Il consiglio di amministrazione della Fondazione Vajont ha approvato il programma delle attività 2019. Tra queste spicca il sostegno all’Archivio di Stato di Belluno per la messa online dei documenti relativi al «Fondo processuale del Vajont», giacenti provvisoriamente all’Archivio e digitalizzati con il sostegno della Fondazione Vajont. L’iniziativa permetterà di prorogare la custodia del «fondo» presso la sede di Belluno, rimandandone il trasferimento nella sede propria a L’Aquila.
La Fondazione intende concludere anche il progetto per la realizzazione di un contenitore per l’informazione globale sulle tematiche connesse al disastro del Vajont, avviato nel 2018. E la redazione di un volume da distribuire ai visitatori della diga, sul coronamento, che raccolga le relazioni svolte durante il più recente corso di informazione/formazione riservato agli aspirarti “informatori della memoria”.
Nel programma c’è anche la ricerca di sostegni finanziari per poter dare sviluppo ad alcuni obiettivi già evidenziati in passato e che sono sempre in attesa d’essere inseriti in iniziative sostenibili dal punto di vista organizzativo-finanziario, quale ad esempio l’avvio di una scuola italiana di geologia applicata, da realizzare in collaborazione con la relativa Associazione Aiga e con i Comuni di Erto e Casso e Vajont e, naturalmente, con Longarone. E poi iniziative convegnistiche e seminariali, da definire, come di consueto per dare visibilità alle attività svolte dalla Fondazione e, in particolare, da collocare in occasione delle celebrazioni del prossimo anniversario della catastrofe. In programma anche la realizzazione di una mostra di grande importanza e visibilità con i documenti più significativi del «Fondo processuale Vajont», una mostra di lunga durata, almeno un paio di mesi.
«Stiamo ponendo in campo nuove linee di attività così da rendere più attrattive le iniziative svolte dalla Fondazione anche da parte della comunità locale», riferisce con soddisfazione Roberto Padrin, «che vorremmo coinvolgere per una partecipazione più attiva».
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2 commenti
Celeste Levis
Leggo tanta ipocrisia.
” Il sindaco di Longarone Roberto Padrin auspica una partecipazione più attiva della comunità”. Solo ora? Dopo 9 anni? Aria di nuove elezioni?
Renda pubblico il bilancio della Fondazione Vajont e il percepito di un direttore condannato per diffamazione.
Spieghi alla collettività perché non ha voluto dei giovani laureandi in sostituzione del direttore.
Si usi il capitale della Fondazione Vajont per la nuova casa di riposo e la carica di direttore della Fondazione sia “onorifica”
Sindaco ancora per poco spero, così facendo la popolazione parteciperà.
gino mazzorana
concordo con celeste levis e prima per che non ci avete lasciato lavorare solo per copiare le idee del comitato?