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giovedì 25 Aprile 2024,

Carabinieri, Arpav e Soccorso Alpino in sorvolo sulle aree a rischio valanghe

Circa 50 zone sono state inserite in una prima fase di monitoraggio. L'obiettivo è pianificare al meglio eventuali operazioni di mitigazione del rischio (foto Luca Zanfron).

Il Nucleo Elicotteri e il Servizio Meteomont dei Carabinieri Forestali di Belluno collaborano per la protezione dalle valanghe con Arpa Veneto Centro Valanghe di Arabba.

Le nevicate dello scorso fine settimana hanno comportato l’emanazione della prima allerta arancione da parte del Centro funzionale decentrato della Protezione civile regionale, con particolare attenzione alle nuove aree a rischio valanghivo createsi nelle zone boschive schiantate a seguito dei trementi eventi meteorologici di fine ottobre 2018. Queste aree sono oggetto di un programma di monitoraggio del rischio valanghivo predisposto dai tecnici Arpa del Centro Valanghe di Arabba e a cui cooperano i militari dei Carabinieri Forestali e i volontari del Soccorso Alpino della Delegazione Bellunese.

Al fine di studiare in modo maggiormente approfondito le situazioni a rischio e pianificare al meglio le eventuali successive operazioni di mitigazione, nella giornata di oggi, giovedì 7 febbraio, i militari dell’Arma e personale di Arpav stanno effettuando, grazie alla collaborazione del 14° Nucleo Elicotteri dei Carabinieri di Belluno, il sorvolo di tutte le zone a rischio della provincia e dell’altopiano di Asiago.

Grazie a un rilievo speditivo effettuato durante il mese di dicembre da parte del personale tecnico dell’Arpa Veneto Centro Valanghe e militari delle Stazioni Forestali dell’Arma dei Carabinieri sono state individuate 86 zone in cui si potrebbero verificare criticità, dislocate in 20 comuni tra le province di Belluno e di Asiago. Di queste zone, 50 sono state inserite in una prima fase di monitoraggio che è entrato in funzione proprio durante le nevicate del fine settimana dall’1 al 3 febbraio.

Il sorvolo di tali zone con l’elicottero diventa essenziale per migliorare le operazioni di monitoraggio sulle 50 aree di prima fase e pianificare le operazioni per le ulteriori 36 aree oggetto del secondo step.

L’impegno dell’Arma dei Carabinieri tramite i militari costantemente sul territorio e le sue articolazioni specializzate, quali il Nucleo Elicotteri e i Carabinieri Forestali del servizio Meteomont, va nella direzione di aumentare la sicurezza dei cittadini e fornire agli organi di Protezione civile i supporti decisionali necessari alla tutela della popolazione, del territorio e delle infrastrutture.

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