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Martedì 15 gennaio 2019 ‐ San Mauro

L’Italia e il mondo, in un minuto (Sir)






Regno Unito, il giorno della verità sul Brexit. La Polonia ricorda il sindaco di Danzica.

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Romagna, scossa di terremoto nella notte, epicentro nei pressi di Ravenna. Oggi scuole chiuse

Una scossa di terremoto di magnitudo 4.6 è stata registrata 3 minuti dopo la mezzanotte sulla costa della Romagna. L’epicentro a 11 km a est di Ravenna, l’ipocentro a 25 km di profondità. Tre lievi repliche sono state registrate nella notte sulla costa della Romagna e avvertite anche in alcune aree del Veneto. Tante le persone scese in strada e che hanno preferito passare la notte fuori casa. Oggi le scuole a Ravenna resteranno chiuse in via precauzionale e saranno eseguiti controlli sugli edifici. Il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, ha dichiarato: «Abbiamo ponderato, ma abbiamo preso la decisione di chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado, dagli asili nidi all’università. Questo perché l’evento sismico è stato di una gravità importante. E perché prima di far entrare i nostri bambini e i nostri ragazzi all’interno delle nostre scuole vogliamo avere la certezza che vengano fatti tutti i controlli necessari a far sì che siano in totale e assoluta sicurezza». «Sappiamo - ha aggiunto - che questa decisione può creare qualche disagio nelle famiglie, qualche difficoltà a conciliare il lavoro e il fatto di avere i figli a casa, però la loro sicurezza e incolumità vengono prima di qualsiasi disagio». Il Comune rende noto che al momento si segnalano danni solo di lieve entità e che non sono pervenute richieste di soccorso: verifiche strutturali sono in corso sulle situazioni segnalate.


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«Roghi tossici»,57 indagati nel Lazio. Sequestro di 25 autocarri per trasporto illecito di rifiuti

Sono 57 gli indagati e 25 gli autocarri sequestrati dai carabinieri della sezione di Polizia giudiziaria della Procura di Roma e i Carabinieri forestali che stanno eseguendo un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica - Direzione distrettuale antimafia. Le 57 persone sono accusate, a vario titolo, di traffico illecito di rifiuti, associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e ricettazione di veicoli e truffa in danno delle assicurazioni. L’ordinanza - scrive l’Ansa - dispone: 15 arresti (6 custodie cautelari in carcere e 9 arresti domiciliari) 3 obblighi di presentazione quotidiana in caserma,12 divieti di dimora nella Provincia di Roma, oltre al sequestro preventivo di 25 autocarri usati per il trasporto illecito di rifiuti e un impianto di autodemolizione. L’operazione parte dal contrasto dei cosiddetti «roghi tossici», conseguenti alla gestione illecita di rifiuti.



Regno Unito, oggi la Camera dei Comuni vota sull’accordo per il recesso dall’Ue. Governo a rischio

La Camera dei Comuni di Londra è chiamata oggi a votare l’accordo stabilito tra governo britannico e Ue per il divorzio dall’Unione, fissato al 29 marzo. La premier May ieri ha fatto appello ai deputati, perché, ha spiegato, c’è il rischio reale di un «no deal» o, addirittura, di non poter attuare il Brexit che gli elettori inglesi hanno chiesto con il referendum del 2016. «L’accordo non è certo perfetto - ha affermato a Westminster - ed è ovvio che è un compromesso. Ma quando si scriveranno i libri di storia e si guarderà alla decisione di questa assemblea ci si chiederà se abbiamo rispettato il voto del Paese per lasciare l’Unione europea». L’opposizione, guidata dal laburista Jeremy Corbyn, attacca: «Ci è stata promessa un’ intesa commerciale la più semplice della storia, ma abbiamo visto un governo diviso offrire un accordo di uscita fatto da uno schema vago sul problema di quello che saranno i nostri futuri rapporti con l’Ue. Nel governo regna la confusione, è evidente. Se l’accordo del primo ministro viene respinto scocca l’ora di nuove elezioni ed è tempo di un nuovo governo». Ieri da Bruxelles è arrivato una sorta di sostegno alla May mediante una lettera, molto conciliante, firmata dai rappresentanti delle istituzioni comunitarie.



Polonia, fiaccolate in diverse città per ricordare Pawel Adamowicz, sindaco di Danzica, ucciso da uno squilibrato

La Polonia si è mobilitata ieri sera con una serie di manifestazioni svoltesi in diverse città a ricordo di Pawel Adamowicz, il sindaco di Danzica morto dopo essere stato pugnalato da uno squilibrato mentre parlava da un palco a una piazza gremita per una serata di beneficenza. Il sindaco è morto nel corso della giornata di ieri, nel policlinico della sua città, dopo un lungo intervento chirurgico. La Gazeta Wyborcza parla di «delitto politico», maturato nel «clima di odio e di ostilità» che segna la politica polacca di oggi. Il sindaco era uno dei politici più popolari del Paese, che si spendeva per una città aperta e solidale.



Maltempo, Austria Svizzera e Germania sotto una coltre di neve. Situazione destinata a peggiorare

Prosegue l’emergenza neve in Germania e Austria, dove si contano anche diversi morti. Oltre i 1200 metri di quota, il manto nevoso supera i 3 metri di spessore e il pericolo valanghe è al grado 5, il livello più elevato. Una valanga ha colpito ieri un hotel nella località bavarese di Balderschwang.100 ospiti dell’albergo sono stati tratti in salvo. Alcuni paesi in Austria e Svizzera sono completamente isolati, come Lech, a 120 chilometri da Innsbruck. Strade chiuse e linee ferroviarie bloccate. E la situazione è destinata a peggiorare, a causa delle nuove nevicate attese nelle prossime ore.


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