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Domenica 4 novembre 2018 ‐ S. Carlo Borromeo
Non è franata la speranza coraggiosa e operosa di tante persone
Una riflessione del vescovo emerito Giuseppe Andrich su quanto è capitato a causa del maltempo.
Una riflessione per aiutare a meditare su quanto è successo a causa del maltempo. È quella proposta oggi dal vescovo emerito Giuseppe Andrich. Eccone il testo.
«Buona domenica a tutti. Nella nostra provincia è una domenica di desolazione: la tragedia del maltempo ha fatto vittime umane, desertificato boschi, scoperchiato case, isolato paese, distrutto beni essenziali con acqua e fango, sono franate tante risorse e bellezze dolomitiche e siamo rimasti a lungo periferia ignorata anche dai mezzi di comunicazione. Non è franata la speranza coraggiosa e operosa di tante persone che alacremente si sono mobilitate di giorno e di notte. Da montanaro che 55 anni fa ha vissuto la catastrofe del Vajont, risento oggi Il grido del parroco superstite del Comune di Longarone, don Costante Pampanin, che sulla spianata deserta ha ripetuto gridando, prima della Messa del vescovo Muccin domenica 13 ottobre 1963: "In questo momento abbiamo bisogno di Dio!".
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Oggi, per la nostra popolazione e la nostra terra, facciamoci coscienti nella Messa o preghiera domenicale: "Abbiamo bisogno del Signore!". Lui infonde e sorregge la speranza esistenziale che ci aiuta ad affrontare il futuro. Che non ci capiti ancora di rivoltarci - come scrive il Manzoni - sdegnati e furiosi contro i mali mezzani, e poi curvarsi in silenzio sotto gli estremi, sopportando, non rassegnati, ma stupidi, il colmo di ciò che da principio avevamo chiamato insopportabile».
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