Pubblicità
Testata

Lunedì 19 marzo 2018

Premio Onu per la Cooperativa Cadore Scs






Giovedì 22 a Milano le verrà assegnato un riconoscimento dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) per l’impegno a supporto dell’integrazione dei richiedenti asilo e dei beneficiari di protezione internazionale.

Iscriviti alla Newsletter

Ascolta il testo

Un prestigioso riconoscimento per l’impegno dimostrato nel supporto a per-corsi di integrazione dei richiedenti asilo e dei beneficiari di protezione internaziona-le. La Cooperativa Cadore Scs, dopo aver partecipato a un bando dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), è risultata asse-gnataria del logo "Welcome. Working for refugee integration". La pre-miazione avverrà giovedì 22 marzo a Milano, nella sede di Assolombarda. Per la Cadore Scs saranno presenti Luca Valmassoi e Monica Argenta.

Il riconoscimento, che gode anche del patrocinio del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, viene assegnato dal 2017 dall’Unhcr alle aziende italiane che si contraddistinguono per avere posto in essere iniziative volte a favorire i processi di integrazione dei beneficiari di protezione internazionale. Il premio prevede il conferimento di un logo che le realtà assegnatarie potranno utilizzare nella loro comunicazione.

La Cadore Scs è stata selezionata da un Comitato appositamente creato, che include personalità provenienti da contesti diversi e che a vario titolo si occupano di responsabilità sociale nell’ambito del settore privato.

Per la Cooperativa cadorina si tratta di un grandissimo risultato, che fa seguito a un impegno portato avanti da anni. La Cadore Scs si è costituita dieci anni fa con l’intento di inventare lavoro, essere parte di un progetto territoriale di economia integrata e welfare di comunità. E dal 2011 si occupa anche della gestione dell’accoglienza in strutture straordinarie dei richiedenti asilo. Perpetuando la propria filosofia di benessere ecologico in senso ampio, la Cadore ha da subito adottato un modello di "ospitalità diffusa" - piccoli gruppi dislocati in diverse zone: modello che paga di più in termini di integrazione - scegliendo di rapportarsi con il fenomeno migratorio in modo che tutte le parti coinvolte nel processo possano vivere un’esperienza inclusiva e produttiva.


Leggi gli altri titoli di oggi.

Iscriviti alla Newsletter





Home
L’Amico edizione digitale
L’Amico su Facebook  
L’Amico su Twitter  
Le foto dell’Amico su Flickr  
L’Amico su YouTube  
L’Amico su Instagram  
Abbonamenti
Pubblicità
Privacy




Copyright © 2000-2019 L'Amico del Popolo S.r.l.
Piazza Piloni 11, 32100 Belluno
Tel. +39 0437 940641, Fax +39 0437 940661
Email redazione@amicodelpopolo.it
P.Iva/C.F. 00664920253