|
Lunedì 12 febbraio 2018
Morto don Pietro Da Gai, già parroco di San Pietro di Cadore
I funerali saranno celebrati dal vescovo Renato Marangoni mercoledì 14 febbraio alle ore 10.30 nella chiesa parrocchiale di Lamosano; la salma di don Pietro proseguirà quindi per la sepoltura a Cles (Trento).
È morto ieri sera (11 febbraio) a casa «Padre Kolbe» di Pedavena, don Pietro Da Gai. Aveva ottantanove anni. Era nato a Laste, in comune di Rocca Pietore, il 4 gennaio 1929 e il suo nome compare tra i quattordici sacerdoti ordinati dal vescovo Gioacchino Muccin nell’anno 1953, il 5 luglio.
Per lui, quattro anni di sacerdozio vissuti a Lamosano, come vicario cooperatore, fino al 1957; poi altri sette a Zoppè di Cadore, come parroco. Dal 1964 fino al 2001 era stato parroco di San Pietro di Cadore: negli anni Ottanta e Novanta apparve spesso accanto al campione olimpico, suo parrocchiano, Maurilio De Zolt, le cui vittorie nello sci di fondo festeggiava e faceva festeggiare con tutta la comunità. Fu "catturato" dalle telecamere anche nei soggiorni estivi di san Giovanni Paolo II in Cadore, dal 1987 in poi. Conoscitore della montagna e dei suoi sentieri, sapeva indovinare e intercettare i percorsi del Papa. Don Pietro Da Gai però non era affatto un uomo mediatico o in cerca di visibilità: buono e semplice, visse un ministero concreto, con la preghiera, le celebrazioni, il contatto con la gente.
Ritiratosi dal ministero in Comelico, andò quindi ad abitare a Funes di Lamosano, in quella parrocchia dove aveva iniziato la sua esperienza di prete, e in Alpago si rese disponibile, finché la salute glielo permise, ad aiutare i parroci per qualche celebrazione, a Sitran o altrove. Negli ultimi mesi, con l’aumentare degli acciacchi legati all’età, era stato ricoverato a casa «Padre Kolbe».
I funerali saranno celebrati dal vescovo Renato Marangoni mercoledì 14 febbraio alle ore 10.30 nella chiesa parrocchiale di Lamosano; la salma di don Pietro proseguirà quindi per la sepoltura a Cles (Trento).
Leggi gli altri titoli di oggi.
| |