggioranza la proposta di Martin Schulz per concludere un accordo di grande coalizione. Un passo avanti per il futuro dell’Europa», ha scritto su twitter il premier Paolo Gentiloni.

Afghanistan, rapita a Kabul dipendente Onu con figlia
Una dipendente, di cui ancora non si conosce la nazionalità, della Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (Unama) è stata rapita oggi a Kabul insieme alla figlia che stava portando a scuola. Lo riferisce la tv Tolo.

Turchia, esercito avanza verso l’enclave curdo siriana di Afrin
Truppe speciali di Ankara e ribelli siriani addestrati dalla Turchia sarebbero penetrati per almeno cinque chilometri in territorio siriano, avanzando rispettivamente da nord e nord est, in quella che appare come una manovra a tenaglia: l’obiettivo è stabilire una zona cuscinetto profonda 30 km, che separi la Turchia dai territori sotto il controllo dei curdi del Pyd, fortemente avversati da Ankara per via della loro vicinanza, ideologica e strategica, ai guerriglieri del Pkk turco. Secondo Erdogan, invece, l’obiettivo della missione sarebbe invece il rientro in sicurezza dei milioni di profughi siriani ospitati nelle città turche. «È vero o no che ci sono tre milioni e mezzo di fratelli siriani nel nostro Paese?», ha dichiarato durante un comizio. «Bene, ciò che vogliamo è farli tornare a casa, nella loro terra».

Usa, shutdown, nessun accordo al Senato, voto rinviato
Il Senato degli Stati Uniti voterà a mezzogiorno ora di Washington (le sei del pomeriggio in Italia) nel tentativo di revocare lo shutdown, la chiusura dell’amministrazione federale scattata alla mezzanotte di sabato, che entra quindi nel terzo giorno. Un voto procedurale era atteso per l’una del mattino ora di Washington (le 7 del mattino in Italia). I colloqui fra democratici e repubblicani non hanno però al momento portato a un accordo. Le aspettative sono che oggi si voti su un provvedimento di spesa temporaneo, possibilmente che consenta la «riapertura» del governo fino al prossimo 8 febbraio con il contestuale impegno da parte del leader della maggioranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell, di indire una votazione sul nodo dell’immigrazione prima di quella data.

Filippine, forte eruzione vulcano Mayon
C’è stata un’eruzione «esplosiva» dal vulcano Mayon, uno dei più attivi e temibili delle Filippine. Le autorità hanno deciso di alzare il livello di allerta a 4. Nei giorni scorsi oltre 12mila persone sono state evacuate entro un raggio di 7 chilometri dal vulcano, che si trova a circa 330 chilometri a sudovest di Manila, a causa del rischio di un’eruzione imminente. L’allerta quattro non è ancora il livello più alto di emergenza ma significa che un’eruzione è possibile nei prossimi giorni.


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