In vista del Natale il vescovo di Belluno-Feltre Renato Marangoni ha affidato all’Amico del Popolo il suo messaggio augurale, oggi in prima pagina sul nuovo numero del giornale. Ecco il testo scritto dal vescovo Renato:
Ogni augurio custodisce un sogno che si desidera dischiudere e condividere.
Immagino così l’augurio per la celebrazione del Natale 2018, preparato da questo tempo di Avvento così rappresentativo di tante situazioni di vita, perché vivere è "tendere a...".
Raccolgo la parola detta dal profeta Sofonia e proposta in questa penultima domenica che precede il Natale: «Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!», perché il Signore Dio «gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore» (3,16-17).
Questo sogno e questo desiderio – misteriosamente seminati in ogni vita, specialmente in quella più fragile e vulnerabile – ci sono affidati come promessa. Passo dopo passo, essa può diventare «una strada da imboccare», mentre ci «stringiamo le mani», come i 50 artisti di queste nostre terre ci hanno detto, in questi giorni, consegnandoci il loro appello nella canzone "Alziamo la voce": «C’è un mondo, sorretto da queste montagne, da ricostruire con la nostra nuova forza insieme». E anche lì, dove c’è «una cicatrice», occorre ripartire: «Facciamo sbocciare questo seme».
Questo augurio si intesse con la celebrazione del Natale di Gesù Cristo.
Ce lo scambiamo così, in particolare stringendo la mano a chi sente le proprie braccia cadere.