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martedì 16 Aprile 2024,

Al MIM di Belluno ora si può “viaggiare” all’interno di una miniera

Il Museo interattivo delle migrazioni si è dotato di uno speciale visore che consente di immergersi in quel particolare ambiente di lavoro, ascoltando anche la testimonianza di chi vi ha operato.

Una bella novità al MiM, il Museo interattivo delle migrazioni che si trova nella sede dell’Associazione Bellunesi nel mondo (Abm) in via Cavour 3 a Belluno. Da questa settimana infatti apre un nuovo percorso a 360 gradi dedicato al lavoro in miniera che arricchirà la sala museale «Il lato dolce e amaro dell’emigrazione».

Grazie a un particolare visore (il cui acquisto è compreso nel prezzo del biglietto di 10 euro) e al proprio smartphone sarà possibile diventare protagonisti di un’esperienza unica in fondo a una miniera, fra stretti cunicoli, gallerie senza fine, angoli bui, sbarramenti impenetrabili. Un modo per rivivere in prima persona la vita dei minatori, ascoltando i rumori dei carrelli, osservando le pareti oscure delle gallerie. Un viaggio in un mondo ormai perduto, alla scoperta di un mestiere fatto di fatica, coraggio e determinazione che è stato reso possibile – ha spiegato Marco Crepaz, direttore dell’Abm – grazie al regista feltrino Marco Recalchi e alla «Icona Film Feltre» che hanno realizzato tre video sull’interno di una miniera e sulla storia di due minatori, uno che ha lavorato a Marcinelle e uno a Charleroi, dove la miniera è anche patrimonio Unesco.

Nel presentare la novità il presidente dell’Abm, Oscar De Bona, ha fatto presente che il progetto è sostenuto dalla Fondazione Cariverona e si avvale anche della collaborazione dei Veronesi e dei Vicentini nel mondo, sottolineando che si tratta di un’iniziativa unica in Italia. Iniziativa particolarmente adatta alla storia della provincia di Belluno il cui territorio è stato uno dei serbatoi maggiori di minatori e che annovera al suo interno il comune (San Gregorio nelle Alpi) che ha registrato la percentuale più alta di persone morte o ammalatesi a causa del lavoro in miniera (senza dimenticare anche la presenza ad Agordo, da oltre 150 anni, dell’Istituto Minerario).

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