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sabato 20 Aprile 2024,

350 cantieri per far rinascere i territori feriti dalla tempesta Vaia

Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha presentato il piano di intervento per il 2019.

«Siamo pronti ad aprire 350 cantieri per realizzare opere per 309 milioni di euro solo da qui a fine anno in tutte le province venete colpite dal maltempo dello scorso autunno, cifra che va a sommarsi agli oltre 100 milioni di euro di interventi d’urgenza già portati a termine o avviati», ha spiegato oggi, martedì 19 marzo, il governatore del Veneto, Luca Zaia, in qualità di commissario delegato ai primi interventi urgenti di Protezione civile dopo la tempesta Vaia, illustrando nel dettaglio gli interventi che saranno messi in campo.

Per la provincia di Belluno sono previste opere pari a 190.304.966 € (66 milioni € per interventi alla viabilità, 80 milioni per opere di difesa idrogeologica, 7 milioni per i Serrai di Sottoguda e 8 milioni per il lago di Alleghe, 28,7 milioni per opere di difesa idrogeologica, 2,4 milioni per la progettazione di interventi di difesa idrogeologica, 600mila per progettazione di difesa idrogeologica). In provincia di Venezia saranno spesi 28.750.000 €, a Vicenza 26.563.000, a Rovigo 23.345.000 a Treviso 18.646.000 a Verona 15.122.000, a Padova 10.219.000. A questi importi si sommano 72.350.000 € di opere di interesse regionale come, ad esempio, il piano vivaistico (900.000 €) e la sistemazione della rete acquedottistica (2.800.000 €) che vanno ad interessare più territori in differenti province.

Per quanto riguarda la pulizia boschi saranno aperti, in aggiunta a quelli già attivi, centinaia di cantieri, in un numero da definire dopo il disgelo perché al momento non si è ancora entrati in moltissime aree dei 30mila ettari colpiti da Vaia. La cifra di 2.500.000 di metri cubi di materiale schiantato, frutto del primo monitoraggio, è destinata ad aumentare. Sull’altopiano di Asiago è stato venduto il 90 per cento del legname pari a 500/600.000 mc, mentre in Agordino stanno uscendo i primi lotti di vendita per le zone libere da prescrizioni Arpav su un totale di boschi schiantati pari a 750.000/800.000 metri cubi (il prezzo di vendita generale del legname – fa presente la Regione – è tra i 15 e i 30 €/mc, superiore alla base d’asta).

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