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Giovedì 17 gennaio 2019 ‐ S. Antonio Abate

A Cortina gareggia Lindsey Vonn e la scena è tutta sua






«Emozionata e felice, ma queste saranno le mie ultime gare sull’Olympia». L’americana ha parlato del suo amore per Cortina.

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È ancora e sempre lei, al centro dell’attenzione degli appassionati e dei media: Lindsey Vonn star americana del circo mondiale dello sci, ieri, mercoledì 16 gennaio, a Cortina ha raccontato il suo strettissimo rapporto con la pista Olympia delle Tofane, che ha contribuito in modo importante alla sua gloria sportiva. Proprio sull’Olympia l’allora Lindsey Kildow (era il suo cognome da ragazza) fece il primo podio della carriera, nella discesa del 18 gennaio 2004, quando fu terza alle spalle della francese Carole Montillet e dell’austriaca Renate Goetschl. Quattro anni dopo arrivò la prima vittoria, davanti ad Anja Paerson ed Emily Brydon.


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Nel 2015 sempre a Cortina raggiunse il record di vittorie per un’atleta donna, con 63 centri: venne a trovarla a trovarla nella zona dell’arrivo il fidanzato dell’epoca Tiger Woods. E le foto fecero il giro del mondo. Lo scorso anno tenne banco la sfida con la campionessa olimpica Sofia Goggia: l’americana e l’italiana si aggiudicarono una gara a testa.

Oggi Lindsey è a quota 82 vittorie totali, di cui 12 conquistate sull’Olympia (6 in discesa e 6 in superG), e insegue il record di 86 detenuto da Ingemar Stenmark. Il rientro alle gare dopo l’infortunio che l’ha tenuta ferma a inizio stagione coincide con la 27ma edizione consecutiva della Coppa del mondo femminile sull’Olympia. La pista le piace, il lavoro degli uomini in pista è stato eccellente e il tracciato è nelle migliori condizioni. L’incontro fra Cortina e Lindsey si è aperto proprio con un omaggio degli uomini dello staff di Fondazione Cortina 2021, che l’hanno accolta e coperta di applausi, come una vera star.

«Amo Cortina», ha detto ieri Lindsey, «tutti lo sanno, è un posto bellissimo, tornare alle gare a Cortina è la migliore cosa che mi potesse capitare. Ho fatto qui il mio primo podio e quando chiamai mio padre per dirglielo, cominciai a piangere. Ho fatto il record di 63 vittorie e c’era tutta la mia famiglia. Ci sono molti momenti speciali legati a Cortina. Ho molta confidenza con Cortina».

Però l’atleta è vicinissima al ritiro. «Questa è la mia ultima stagione e quindi non voglio pensare alla vittoria. Voglio sciare al meglio e vedere cosa succede. Il mio corpo dice basta, non ci sono possibilità che io torni ancora a Cortina per gareggiare il prossimo anno. Non è mancanza di volontà o di motivazione, ma è un fattore fisico. C’è una vita dopo lo sci. Farò solo gare di velocità quest’anno. La mia prima medaglia mondiale risale al 2007, proprio ad Are, e concludere con un altro Mondiale ad Are mi sembra perfetto».

C’è un rapporto diretto con l’atleta di punta italiana: «Mi sento con Sofia Goggia ogni tanto. Ora penso che sia in un buono stato di forma e stia combattendo per rientrare al più presto, ma non era ancora pronta per Cortina. Questo sport ha bisogno di persone come lei, un po’ fuori dagli schemi».

«Voglio godere al massimo della mia ultima volta a Cortina», ha detto la Vonn, «sono certamente molto emozionata, ma scenderò in pista per vincere, come sempre. Penso che il momento più bello a Cortina sia prima dell’ispezione, quando sale il sole e il cielo e le montagne si colorano di arancione e poi di rosso. Penso che lo spettacolo della valle e delle Tofane sia uno dei più belli del mondo».


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