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Venerdì 18 maggio 2018

Valutazioni sulle centraline, la Giunta regionale non entra nel merito






La replica dell’assessore veneto all’Ambiente dopo le critiche di due consiglieri Pd circa la gestione dell’iter autorizzativo per un nuovo impianto in Zoldo.

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"O sono in malafede o è davvero imbarazzante la confusione che i due consiglieri regionali hanno in testa su una materia così delicata, tanto da dimostrare di non conoscere nemmeno le normative che in parte sono chiamati a scrivere". È la replica dell’assessore regionale all’Ambiente e alla Difesa del suolo, Gianpaolo Bottacin, alle accuse mosse alla Giunta regionale dai consiglieri Zanoni e Zottis circa le autorizzazioni relative a una centralina sul Maè in Val di Zoldo.

"Partiamo innanzitutto da un fatto più che oggettivo: la Giunta non entra nel merito delle valutazioni sulle centraline - puntualizza l’assessore - in quanto nessun provvedimento che riguarda le centraline passa attraverso l’organo esecutivo regionale. E’ stupefacente che i due non lo sappiano, visto che hanno votato la legge regionale 4/2016 relativa alla Via. Le valutazioni ambientali vengono infatti espresse da un organismo tecnico, il Comitato tecnico regionale per la Via, su cui la Giunta non può e non vuole entrare perché differentemente commetterebbe un illecito. Non voglio nemmeno pensare che Zanoni e Zottis ci stiano istigando in tal senso".

"Va inoltre detto, per quanto riguarda il territorio bellunese – specifica ulteriormente l’assessore – che, in applicazione alla legge sulla specificità, già nel marzo 2016 sono state conferite alla Provincia di Belluno le funzioni in materia di rilascio dell’autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio di impianti idroelettrici, altra norma che ad oltre due anni dalla sua esecutività i due consiglieri, ahinoi, dimostrano di non conoscere".

"Assurde sotto ogni punto di vista sono quindi le accuse che ci vengono mosse – conclude – anche perché le normative ambientali in materia di idroelettrico messe in campo dalla Regione del Veneto sono le più restrittive d’Italia. Inoltre va pure detto che nemmeno applicare in maniera retroattiva le nuove norme sarebbe possibile tanto che il Friuli, che pure ci aveva provato, ha visto la sua norma impugnata dal Governo peraltro guidato dallo stesso partito, il Pd".


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