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giovedì 25 Aprile 2024,

Imprese agricole, turismo e ricettività, un milione e 600mila euro grazie a due bandi del Gal

Il contributo in conto capitale copre il 50% della spesa totale in caso di ristrutturazione e ammordenamento di beni immobili; il 45% per l’acquisto di nuovi macchinari, attrezzature, realizzazione di siti internet.

Un milione e 600mila euro per le imprese agricole e le attività connesse a turismo, ricettività, artigianato. Il 22 febbraio sono stati pubblicati sul Bur della Regione Veneto i due nuovi bandi gestiti dal Gal Prealpi e Dolomiti. Sul tavolo una cifra importante, a cui potranno accedere sia gli imprenditori agricoli che le microimprese e piccole imprese che puntato a realizzare interventi finalizzati allo sviluppo e alla creazione di attività artigianali, turistiche e di servizio.

Le misure sono state illustrate dal presidente e dal direttore del Gal, Alberto Peterle e Matteo Aguanno, e dal segretario generale della Camera di commercio di Treviso Belluno, Romano Tiozzo. «A monte di questi bandi sono stati organizzati tre incontri informativi, volti a dare istruzioni sui contenuti delle misure e i criteri di partecipazione», ha spiegato Peterle. «Sul totale complessivo, 600mila euro (tipo intervento 6.4.1.) sono destinati a chi intende creare e sviluppare la diversificazione delle attività agricole. L’altro milione (tipo intervento 6.4.2.) alle imprese che intendono investire in attività extra-agricole nelle aree rurali».

Nel primo caso i progetti ammissibili riguardano la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli (per esempio, la lana), la creazione di fattorie sociali o didattiche, l’ospitalità agrituristica, il turismo rurale, servizi ambientali per la cura e manutenzione di spazi non agricoli. Il contributo in conto capitale copre il 50% della spesa totale in caso di ristrutturazione e ammordenamento di beni immobili; il 45% per l’acquisto di nuovi macchinari, attrezzature, realizzazione di siti internet. L’importo massimo della spesa ammessa è di 200mila euro.

Per quanto riguarda invece il comparto extra agricolo, destinatarie sono le imprese con codice Ateco principale relativo all’attività economica per la quale viene chiesto il finanziamento e persone fisiche non titolari di partita Iva. Ma cos’è il codice Ateco? «È quello che classifica le imprese e con cui queste ultime sono registrate in Camera di commercio», ha fatto presente Aguanno. «Nel caso specifico del bando, la parte predominante è costituita dalle attività turistiche (alberghi, ostelli, rifugi di montagna e ricettività in generale, produzione di prodotti di panetteria freschi, commercio al dettaglio), a cui seguono quelle artigianali e del settore sociale». Le percentuali di finanziamento sono le stesse del primo bando (50% per ristrutturazione e 45% per acquisto), cambia invece l’importo massimo della spesa finanziabile, che è pari a 180mila euro.

Entrambi i bandi scadono il 20 maggio, quindi le imprese hanno 90 giorni di tempo. Il Gal Prealpi e Dolomiti conta 11 soci pubblici e 12 privati. C’è anche la Camera di commercio. «Con il Gal vi è un importante rapporto di collaborazione e cerchiamo di coordinare le azioni», ha detto Tiozzo, «anche perché le risorse sono scarse ed evitiamo quindi di creare doppioni o sovrapposizioni nei bandi. Quelli in questione sono estramente interessanti, in quanto riguardano sia il comparto agricolo che il turistico, tra loro connessi». Una tendenza che emerge anche dal lavoro per la programmazione 2021-2027. «Il Piano di sviluppo locale punterà sull’aggregazione, sulla rete, sulla collaborazione tra imprese che operano in settori tra loro interagenti», ha precisato Peterle. «Nella dimensione dell’accoglienza, solo per fare un esempio, la sinergia gra diversi settori è la regola base per avere successo».

I bandi sono stati pubblicati da poco e al momento non è possibile fare bilanci. Aguanno anticipa però che, sulla base degli incontri già condotti dal Gal, il comparto dell’accoglienza è quello predominante, anche se non mancano ristoranti, campeggi e alcune potenziali esperienze legate all’artigianato locale, sempre comunque declinato in chiave turistica. «Quello che ci fa molto piacere e che indica un segnale positivo è la presenza di parecchi giovani oltre che di donne», ha evidenziato il direttore. «Le imprese hanno voglia di sapere, conoscere, informarsi. Ottima affluenza ai corsi non può che essere colta come segnale positivo».

Per quanto riguarda la cumulabilità dei contributi, è possibile l’integrazione ma non la sovrapposizione. «Ciò significa che la stessa impresa non può ottenere contributi a valere da bandi diversi sullo stesso bene, ma può farlo se oggetto del finanziamento sono iniziative tra loro differenti», hanno affermato dal Gal. Un esempio? Nulla vieta che un imprenditore acceda ai contributi del Gal per la ristrutturazione di uno stabile e concorra poi ad altre misure per accedere a risorse necessarie alla realizzazione di un sito internet.

Il contenuto tecnico dei due bandi verrà illustrato in un paio di incontri programmati per le prossime settimane: il 14 marzo a Sedico, nel Palazzo dei Servizi, e il 19 marzo nella palestra di Farra d’Alpago. In entrambi i casi con inizio alle 15 e con la collaborazione dell’Avepa, che svolge un ruolo chiave quando si tratta di finanziamenti europei. Tutte le informazioni sul sito www.galprealpidolomiti.it

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