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venerdì 19 Aprile 2024,

Il liceo Galilei ha un nuovo osservatorio astronomico

Nella mattinata di oggi, venerdì 22 febbraio, l'inaugurazione del telescopio che permetterà l'osservazione di pianeti, stesse, nebulose.

Un sogno che si avvera. E che conferma ancora una volta la grande propensione “alle stelle” del liceo scientifico Galilei di Belluno. Quella di oggi, venerdì 22 febbraio, è una giornata importante per l’istituto superiore: alle 12.30 è stato infatti inaugurato il nuovo osservatorio astronomico, che trova spazio da qualche mese nel giardino della scuola. È giunto così a concretizzazione un progetto a cui si lavorava da tempo e che è perfettamente in linea con le attività già portate avanti dal liceo.

Sul tetto della scuola, negli anni Ottanta e Novanta, qualche gruppetto di studenti, guidati dal professor Enrico Salti, sostava nelle sere limpide per osservare il cielo al telescopio. Lo strumento è poi rimasto a lungo inutilizzato, finché il preside Carmelo Correnti (in pensione dallo scorso settembre) ha proposto di ripristinarlo. «Siamo felicissimi del risultato raggiunto», ha detto Correnti, «che dà possibilità in più ai ragazzi che frequentano corsi di astronomia. Grazie alla Regione abbiamo potuto acquistare un computer che ci permette di collegarci in remoto con il centro astronomico di Asiago, per osservare in tempo reale le stelle, ma anche di iniziare a studiarle. Negli ultimi tre anni abbiamo inoltre organizzato due viaggi che ci hanno messo in contatto con Adriano Ghedina, responsabile alle isole Canarie del Telescopio nazionale Galileo, dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf). Senza dimenticare che da 15 anni collaboriamo con la facoltà di Astronomia dell’università di Padova e molti dei nostri studenti partecipano alle Olimpiadi astronomiche».

Il momento del taglio del nastro nel cortile della scuola.

Insomma, il nuovo osservatorio di via Gregorio XVI è il perfetto coronamento di un lungo percorso. Il telescopio che trovava collocazione sulla copertura è stato completamente restaurato e dotato di una buova elettronicca. In realtà sono due telescopi: un riflettore newtoniano di 25 cm di diametro e un rifrattore con lente, in questo caso con diametro di 13 cm. Gli strumenti sono collocati all’interno di un’apposita sfera. Accanto, una piattaforma in cemento coperta da una struttura in legno, che permette di ospitare i ragazzi durante le sedute astronomiche, ma anche, eventualmente, di accogliere una classe per una lezione all’aperto.

Il riflettore newtoniano e il rifrattore con lente.

«Quello di oggi è un giorno davvero importante per la nostra scuola», ha detto Massimo Ottone, insegnante di fisica e matematica, responsabile dei progetti di astronomia del Galilei. «La strumentazione è utissima a livello didattico e permette di osservare molto bene la luna, i pianeti e le principali nebulose » . «Ho trovato questa eredità, un ulteriore accrescimento dell’eccellente offerta formativa degli istituti superiori Galilei-Tiziano», ha evidenziato Salvatore Russotto, attuale dirigente scolastico. «Un plauso a Correnti. Ora c’è un nuovo strumento pronto per insegnare ai giovani di ogni età a puntare in alto e guardare lontano».

La benedizione del vescovo Marangoni.

Il progetto ha avuto un costo complessivo di 46mila euro, grazie a fondi della scuola e al contributo di qualche sponsor. «Il lavoro è stato portato avanti come collaborazione tra la scuola e professionisti che di questo istituto sono stati allievi», ha ricordato l’architetto Giorgio Roda, che si è occupato della progettazione e degli appalti in sinergia con l’ufficio tecnico della provincia. «La classe 5 dell’Itis di Belluno che si occupa di topografia ha mappato l’area dove sorge il nuovo osservatorio. Con noi, oltre a ditte private, ha poi collaborato il Centro Consorzi. Luca Salti, ex studente del Galilei, ha eseguito gratuitamente la perizia geologica. Della progettazione strutturale, sempre a titolo gratuito, si è occupato l’ingegner Alberto Vendraminelli. I colleghi insegnanti Ottone, De Toffol, Massenz e Alicata hanno provveduto al montaggio della sfera». Sul totale di 45mila euro, 25mila sono serviti per le opere edili; 13mila per il telescopio, tra restauro e fornitura della sfera di protezione; 3mila per spese tecniche e collaudo; 4mila di tasse.

Presenti al taglio del nastro numerosi alunni ed ex alunni, il senatore Paolo Saviane, il consigliere regionale Franco Gidoni, Paolo Bello del Gruppo astrofili Belluno, l’assessore del capoluogo Stefania Ganz. «Anche io ho frequentato il Galilei e sono orgogliosa di essere qui oggi», ha evidenziato quest’ultima. «Complimenti ai due dirigenti scolastici per aver creduto in questo progetto. Speriamo faccia crescere nei giovani la voglia di studiare una materia così affascinante e complessa».

Le tante persone intervenute all’inaugurazione.

Il nuovo osservatorio è stato benedetto dal vescovo diBelluno-Feltre, monsignor Renato Marangoni, il qualche ha affermato che «osservareil cielo e le stelle è un po’ come conoscere di più se stessi».

Ospite d’onore Adriano Ghedina, che alle 18 di oggi sarà nell’aula magna dell’Itis Segato per parlare dei primi 20 anni di attività del Telescopio nazionale Galileo, alle Canarie (in Spagna). Ghedina è un “cervello” bellunese finito all’estero e uno dei talenti a cui, nel dicembre scorso, è stato consegnato il Premio internazionale “Bellunesi che onorano la provincia di Belluno in Italia e nel mondo”.  «Mi sono diplomato proprio al liceo scientifico Galilei di Belluno e ho poi conseguito la laurea in astronomia a Padova», ha raccontato. « Mi sono trasferito alle Canarie, all’isola di La Palma, 21 anni fa. Quello del telescopio Galileo è uno dei tre osservatori principali al mondo, insieme alle Hawaii e Cile».

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