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Martedì 8 gennaio 2019 ‐ San Massimo

Per una comunicazione che aiuti a incontrarsi e a fare comunità






I Vescovi del Triveneto a convegno su rischi e opportunità di internet e dei "social".

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Il grande sviluppo di internet e dei "social" sta cambiando profondamente il mondo della comunicazione. Che spazi si aprono? Quali rischi si presentano? Quali opportunità si possono cogliere? Su questi temi hanno riflettuto per due giorni, ieri e oggi, lunedì 7 e martedì 8 gennaio, i Vescovi del Triveneto, insieme ad alcuni esperti, a partire dalla consapevolezza che le nuove tecnologie, offrendo inedite modalità di comunicazione, non solo permettono nuove occasioni per relazionarsi, ma insieme contribuiscono a modificare l’immagine stessa che l’uomo ha di sè, con i rischi e le opportunità che ciò comporta. Non si tratta quindi solo di acquisire una competenza tecnica per utilizzare questo o quel canale comunicativo, ma di diventare consapevoli che usarlo in un modo o in un altro può "liberare" o invece "mutilare" la personalità di chi se ne serve.


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Un rischio forte, vista la presenza sempre più massiccia e invadente di internet nella vita delle persone, è che la realtà venga appiattita, che si perda il senso di unicità e trascendenza delle persone, che l’immaginario collettivo venga occupato principalmente da ciò che si vede in rete, perdendo la cognizione che la realtà è anche ben altro. Se non gestito bene, lo strumento che può "portare" da tutti e in tutto il mondo, finisce col far girare solo intorno a se stessi e a prendere come misura delle cose non la realtà, ma i propri desideri.

Come succede per ogni tecnologia "potente", accanto a tanti rischi ci sono anche molte opportunità. Per questo nel corso dei due giorni di approfondimento è stato ripetuto più volte l’invito a non fuggire da internet e dai social, a non subirli, ma ad abitarli da protagonisti, secondo una modalità ben valutata e progettata. I social danno l’opportunità di incontrare tanta gente, di conoscere attese e bisogni, di proporre parole di conforto e orientamento, offerte di aiuto, occasioni di comunità. Ma perché ciò si realizzi, perché la rete possa diventare un’occasione di informazione vera e di incontri utili, è necessario mettere al centro la persona e il suo valore e da lì partire con grande rispetto, onestà e correttezza.


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