Pubblicità
Testata

Domenica 11 novembre 2018 ‐ S. Martino di Tours, patrono della diocesi

Traguardi importanti per la Cadore Scs






Ancora più importanti sono le sfide del presente e del futuro. Se ne è parlato in occasione del decennale della Cooperativa sociale.

Iscriviti alla Newsletter

Ascolta il testo

La cooperazione ha davanti delle sfide che deve saper affrontare con coraggio, inventando nuove forme per puntare ancora di più alla creazione di bene comune e diffuso. Il convegno organizzato venerdì 9 ottobre a Pieve di Cadore per cele-brare i 10 anni di attività della Cooperativa Cadore Scs ha offerto numerosi spunti di riflessione. Ma non solo: si è par-lato di strategie da mettere in campo per il futuro. Perché la cooperazione può fare molto, specie in stagioni di crisi co-me quella che stiamo vivendo.
A confrontarsi sul tema, nella sala della Magnifica Comunità, il sociologoo Luca Fazzi, il filosofo Lorenzo Biagi e Maurizio Gardini, presidente dell’Allenza Cooperative Italiane.


Pubblicità

«Oggi ci troviamo di fronte a sfide epocali, da cui emerge la necessità che le comunità si uniscano», ha evidenziato Fazzi. «La Cadore Scs si è sempre mos-sa in questa direzione, lavorando in un’ottica di territorio. Questo significa che non solo continua a dare sostegno ai soggetti più deboli, ma lo fa pensando allo sviluppo complessivo della realtà e della comunità in cui opera. Basti pensare alla gestione del bar ristoro "La Tappa" a Valle di Cadore».

Da parte sua Biagi ha sottolineato che «l’assolutizzazione del profitto fa male alla econo-mia» e che «la cooperazione è lo strumento adatto per far sì che proprio l’economia possa riap-propriarsi della sua funzione originaria, che è quella di consentire la prospettiva di un bene comu-ne».

«La cooperazione è capa-cità di dare risposte a dei bisogni», ha fatto presente Gardini. «La crisi ha aumentato il divario tra chi ha poco e chi possiede molto. E amplia la differenza tra territori. Una realtà come la Cadore Scs, che è cooperativa di comunità, svolge un ruolo fondamentale e contribuisce allo sviluppo del paese».

Il presidente della Cadore Scs, Pasquale Costigliola, ha ripercorso quanto realizzato dal 2008 ad oggi: in primo piano la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini. «La cooperazione è strumento fondamentale per creare ripresa», ha affermato, «coniugando l’aspetto economico con quello umano: è sempre la persona al centro dell’agire».

«Nata su spinta del Co-mune di Valle, la Cadore Scs è cresciuta ed è di-ventata realtà di eccellenza», ha ricordato infine il presidente della Magnifica, Renzo Bortolot. «L’inclusione e la creazione di reddito per i soggetti svantaggiati sono traguardi importanti, ma anche punto di partenza per iniziative future, a beneficio dell’intera comu-nità».


Leggi gli altri titoli di oggi.

Iscriviti alla Newsletter





Home
L’Amico edizione digitale
L’Amico su Facebook  
L’Amico su Twitter  
Le foto dell’Amico su Flickr  
L’Amico su YouTube  
L’Amico su Instagram  
Abbonamenti
Pubblicità
Privacy




Copyright © 2000-2019 L'Amico del Popolo S.r.l.
Piazza Piloni 11, 32100 Belluno
Tel. +39 0437 940641, Fax +39 0437 940661
Email redazione@amicodelpopolo.it
P.Iva/C.F. 00664920253