Vivere a lungo e bene? Il segreto è nell’alimentazione






Venerdì 25 maggio al Giovanni XXIII, a Belluno, lo scienziato Luigi Fontana. Ingresso libero. Nelle foto il professor Fontana e la Gastroenterologia di Belluno.

«Dalla ricerca scientifica i segreti della longevità» è il titolo della conferenza pubblica con il professor Luigi Fontana, scienziato di fama internazionale. L’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, sarà venerdì prossimo 25 maggio alle 21, al centro Giovanni XXIII in piazza Piloni a Belluno, organizzato dalla Gastroenterologia dell’Ospedale San Martino di Belluno con il patrocinio dell’Ulss 1 Dolomiti e del Comune.

Come l’alimentazione e lo stile di vita possono prevenire molte patologie: l’intervento di Fontana sarà introdotto da Bastianello Germanà, primario della Gastroenterologia di Belluno e curatore dell’incontro. Fontana è uno dei massimi esperti mondiali sul ruolo della nutrizione nel modulare i processi dell’invecchiamento e nel promuovere longevità e salute.

«Questo incontro è stato organizzato nell’ambito di un percorso portato avanti da alcuni anni dall’Ulss 1 Dolomiti e dalla nostra Gastroenterologia», spiega il primario Germanà. «L’attenzione per il ruolo dell’alimentazione nella cura e nella prevenzione delle malattie dell’apparato digerente è testimoniata da diversi convegni organizzati negli ultimi anni con i medici di medicina generale, farmacisti e specialisti del settore ma non solo». In più occasioni la Gastroenterologia di Belluno ha proposto alla cittadinanza iniziative di divulgazione e di formazione.

Il professor Fontana è nato a Trento e attualmente insegna medicina e nutrizione all’Università di Brescia e alla Washington University di St.Louis negli Stati Uniti, dove dirige il programma universitario di ricerca sulla longevità.

Autore di numerose pubblicazioni, spesso intervistato dai media internazionali per approfondimenti scientifici, Fontana ha focalizzato le sue ricerche principalmente sul ruolo dell’alimentazione e dell’esercizio fisico nel prevenire le patologie croniche e nel rallentare i processi d’invecchiamento. Attualmente sta studiando gli effetti di vari tipi di diete (ipocaloriche, ipoproteiche, vegetariane, ricche in sostanze naturali presenti in alcune piante) e dell’esercizio fisico sul rischio di sviluppare uno stato infiammatorio cronico e una alterazione del sistema immunitario: è possibile che comportamenti adeguati riducano la probabilità di sviluppare un cancro. Si sta anche occupando degli effetti dell’eccessivo accumulo di grasso addominale nel determinare, sempre attraverso l’infiammazione cronica, un invecchiamento accelerato e di conseguenza un aumentato rischio di cancro.

«Crediamo quindi che l’opportunità di ascoltare la conferenza del professor Fontana», afferma Germanà invitando la popolazione a partecpare venerdì all’incontro, «rappresenti un’ottima occasione per poter scegliere consapevolmente la propria dieta e il proprio stile di vita in un contesto in cui ogni giorno siamo bombardati da ricette che promuovono la salute. Negli ultimi anni si è infatti assistito a un’enorme diffusione di diete di vario tipo che non sempre trovano fondamento su evidenze scientifiche, offerte peraltro in larga misura da figure non sempre accreditate per poterlo fare, comportando disorientamento nei cittadini e possibili ripercussioni nocive per la salute».

Il giorno dopo il professor Fontana sarà ancora coinvolto con una lettura magistrale sui meccanismi metabolici e molecolari con cui la dieta interferisce con il rischio di sviluppare malattie croniche e degenerative, nell’ambito di un convegno nazionale curato dai medico Lecis e Germanà della Gastroenterologia dell’ospedale San Martino di Belluno rivolto a medici, farmacisti e infermieri. Interverranno anche altri professionisti di fama.

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