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Giovedì 5 luglio 2018

Olimpiadi, Asiago vuole il trampolino, Venezia dice no






Il sindaco della località turistica vicentina vorrebbe il ruolo che il dossier Cortina 2026 assegna alla trentina Predazzo.

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Perché Predazzo (Trentino) e non Asiago (Veneto)?

Il sindaco del comune montano vicentino è interventuo con un comunicato sulla questione della localizzazione di taluni scenari di gara previsti nel dossier per la candidatura di Cortina a sede delle Olimpiadi invernali del 2026.

Le ragioni della scelta della Regione di una località esterna al Veneto da affiancare a Cortina al posto di Asiago (come del resto per Bolzano, Merano e Anterselva), vengono precisate dai tecnici veneziani.

«Le ragioni di quanto lamentato dal sindaco di Asiago sono da imputarsi alla necessità di avere nello stesso luogo trampolino e pista di fondo per effettuare la combinata nordica, ove possibile. Nel Master Plan di Torino e di Milano, l’impianto di fondo è ubicato contestualmente al trampolino rispettivamente a Pragelato e a St. Moritz», spiegano i tecnici regionali.

Ma c’è anche il problema della lontananza: «A ciò si aggiunge la distanza fra Cortina e Asiago pari a 160 km (2h e 46’) contro 89 km fra Cortina e Predazzo (1h 53’)». Facile parlare di «montagna veneta» come se fosse tutt’uno, in realtà il contesto dolomitico è molto distante dalle montagne vicentine e tantopiù veronesi.

«Il Cio», spiega ancora la Regione, «non vuole che si costruiscano impianti nuovi senza una chiara capacità di gestione. Impianti come il trampolino sono particolarmente difficili da gestire, visto anche il non elevato numero di praticanti. Avrebbe quindi un impatto elevatissimo sulla comunità locale, a maggior ragione essendoci quello di Predazzo nelle immediate vicinanze. Basti pensare che persino il trampolino olimpico di Pragelato è stato a lungo inutilizzato e se ne immagina lo smantellamento anche dopo il 2026, qualora Torino fosse prescelto. Asiago sarà comunque valorizzata come sito di allenamento per sci nordico e discipline del ghiaccio».

A dire il vero, c’è un altro trampolino nel Veneto (oltre a quello di Cortina) e si trova in provincia di Vicenza: «L’unico trampolino presente a Gallio, trampolino piccolo (k95) avrebbe bisogno di essere riqualificato, perché usato solo d’estate», spiega la Regione. «Manca del tutto il trampolino grande (k120) che andrebbe costruito ex novo con un costo di 35/40 milioni di euro».


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