Pubblicità
Testata

Venerdì 11 gennaio 2019 ‐ S. Igino

Economia, una crescita in rallentamento con molte incognite






L’analisi dell’Osservatorio economico e sociale. Export con segno negativo per l’occhialeria e sedi d’impresa in calo.

Iscriviti alla Newsletter

Ascolta il testo

Rispetto al 2008, anno di inizio della crisi, e al 2014, in cui si è raggiunto il picco negativo, la situazione economica in provincia di Belluno è senz’altro migliorata. Ma non è tutta "rose e fiori". Perché insieme alle luci ci sono anche parecchie ombre. In poche parole, una crescita in rallentamento con molte incognite, che è anche il titolo scelto dall’Osservatorio economico e sociale per il dossier che è stato presentato nella mattinata di oggi, venerdì 11 gennaio, nella sede della Camera di commercio di Belluno.


Pubblicità

«Sul fronte dell’occupazione», hanno spiegato Federico Callegari, presidente del Comitato tecnico scientifico, e Domenico Dal Bo’, presidente dell’Osservatorio, «il recupero delle posizioni lavorative dopo la caduta registrata con la lunga crisi procede con qualche incertezza: il saldo cumulato mostra come ormai siamo in terreno positivo solo nei mesi della stagionalità turistica». Un saldo che al 30 settembre 2018, rispetto a giugno 2008, era di -2.670 posizioni. Nella stessa data del 2014 si collocava addirittura a -6.340. La situazione è migliorata, ma ancora non si registra un segno "più".

Parlando invece di export manifatturiero, la variazione nei primi 9 mesi del 2018 è in lieve flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: -1,2%, una dinamica condizionata dall’andamento dell’occhialeria, che ha registrato un -3,5% contro il +5,3% di tutti gli altri settori. Sul fronte della produzione industriale, la crescita su base annua si è appiattita al -0,4%.

«Prosegue inoltre la contrazione del numero di sedi d’impresa attive, che a settembre 2018 erano 14.143, ossia 161 in meno rispetto a settembre 2017», hanno aggiunto Callegari e Dal Bo’. «Continua invece l’aumento delle filiali dipendenti, con +74 unità. Resta il fatto che dal 2009 ad oggi si sono perse circa un migliaio di sedi d’impresa e la crescita delle filiali non è stata compensativa: la variazione assoluta registra comunque un dato negativo, ossia -610».

Mario Pozza, presidente della Camera di commercio di Belluno-Treviso, non ha nascosto la sua preoccupazione: «Lo stato di cose a livello provinciale e veneto dipende molto dalla situazione nazionale», ha affermato. «La legge finanziaria ha prediletto il reddito di cittadinanza e la quota cento rispetto agli investimenti. E questo senza dubbio non aiuta l’economia».

Riferendosi poi all’ondata di maltempo che ha colpito la provincia di Belluno, Pozza ha ricordato che la Camera di commercio ha indetto un bando di 150 mila euro riservato alle imprese colpite dalle recenti calamità atmosferiche, per sostenere e facilitare la ripresa delle attività aziendali produttive. Il presidente ha fatto anche un annuncio: dal 1° aprile di quest’anno 9 ex dipendenti Apt andranno fisicamente a lavorare nella sede della Camera di commercio di Belluno. «Alcune funzioni relative al turismo, come si sa, restano in capo alla Regione Veneto, ma il personale preposto all’analisi dei flussi turistici opererà a Belluno», ha concluso.


Leggi gli altri titoli di oggi.

Iscriviti alla Newsletter





Home
L’Amico edizione digitale
L’Amico su Facebook  
L’Amico su Twitter  
Le foto dell’Amico su Flickr  
L’Amico su YouTube  
L’Amico su Instagram  
Abbonamenti
Pubblicità
Privacy




Copyright © 2000-2019 L'Amico del Popolo S.r.l.
Piazza Piloni 11, 32100 Belluno
Tel. +39 0437 940641, Fax +39 0437 940661
Email redazione@amicodelpopolo.it
P.Iva/C.F. 00664920253