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venerdì 19 Aprile 2024,

La fiaba “Il leccio magico”, della scuola media Gonzaga di Longarone, piace anche a Papa Francesco

Dal Vaticano è arrivata una lettera di elogio. Il progetto prende spunto dal leccio secolare di Longarone, distrutto dal maltempo di fine ottobre.

Prima la lettera del presidente della Repubblica Sergio Matterella e poi quella del governatore del Veneto Luca Zaia. E ora anche Papa Francesco. “Elce il leccio magico”, la fiaba scritta e illustrata dagli studenti della la classe prima B della scuola media “Gonzaga” di Longarone, continua a ricevere riconoscimenti.

La lettera arrivata dal Vaticano è datata 29 gennaio. «Grato per i sentimenti che hanno ispirato il filiale gesto e per l’affetto che riservate per la Sua persona», si legge nella missiva, «il Santo Padre vi ringrazia per l’originale dono “perché lo avete fatto con l’intelligenza, con le mani, ma anche con il cuore. E quando una cosa si fa con le tre le cose è profonda e umana».

I ragazzi della scuola “Gonzaga” avevano scritto a Papa Francesco ricordando la grave calamità climatica che ha colpito il territorio provinciale e presentandogli il percorso didattico che ha portato alla realizzazione della fiaba. Fiaba che è stata recapita, insieme alla lettera, al Santo Padre.

“Elce il leccio magico” prende spunto dalla scomparsa del leccio secolare di Longarone, sopravvissuto al Vajont ma non alla tempesta Vaia. L’albero aveva oltre 150 anni e ornava la vecchia Villa Malcolm. La prima B ha anche prodotto un libro con illustrazioni a tema sotto la guida dei docenti Paolo Vendramini e Lucia Costantini. Realizzato anche un video racconto visionabile su YouTube (sul canale Ponte Nelle Alpi News), con il supporto tecnico di Belluno Video.

«Avevo promesso alle ragazze e ragazzi protagonisti della fiaba “Il Leccio Magico”», scrive Vendramini, sindaco di Ponte nelle Alpi e insegnante alla scuola media, «dedicata ad un albero speciale del nostro territorio, spezzatosi per il forte vento dello scorso fine ottobre che, se dopo gli elogi del presidente Mattarella e del governatore Zaia, avessero ricevuto anche il plauso di Papa Francesco, avrei offerto loro la pizza. E così sia…».

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