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Martedì 13 febbraio 2018

Allergia da pollini, il rimedio sarà negli occhiali






L’occhiale antipollini si chiamerà «Apollo» e sarà il frutto della collaborazione tra Certottica e il partner austriaco Micado. Già concluso il progetto Pmp tra gli stessi partner che ha studiato la fattibilità di un occhiale e maschera filtrante contro le polveri sottili.

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Certottica porta avanti la battaglia contro le polveri sottili: si è da poco concluso il progetto Ppmp. «Protezione dalle polveri sottili» e l’istituto di Longarone, con il partner transfrontaliero Micado smart engineering, ha già ottenuto il via libera per «APollO», che porterà alla produzione di un prototipo di dispositivo anti polline. Entrambe le ricerche sono state co–finanziate dal Programma Interreg V Italia–Austria – Clld Dolomiti live grazie al coordinamento, per il versante italiano, del Gal (Gruppo azione locale) Alto Bellunese. Nell’incontro conclusivo del progetto Pmp, il team di lavoro, composto da Giuseppe Da Cortà e Marco Calvi di Certottica, Roland Tiefnig e Simon Mair di Micado, sotto l’egida di Flaminio Da Deppo, presidente del Gal, ha illustrato i risultati ottenuti. Il Pmp si è sviluppato come studio di fattibilità di un dispositivo innovativo costituito da un occhiale e maschera filtrante in grado di proteggere gli occhi e le mucose dell’apparato respiratorio dalle insidie delle polveri sottili: un problema che si riscontra nell’aria in concentrazioni pericolose, non solo in molti centri urbani, ma anche nelle valli alpine. La considerazione di partenza, che ha portato i partner a indagare in questa direzione, è che nel corso degli ultimi decenni le caratteristiche dell’inquinamento dell’aria sono cambiate. Negli anni Cinquanta lo smog era costituito essenzialmente da particelle che, per le dimensioni, non riuscivano a penetrare nel tratto respiratorio superando la laringe (se non in piccola parte). Ora si è passati allo smog fotochimico, caratterizzato da particelle solide di dimensioni che non possono essere fermate dalle mucose e quindi si insinuano nell’organismo. In più, gli inquinanti atmosferici non conoscono confini: quelli rilasciati in una zona possono essere trasportati in atmosfera contribuendo o causando il deterioramento della qualità dell’aria in altre zone, anche molto distanti tra loro. La necessità, quindi, è quella di limitare gli effetti nocivi delle polveri sottili su occhi e mucose dell’apparato respiratorio con un dispositivo innovativo e appetibile al mercato: ecco il perché dello studio che è stato sviluppato grazie alle competenze presenti sul territorio del Dolomiti Live, quali l’alta Provincia di Belluno e l’Osttirol. All’interno del progetto, a seguito di un sondaggio approfondito condotto dal partner austriaco nell’area di programma, i ricercatori hanno poi deciso di concentrarsi sull’ideazione di un prototipo contro i pollini, in quanto problematica maggiormente sentita nella zona; basti pensare che, solo in Italia,10 milioni di persone soffrono di una forma di allergia dovuta a essi. Il Pmp ha prodotto uno studio di fattibilità fondamentale per il futuro sviluppo di un dispositivo efficace, maneggevole e alla moda per proteggere l’utilizzatore finale dai pollini. Ed ecco perché, come naturale prosecuzione, i partner hanno presentato il progetto «Apollo» – Anti polline occhiale. Lo studio, che terminerà nel gennaio del 2020, arriverà a produrre un prototipo reale (occhiale o occhiale a visiera) che verrà realizzato dall’austriaca Micado (tramite stampaggio 3D), e potrà essere testato e certificato dai laboratori di Certottica.


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